La Divina Commedia

654 Canto XIII cui peccato di gola (palato) fu pagato a caro prezzo dall umanità, e in quel petto (di Cristo) che, trafitto dalla lancia, soddisfece in tal misura il debito delle colpe dell umanità passate (prima) e future (poscia) che supera, nella bilancia (della giustizia divina), il peso di qualsiasi peccato, quanta sapienza è lecito (lece) possedere alla natura umana, fosse infusa interamente dalla virtù suprema di Dio che creò l uno e l altro (Adamo e Cristo); e perciò ti meravigli (miri) di ciò che ho detto prima, quando affermai (narrai) che non ebbe un altro pari a lui (in sapienza) il beato (Salomone) che è racchiuso nella quinta luce della prima ghirlanda. (vv. 49-111) Perfezione di Adamo e Gesù. Valore di Salomone 49-51 Ora volgi la tua attenzione a quello che ti rispondo, e vedrai che la tua opinione e la mia affermazione stanno entrambe alla verità come il centro alla circonferenza. 52-60 Tutte le cose incorruttibili e corruttibili non sono altro se non luce riflessa (splendor) del Verbo (quella idea) che il Padre (nostro Sire) genera mediante lo Spirito Santo (amando); perché la viva luce del Verbo che deriva (mea) dalla sua sorgente luminosa (lucente) in modo tale (sì), che non si separa (disuna) né da Lui né dallo Spirito Santo, l amore che è terzo tra loro (da l amor ch a lor s intrea), per un atto di bontà concentra (aduna) i suoi raggi, come riflettendosi (quasi specchiato), nelle nove sostanze (sussistenze) (delle gerarchie angeliche), pur rimanendo unito in eterno. 61-66 Di qui discende in basso fino agli elementi del mondo terrestre (ultime potenze) di cielo in cielo (d atto in atto), attenuandosi a tal punto (tanto divenendo), che non produce (fa) altro che creature contingenti e corruttibili (brevi contingenze); e per creature contingenti intendo le cose generate, che i cieli producono con il loro moto o con seme o senza seme. 67-69 La materia (cera) di queste creature e i cieli che la plasmano (duce) non si trovano sempre nelle stese condizioni; e perciò risplende poi di luce riflessa (traluce) in misura maggiore o minore sotto la luce divina (sotto l segno ideale). 70-78 Per questo motivo accade che due alberi della medesima specie producano frutti migliori o peggiori; anche voi umani nascete con indole (ingegno) diversa. Se la materia fosse condotta (dedutta) al suo stato più favorevole (a punto) e il cielo si trovasse al massimo della sua potenza formatrice, la luce dell impronta divina apparirebbe intera; ma la natura la presenta sempre in modo incompleto (scema), perché essa opera come l artista che nell esercizio della sua arte (a l abito) ha mano malferma. 79-87 Perciò se lo Spirito Santo (caldo amor) infonde e imprime la fulgida luce della potenza divina, qui si raggiunge l assoluta perfezione. Così la Terra fu resa degna della perfezione di un essere animato; così la Vergine Maria fu resa gravida; pertanto approvo (commendo) la tua opinione, che la natura umana non fu e non sarà mai così perfetta come fu in quelle due persone (di Adamo e Cristo). 88-93 Ora, se io non aggiungessi altro, tu mi chiederesti subito: Dunque, come mai costui (Salomo- e in quel che, forato da la lancia, e prima e poscia tanto sodisfece, 42 che d ogne colpa vince la bilancia, quantunque a la natura umana lece aver di lume, tutto fosse infuso 45 da quel valor che l uno e l altro fece; e però miri a ciò ch io dissi suso, quando narrai che non ebbe l secondo 48 lo ben che ne la quinta luce è chiuso. Or apri li occhi a quel ch io ti rispondo, e vedr i il tuo credere e l mio dire 51 nel vero farsi come centro in tondo. Ciò che non more e ciò che può morire non è se non splendor di quella idea 54 che partorisce, amando, il nostro Sire; ché quella viva luce che sì mea dal suo lucente, che non si disuna 57 da lui né da l amor ch a lor s intrea, per sua bontate il suo raggiare aduna, quasi specchiato, in nove sussistenze, 60 etternalmente rimanendosi una. Quindi discende a l ultime potenze giù d atto in atto, tanto divenendo, 63 che più non fa che brevi contingenze; e queste contingenze essere intendo le cose generate, che produce 66 con seme e sanza seme il ciel movendo. La cera di costoro e chi la duce non sta d un modo; e però sotto l segno 69 id ale poi più e men traluce. Ond elli avvien ch un medesimo legno, secondo specie, meglio e peggio frutta; 72 e voi nascete con diverso ingegno. Se fosse a punto la cera dedutta e fosse il cielo in sua virtù supprema, 75 la luce del suggel parrebbe tutta; ma la natura la dà sempre scema, similemente operando a l artista 78 ch a l abito de l arte ha man che trema. Però se l caldo amor la chiara vista de la prima virtù dispone e segna, 81 tutta la perfezion quivi s acquista. Così fu fatta già la terra degna di tutta l animal perfez one; 84 così fu fatta la Vergine pregna; sì ch io commendo tua oppin one, che l umana natura mai non fue 87 né fia qual fu in quelle due persone. Or s i non procedesse avanti piùe, Dunque, come costui fu sanza pare? 90 comincerebber le parole tue.

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato