Verso l’esame di Stato – Allenarsi alla prima prova

588 Canto III Verso l esame di Stato Allenarsi alla prima prova Tipologia C Riflessione critica di carattere espositivo-argomentativo su tematiche di attualità La ricerca della felicità e i giovani di oggi «Bisogna proporre un fine alla propria vita per viver felice. O gloria letteraria, o fortune, o dignità, una carriera in somma. Io non ho potuto mai concepire che cosa possano godere, come possano viver quegli scioperati e spensierati che (anche maturi o vecchi) passano di godimento in godimento, di trastullo in trastullo, senza aversi mai posto uno scopo a cui mirare abitualmente, senza aver mai detto, fissato, tra se medesimi: a che mi servirà la mia vita? Non ho saputo immaginare che vita sia quella che costoro menano, che morte quella che aspettano. Del resto, tali fini vaglion poco in sé, ma molto vagliono i mezzi, le occupazioni, la speranza, l immaginarseli come gran beni a forza di assuefazione, di pensare ad essi e di procurarli. L uomo può ed ha bisogno di fabbricarsi esso stesso de beni in tal modo . (da Giacomo Leopardi, Zibaldone di pensieri, 1817 - 1832) Alcuni dati in controtendenza Nel lontano 1938 l Università di Harvard, negli Stati Uniti, iniziò una ricerca intitolata «Studio sullo sviluppo adulto . L obiettivo dei ricercatori era determinare che cosa rende davvero felici le persone. Per realizzarlo, inizialmente fu richiesta la collaborazione di 700 giovani, di cui alcuni vivevano in condizioni agiate, mentre altri appartenevano alle classi sociali più povere di Boston. Elaborando i risultati raccolti nell arco di 76 anni di studio, il professor Waldinger ha tracciato un piccolo schema di quella che potrebbe essere definita una buona vita , arrivando a una conclusione: «La cosa che ci rende più felici è la qualità delle nostre relazioni Quindi, oltre i soldi e la fama, le persone che si sentono profondamente felici sono quelle che riescono a stringere con gli altri relazioni di qualità. Analizzando i risultati di chi aveva scelto inizialmente come fattore di felicità la ricchezza o la fama, magari dopo che la condizione economica o il successo sociale di queste persone era migliorato, si è scoperto che l idea che avevano a priori, in realtà, non corrispondeva affatto alla loro sensazione dopo il miglioramento. Produzione La citazione tratta dallo Zibaldone di Leopardi propone una sorta di «arte della felicità : secondo Leopardi la vita trova significato nella ricerca di obiettivi che, se raggiunti, ci immaginiamo possano renderci felici. Rinunciando a questa ricerca, ridurremmo la nostra esistenza a «nuda vita fatta solo di superficialità e vuotezza. Ritieni che le parole di Leopardi siano vicine alla sensibilità giovanile di oggi? Rifletti al riguardo facendo riferimento alle tue esperienze, conoscenze e letture personali. (La traccia fin qui esposta corrisponde alla simulazione della prima prova scritta dell Esame di Stato proposta il 19 febbraio 2019). Prendi in considerazioni filosofi e/o letterati affrontati nel corso degli studi. Puoi far riferimento, se vuoi, anche al canto III del Paradiso ove Dante chiede a Piccarda Donati se per caso le anime del Paradiso possano in qualche modo sentire una mancanza, un incompiutezza, un imperfezione e, per questo, provare invidia per anime collocate nei cieli superiori. Piccarda risponde che la carità sazia il desiderio del loro cuore tanto che le anime bramano solo quanto hanno, altrimenti i loro desideri sarebbero discordi da quelli di Dio. Dalla perfetta sintonia tra la volontà dei beati e quella di Dio scaturisce la letizia del loro volto. Leggi la ricerca del professor Waldiger, trovi che metta in discussione le tesi di Leopardi? Formula una tua idea personale su cosa possa considerarsi la felicità

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato