La Divina Commedia

630 Canto XI al fondo, affinché la sposa di Colui che si unì a lei col suo sangue benedetto, gridando fortemente, andasse verso il suo prediletto (Cristo) più sicura in sé e anche più fedele (a Lui), mandò in suo soccorso due capi che la guidassero da una parte (san Francesco) e dall altra (san Domenico). 37-42 Uno fu ardente di carità come i Serafini, l altro fu uno splendore sulla Terra come la luce dei Cherubini. Parlerò del primo, dato che lodando l uno si parla di tutti e due, quale che si scelga. (vv. 43-117) Elogio di san Francesco 43-48 Tra il fiume Tubino e il fiume Chiascio, le cui acque scendono dal colle (il monte Iugino) scelto dal beato Ubaldo (per il suo eremitaggio), degrada una fertile costa di un alto monte (il Subasio), dal quale Perugia riceve verso Porta Sole (est) il freddo (d inverno) e il caldo (d estate); e dalla parte opposta ad essa soffrono per il fastidioso giogo (dei monti) Nocera e Gualdo Tadino. 49-54 Da questa costa (occidentale), dove diventa meno ripida, sorse al mondo un sole (Francesco), come fa talvolta il sole quando sorge dal Gange (l oriente del mondo). Perciò chi parla di questo luogo non dica «Assisi , perché direbbe poco ma, se vuole parlare in modo appropriato, dica «Oriente . 55-63 Egli non era ancora molto lontano dalla sua nascita, che già cominciò a far sentire alla Terra molti benefici influssi della sua grande virtù; perché, ancora giovane, affrontò l ira paterna per amore di una donna tale (la Povertà) che ad essa nessuno fa una lieta accoglienza, come alla morte; sull ordine provvidenziale del mondo, tema centrale del Paradiso. L azione della Provvidenza nel mondo che promana dalle mistiche nozze di Cristo morente sulla croce e della Chiesa (disposò lei col sangue benedetto) viene subito riassunta nelle virtù di amore-carità e di sapienza che contrassegnano le due guide della Chiesa: da una parte san Francesco, dall altra san Domenico (quinci e quindi). Al v. 29 vi sono due latinismi: consiglio da consilium (mente, sapienza), e aspetto da aspicio (vista, sguardo), che qui indica «intelletto creato (angeli e uomini). Nei vv. 32-33 la Chiesa sposa di Cristo è perifrasi tipica del linguaggio mistico e tratta dagli Atti degli Apostoli («la Chiesa di Dio che egli si è acquistata col suo proprio sangue , XX, 28); alte grida è espressione dei Vangeli (Matteo XXVII, 50; Marco XV, 37; Luca XXIII, 46). 37-39. L un splendore: all ardore serafico di Francesco e alla luce cherubica di Domenico corrispondono i Serafini e i Cherubini, ovvero le più alte intelligenze angeliche, depositarie rispettivamente di carità e sapienza (come scrive san Tommaso nella sua Summa theologiae: «è chiaro che il nome di però che andasse ver lo suo diletto la sposa di colui ch ad alte grida 33 disposò lei col sangue benedetto, in sé sicura e anche a lui più fida, due principi ordinò in suo favore, 36 che quinci e quindi le fosser per guida. L un fu tutto serafico in ardore; l altro per sap enza in terra fue 39 di cherubica luce uno splendore. De l un dirò, però che d amendue si dice l un pregiando, qual ch om prende, 42 perch ad un fine fur l opere sue. Intra Tupino e l acqua che discende del colle eletto dal beato Ubaldo, 45 fertile costa d alto monte pende, onde Perugia sente freddo e caldo da Porta Sole; e di rietro le piange 48 per grave giogo Nocera con Gualdo. Di questa costa, là dov ella frange più sua rattezza, nacque al mondo un sole, 51 come fa questo talvolta di Gange. Però chi d esso loco fa parole, non dica Ascesi, ché direbbe corto, 54 ma Or ente, se proprio dir vuole. Non era ancor molto lontan da l orto, ch el cominciò a far sentir la terra 57 de la sua gran virtute alcun conforto; ché per tal donna, giovinetto, in guerra del padre corse, a cui, come a la morte, 60 la porta del piacer nessun diserra; Serafino deriva dall ardore di carità e quello di Cherubino dalla sapienza , I, LXIII, 7). Il domenicano san Tommaso celebra qui san Francesco e, nel canto XII, il francescano san Bonaventura celebrerà san Domenico, per dimostrare come in cielo i contrasti fra i due ordini mendicanti, che al tempo erano molto forti, fossero completamente risolti. 41. om: è il pronome impersonale francese on = «si , ricorrente nella Commedia e nella letteratura del Duecento. 43-48. Intra ... Nocera con Gualdo: per definire la località di nascita di Francesco il poeta usa varie complesse perifrasi. Francesco nacque tra le valli del Tubino e del Chiascio, ad Assisi, città rivolta verso la parte di Perugia dove si apriva la Porta Sole, e che è collocata alle falde del monte Subasio, sotto il quale si trovano Nocera e Gualdo. Una doppia perifrasi indica il fiume Chiascio che discende dalle colline sopra Gubbio, dove visse da eremita il beato Ubaldo Baldassini, poi divenuto vescovo di Gubbio, tra il 1129 e il 1160. Porta Sole, esposta ai venti e rivolta verso il massiccio del Subasio, si trovava verso est nella cerchia etrusca delle mura. Nocera Umbra e Gualdo Tadino sono a nord-est del Subasio, dalla parte opposta di Perugia. 49-51. Di questa costa... Gange: nell agiografia (dal greco hàgios = «santo e gràfo = «scrivo ) di fra Tommaso da Celano e san Bonaventura, compare la rappresentazione allegorica di Francesco come sole; di conseguenza, il suo luogo di nascita, Assisi, va corretto in «oriente . L Estremo Oriente è designato con il nome del fiume indiano Gange. 53. Ascesi: era il nome antico della città di Assisi; nel contempo ha un significato etimologico per «ascesa . 55-63. Non era ... più forte: il tema delle mistiche nozze di Francesco con Madonna Povertà è ricorrente nella letteratura religiosa del Duecento: per essa lottò contro l opposizione del padre, il mercante Pietro Bernardone, che lo citò, nel 1207, davanti alla curia vescovile di Assisi, dove il santo rinunciò al patrimonio paterno spogliandosi pubblicamente degli abiti e restituendoli al padre. Si noti in particolare al v. 55 il termine orto, che riprende la metafora del sole (Or ente)

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato