CANTO IV – La sede dei beati: struttura del Paradiso

La sede dei beati: struttura Canto IV del Paradiso Canto 4 TEMPO Mercoledì 30 marzo (o 13 aprile) 1300 LUOGO Primo Cielo. Cielo della Luna BEATI VISIONE DI BEATITUDINE Spiriti che non hanno adempiuto i voti Gli spiriti appaiono come ombre riflesse in vetri trasparenti o in acque chiare. CORI ANGELICI Angeli PERSONAGGI Beatrice - Dante Sommario « (vv. 1-27) Dubbi di Dante Due domande ugualmente urgenti premono Dante, tanto che egli non riesce a scegliere quale esprimere per prima; ma Beatrice le legge nella sua mente, formulandole per lui. La prima: perché coloro che non hanno adempiuto a un voto a causa della violenza altrui, pur mantenendone intatta la volontà come accaduto a Piccarda e a Costanza ( Paradiso III) godono di un grado minore di beatitudine? La seconda: è dunque vera la teoria esposta da Platone nel Timeo, secondo la quale le anime dimorano nelle stelle prima di incarnarsi e dopo la morte del corpo vi fanno ritorno? « (vv. 28-63) Soluzione del secondo dubbio: la vera sede dei beati e degli angeli O EL la volontà relativa e assoluta nell uomo Beatrice risolve ora il primo dubbio di Dante. Ella spiega che le anime di Piccarda e di Costanza non hanno mantenuto ferma la loro volontà poiché, appena liberate dalla costrizione fisica, avrebbero dovuto tornare al monastero. Esse, pur restando fedeli nel cuore ai voti pronunciati, hanno condisceso sia pure in minima parte alla violenza, a differenza degli eroici martiri, come san Lorenzo, che mantennero ferma la propria volontà anche di fronte alla tortura e alla morte. Piccarda e Costanza, invece, hanno mostrato una volontà relativa, che asseconda la violenza altrui per evitare mali. « (vv. 118-142) Nuovo dubbio di Dante Dante ringrazia Beatrice con parole ardenti e commosse, poi le chiede di svelare un altra verità che gli appare oscura: può una persona sostituire ai voti mancati altre opere di bene, compensando in tal modo le promesse cui è venuta meno? Quando Dante termina di formulare la domanda la beata lo guarda con occhi tanto sfavillanti di amore divino che il poeta, non reggendone, la vista, abbassa gli occhi sentendosi smarrito e turbato. S LUNA piriti di fe t i tiv 1° CI Beatrice scioglie subito il secondo dubbio, più pericoloso per la dottrina ufficiale della Chiesa (la tesi cui si fa cenno era stata respinta e condannata dal Concilio di Costantinopoli del 540): angeli e anime beate risiedono ugualmente nell Empireo, dove però partecipano in misura maggiore o minore della letizia e dell amore eterni; se esse appaiono a Dante nei vari cieli, è per mostrare al suo intelletto umano in grado di costruire la sua conoscenza solo a partire da dati sensibili il differente grado di beatitudine spirituale. Riguardo alla teoria platonica, vi è un fraintendimento: forse l autore intendeva riferirsi agli influssi esercitati dagli astri sulle anime, fatto in sé vero, non all assegnazione di una stella come sede eterna; questo errore interpretativo ha traviato i popoli antichi, che adorarono gli astri come divinità. « (vv. 64-117) Soluzione del primo dubbio:

La Divina Commedia
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