La Divina Commedia

Favorisca Fortuna ogni tua voglia, o casta e nobilissima donzella, del cui ventre uscir il seme fecondo che onorar deve Italia e tutto il mondo. III, 19 Acciò dunque il voler del ciel si metta in effetto per te4, che di Ruggiero t ha per moglier fin da principio eletta, segue5 animosamente il tuo sentiero; che cosa non sar che s intrometta da poterti turbar questo pensiero, s che non mandi al primo assalto in terra quel rio ladron6 ch ogni tuo ben ti serra. 4. Si metta/ in effetto per te: si realizzi per mezzo tuo. 5. Segue: segui. 6. Rio ladron: Atlante. Svevo e la profezia di Zeno Cosini L Orlando furioso di Ariosto Nell Orlando furioso Ludovico Ariosto (1474-1533) racconta le vicende della lotta tra cristiani e saraceni all epoca dell imperatore Carlo Magno. Orlando, uno dei più valorosi paladini cristiani, diventa pazzo d amore quando scopre che Angelica, di cui è innamorato, si è sposato con il soldato musulmano Medoro. Invece, Ruggero, figlio di Ruggero II di Risa e di Galaciella, pur avendo origini cristiane, è di fede musulmana, perché cresciuto dal mago Atlante. Questi viene a conoscenza della profezia che riguarda Ruggero, destinato a convertirsi al cristianesimo e a sposare Bradamante, ma anche a morire per tradimento subito dopo il matrimonio. Nutrendo per il cavaliere Ruggero un grande affetto, il mago Atlante decide di proteggerlo, chiudendolo in un castello incantato sui Pirenei e circondandolo di belle dame e di coraggiosi cavalieri. Lì, in quel castello, Ruggero ha a disposizione tutto, tranne la libertà. La combattente cristiana Bradamante, giunta in una spelonca ove si trova la tomba del mago Merlino, sente dalla viva voce di lui la profezia sul suo matrimonio con Ruggero, nonostante tutti gli ostacoli che porrà il mago Atlante; e le viene predetto che da questo amore, coronato dopo una serie di traversie nell intero poema, nascerà la dinastia degli Estensi di Ferrara (Canto III, ottava 16 e 19). III, 16 A pena ha Bradamante da la soglia levato il piè ne la secreta cella, che l vivo spirto da la morta spoglia con chiarissima voce le favella: Il triestino Svevo (1861-1928), letterato non di professione, scrive i romanzi Una vita (1892), Senilità (1898), La coscienza di Zeno (1923). Il protagonista di quest ultimo romanzo è Zeno Cosini, che sembra non scegliere mai nella vita. Non sa scegliere l università, non riesce a smettere di fumare, si sposa proprio con la figlia dell amministratore Malfenti che mai avrebbe voluto sposare perché brutta. Nel tempo Zeno sembra acquisire la consapevolezza che la malattia è prerogativa stessa della vita, condizione inalienabile dell uomo, che solo una catastrofe inaudita potrebbe eliminare, estinguendo, però, al contempo il genere umano. Nell ultima pagina (capitolo VIII) Zeno Cosini profetizza l autodistruzione dell umanità: Quando i gas velenosi non basteranno più, un uomo fatto come tutti gli altri, nel segreto di una stanza di questo mondo, inventerà un esplosivo incomparabile [ ]. Ed un altro uomo fatto anche lui come tutti gli altri, ma degli altri un po più ammalato, ruberà tale esplosivo e s arrampicherà al centro della terra per porlo nel punto dove il suo effetto potrà essere il massimo. In questo caso la profezia assume un valore differente, si tratta infatti di una visione apocalittica e in questa drammatica soluzione c è tutto il pessimismo di Svevo. Facciamo il punto 1 In che cosa consistono le profezie post eventum? 2 Quale profezia riguarda la figura di Ruggero all interno dell Orlando furioso? 3 Racconta alcuni celebri esempi letterari di previsioni apocalittiche e catastrofiste. Paradiso Esilio e missione di Dante 685

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato