Personaggi principali: Cacciaguida, Alighiero, Bellincione

666 Canto XV Personaggi principali Cacciaguida Lapo Salterello Cacciaguida nacque intorno al 1091 forse da un Adamo della famiglia degli Elisei, di nobile origine, come attesta un documento, e morì nel settembre del 1148. Sposò una donna della val Padana, forse ferrarese, Alighiera o Allagheria, da cui ebbe Alighiero I e Preitenitto. L imperatore Corrado III di Svevia, degli Hohenstaufen (1138-1152), venuto in Toscana, fece cavaliere il nobile Cacciaguida, che lo seguì, alcuni anni dopo, nella seconda Crociata in Terrasanta contro i musulmani, per non fare più ritorno. Giurista e rimatore, contemporaneo di Dante, fu inviato in ambasceria da papa Bonifacio VIII nel 1300 e in quello stesso anno fu priore del Comune di Firenze. Nel 1302 fu accusato dai guelfi Neri per truffe, baratteria e corruzione di atti giudiziari (sembra che le accuse fossero veritiere e non di comodo come quelle ricadute su Dante). Tra i commentatori antichi, l Ottimo lo descrive come «uno giudice di tanti vezzi in vestire e in mangiare, in cavalli e famigli [servitori], che intra nullo termine di sua condizione si contenne . Alighiero Alighiero I, figlio di Cacciaguida, sposò una figlia di Bellincione Berti dei Ravignani ed ebbe due figli: Bello, padre di Geri, e Bellincione, da cui nacque un altro Alighiero, padre di Dante. Il poeta colloca Alighiero I nel primo girone del Purgatorio, quello dei superbi: la lunga pena da espiare può essere più breve se sulla Terra persone devote e giuste pregano per lui. Bellincione Berti Nobile fiorentino vissuto nella seconda metà del secolo XII. considerato il progenitore della ricca famiglia dei Ravignani e fu delegato dal Comune di Firenze a prendere in consegna la metà del castello di Poggibonsi, ceduto dai Senesi. Cianghella Era la figlia di Arrigo della Tosa, nobile famiglia fiorentina. Sposò Lito degli Alidosi di Imola, ma rimasta vedova, Cianghella fece ritorno a Firenze dove era famosa per i suoi numerosi amanti.Giovanni Boccaccio nel Corbaccio (1355) la descrive come donna dissoluta e le attribuisce la seguente affermazione: «tutte quelle donne, che hanno ardire e cuore e sanno modo trovare d essere tante volte e con tanti uomini, con quanti il loro appetito concupiscibile [sessuale] richiedea, erano da essere chiamate savie; e tutte l altre decime [sciocche] o mocciose . Dante e Beatrice incontrano Cacciaguida, miniatura sec XIV Parole in chiaro Sicuri (v. 15) Nell aggettivo sicuri c è la radice etimologica sine cura, senza preoccupazioni («gli occhi fermi, tranquilli ) e con lo stesso significato ritorna al v. 67 («la voce è ferma ). Decreta (v. 69) Il latinismo medievale decreta, usato come aggettivo (decretus, «stabilito , participio passato del verbo decernere), sta per «decretata . Conferisce al verso il tono della profezia divina che svela l alto destino di Dante (i beati dotati di prescienza leggono gli avvenimenti futuri nella mente di Dio). Oggi sopravvive il termine decreto come sostantivo (da decretum), che designa un atto legislativo, amministrativo, giudiziario; oppure le norme giuridiche contenute in tali atti; o ancora il documento contenente uno di tali atti. Per antonomasia «i decreti sono gli ordini, le disposizioni della volontà divina.

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato