La Divina Commedia

quarto canto Dante e Virgilio entrano nel primo cer chioNeldell Inferno, il Limbo. La tradizione teologica cristiana concepiva il Limbo come il luogo cui sono destinate le anime dei bambini morti senza aver ricevuto il battesimo e quelle degli antichi patriarchi ebrei. Dante, tormentato dal dubbio del perché debbano essere dannati degli spiriti virtuosi, ancorché pagani, colloca nel Limbo anche gli spiriti giusti che vissero prima della venuta di Cristo sulla Terra. Tale dubbio, che il poeta si porterà con Ruppemi l alto sonno ne la testa un greve truono, sì ch io mi riscossi 3 come persona ch è per forza desta; e l occhio riposato intorno mossi, dritto levato, e fiso riguardai 6 per conoscer lo loco dov io fossi. Vero è che n su la proda mi trovai de la valle d abisso dolorosa 9 che ntrono accoglie d infiniti guai. Oscura e profonda era e nebulosa tanto che, per ficcar lo viso a fondo, 12 io non vi discernea alcuna cosa. «Or discendiam qua giù nel cieco mondo , cominciò il poeta tutto smorto. 15 «Io sarò primo, e tu sarai secondo . E io, che del color mi fui accorto, dissi: «Come verrò, se tu paventi 18 che suoli al mio dubbiare esser conforto? . Ed elli a me: «L angoscia de le genti che son qua giù, nel viso mi dipigne 21 quella pietà che tu per tema senti. Andiam, ché la via lunga ne sospigne . Così si mise e così mi fé intrare 24 nel primo cerchio che l abisso cigne. Quivi, secondo che per ascoltare, non avea pianto mai che di sospiri 27 che l aura etterna facevan tremare; ciò avvenia di duol sanza martìri ch avean le turbe, ch eran molte e grandi, 30 d infanti e di femmine e di viri. Lo buon maestro a me: «Tu non dimandi che spiriti son questi che tu vedi? 33 Or vo che sappi, innanzi che più andi, ch ei non peccaro; e s elli hanno mercedi, non basta, perché non ebber battesmo, 36 ch è porta de la fede che tu credi; e s e furon dinanzi al cristianesmo, non adorar debitamente a Dio: 39 e di questi cotai son io medesmo. Per tai difetti, non per altro rio, semo perduti, e sol di tanto offesi 42 che sanza speme vivemo in disio . sé sino al Paradiso, dove finalmente otterrà una spiegazione teologica con la dottrina della Grazia divina, è un segnale della concezione dantesca secondo cui la grandezza della cultura pagana greco-romana viene inglobata nella cultura cristiana. L atmosfera del Limbo è cupa e oscura, alle anime qui presenti è inflitto un duol sanza martìri, una pena solo spirituale, che consiste nel desiderio irrealizzabile di Dio e si esprime con dei sospiri. (vv. 1-24) Il risveglio di Dante 1-6 Un forte tuono interruppe nella mia testa il sonno profondo (alto), così che mi svegliai come chi si sveglia bruscamente; volsi intorno lo sguardo riposato, alzatomi in piedi, e guardai fisso per riconoscere il luogo in cui mi trovavo. 7-9 Sta di fatto che mi ritrovai sulla riva della cavità abissale piena di dolore che accoglie il frastuono ( ntrono) di lamenti innumerevoli. 10-12 Era tanto buia e profonda e piena di nebbia che, per quanto cercassi di fissare profondamente lo sguardo (viso), non riuscivo a distinguere alcunché. 13-15 «Ora scendiamo nel mondo senza luce cominciò a dire il poeta pallido pallido. «Io andrò per primo, tu mi seguirai . 16-18 E io, che mi ero accorto del suo pallore, dissi: «Come potrò venire, se hai paura (paventi) pure tu, che di solito sei il conforto dei miei timori? . 19-24 Ed egli a me: «La sofferenza delle persone che stanno quaggiù mi dipinge sul viso quella pietà che tu interpreti come paura. Andiamo, che il lungo cammino ci incalza (sospinge) . Così entrò e mi fece entrare nel primo cerchio che circonda l abisso. (vv. 25-45) Il Limbo 25-30 Qui, secondo ciò che si udiva (dato che non si vedeva nulla), non vi era pianto, ma solo (mai che) lamenti che facevano tremare l aria eterna; ciò avveniva a causa di un dolore, senza tormenti materiali (martìri), di folle vaste e numerose di bambini, donne e uomini. 31-39 Il buon maestro mi disse: «Non domandi che anime sono queste che vedi? Ora voglio che tu sappia, prima che avanzi (andi), che essi non peccarono; e se hanno meriti, non basta, perché non ricevettero il battesimo, che costituisce la porta (il passaggio obbligato) della fede in cui tu credi: e se essi vissero prima del cristianesimo, non hanno adorato Dio nel modo dovuto: e di essi anch io faccio parte. 40-42 Per tali difetti, e non per altra colpa, siamo perduti, e puniti solo in questo modo, che viviamo senza speranza nel desiderio (di vedere Dio) . 65 Inferno Il limbo

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato