CANTO IX – Spiriti amanti: Cunizza e Folchetto

Spiriti amanti: Canto IX Cunizza e Folchetto Canto 9 TEMPO Mercoledì 30 marzo (o 13 aprile) 1300, pomeriggio LUOGO Terzo Cielo: Cielo di Venere BEATI S piriti amanti VISIONE DI BEATITUDINE Spiccano sullo sfondo luminoso del Cielo di Venere come mobili faville in una fiamma. CORI ANGELICI Principati PERSONAGGI D ante - Beatrice - Carlo Martello - Cunizza da Romano - Folchetto di Marsiglia - Raab Sommario « (vv. 1-12) La profezia di Carlo Martello L anima di Carlo Martello conclude il suo discorso a Dante con un oscura profezia circa la propria discendenza. L allusione riguarda la sottrazione del regno di Sicilia da parte dello zio Roberto d Angiò al legittimo erede (il figlio di Carlo Martello, Carlo Roberto). Lo spirito di Carlo chiede però a Dante di non rivelare ad alcuno quanto gli è stato predetto, a tempo debito seguirà la giusta punizione. « (vv. 13-63) Cunizza da Romano Un altro spirito luminoso si avvicina al pellegrino presentandosi come Cunizza da Romano, sorella di Ezzelino, crudele tiranno della Marca Trevigiana. Poiché in vita Cunizza fu dominata dall influsso del pianeta Venere, ora è in quel Cielo, non prova rammarico per la sua debolezza, ma solo gioia. Ella pronuncia una intensa invettiva contro la sua terra, devastata dalla corruzione, e profetizza un futuro fosco per Padova, Treviso e Feltre. « (vv. 64-108) Folchetto di Marsiglia 3 Dopo Cunizza un altro spirito si rivolge a Dante: il trovatore provenzale Folchetto di Marsiglia, poi vescovo di Marsiglia, che partecipò alla Crociata contro gli Albigesi. Anch egli in vita fu dominato dall influsso di Venere, ma ora in Paradiso gode di una felicità perfetta. « (vv. 109-126) Raab, l anima più luminosa Folchetto mostra a Dante l anima di Raab, la biblica meretrice che aiutò Giosuè a conquistare Gerico. Ella favorì la provvidenziale conquista della Terrasanta da parte degli Ebrei e si conquistò in tal modo la salvezza dell anima, anche se nella prima parte della sua vita si lasciò travolgere dalla passione dei sensi. « (vv. 127-142) Invettiva e profezia di Folchetto Il discorso di Folchetto termina con una vibrata invettiva contro Firenze che, coniando il fiorino d oro, ha diffuso l avidità, e contro la Chiesa corrotta che rincorre le ricchezze terrene. Il canto si conclude con la profezia del castigo divino che colpirà la cristianità e libererà Roma dalla corruzione. VENERE Spiriti a LO ma E I nt °C i

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato