La Divina Commedia

Per me si va ne la città dolente, per me si va ne l etterno dolore, 3 per me si va tra la perduta gente. Giustizia mosse il mio alto fattore; fecemi la divina podestate, 6 la somma sap enza e l primo amore. Dinanzi a me non fuor cose create se non etterne, e io etterno duro. 9 Lasciate ogne speranza, voi ch intrate . Queste parole di colore oscuro vid o scritte al sommo d una porta; 12 per ch io: «Maestro, il senso lor m è duro . Ed elli a me, come persona accorta: «Qui si convien lasciare ogne sospetto; 15 ogne viltà convien che qui sia morta. Noi siam venuti al loco ov i t ho detto che tu vedrai le genti dolorose 18 c hanno perduto il ben de l intelletto . E poi che la sua mano a la mia puose con lieto volto, ond io mi confortai, 21 mi mise dentro a le segrete cose. Quivi sospiri, pianti e alti guai risonavan per l aere sanza stelle, 24 per ch io al cominciar ne lagrimai. Diverse lingue, orribili favelle, parole di dolore, accenti d ira, 27 voci alte e fioche, e suon di man con elle facevano un tumulto, il qual s aggira sempre in quell aura sanza tempo tinta, 30 come la rena quando turbo spira. E io ch avea d error la testa cinta, dissi: «Maestro, che è quel ch i odo? 33 e che gent è che par nel duol sì vinta? . Ed elli a me: «Questo misero modo tegnon l anime triste di coloro 36 che visser sanza nfamia e sanza lodo. Mischiate sono a quel cattivo coro de li angeli che non furon ribelli 39 né fur fedeli a Dio, ma per sé fuoro. Caccianli i ciel per non esser men belli, né lo profondo inferno li riceve, 42 ch alcuna gloria i rei avrebber d elli . 1. Città dolente: indica l Inferno ( Parole in chiaro). 4. Giustizia mosse: la giustizia divina richiede che al peccatore sia inflitta una pena. 5-6. divina podestate ... primo amore: sono gli attributi teologici della Trinità: la potenza divina del Padre; la somma sapienza del Figlio; l amore-carità dello Spirito Santo ( Inferno I, 104). 7-8. Dinanzi ... etterne: prima dell Inferno erano stati creati solo gli angeli, i cieli e la materia incorruttibile. L Inferno non è eterno, (vv. 1-21) La porta dell Inferno 1-3 Attraverso me si entra nella città del dolore, attraverso me si entra nell eterno dolore, attraverso me si entra tra le anime dannate. 4-9 La Giustizia ha spinto il mio sommo creatore (a costruirmi), mi fecero la potenza divina, la somma sapienza e la fonte di ogni carità. Prima di me non furono creati esseri se non eterni, e anche io duro per l eternità. Abbandonate ogni speranza o voi che entrate . 10-12 Io vidi scritte sulla sommità di una porta queste parole in caratteri scuri e minacciosi e per questo dissi: «Maestro, il loro significato è per me pauroso . 13-21 E Virgilio come una persona attenta e comprensiva mi rispose: «Qui bisogna lasciare ogni esitazione, bisogna che qui cessi ogni tipo di viltà. Noi siamo giunti in quel luogo dove ti ho detto che tu vedrai le anime sofferenti di coloro che hanno perso il bene dell intelletto (cioè Dio, Verità suprema) . E dopo che ebbe posato la sua mano sulla mia con volto sereno, per cui io ripresi coraggio, mi fece entrare in quel mondo segregato. (vv. 22-69) L incontro con gli ignavi 22-24 Qui, nell atmosfera buia priva di stelle, risuonavano sospiri, pianti e acuti lamenti, tanto che all inizio cominciai a piangere. 25-30 Strane lingue, orribili pronunce, parole di dolore, esclamazioni d ira, voci alte e fioche, e un battere di mani insieme ad esse, producevano un frastuono che turbina continuamente in quell aria nera (tinta) che non ha tempo (cioè eterna), come fa la sabbia quando soffia un turbine di vento. 31-33 E io che avevo la testa confusa dal dubbio, dissi: «Maestro, cos è ciò che sento? E che gente è questa che si mostra così travolta dal dolore? . 34-42 Ed egli mi rispose: «Questa spregevole condizione è propria delle anime infelici di coloro che vissero senza meritare biasimo o lode. Sono mescolate a quella schiera malvagia di angeli che non si ribellarono né furono fedeli a Dio, ma che fecero parte a sé (rimasero neutrali). I cieli li hanno cacciati per non esserne macchiati, e il profondo Inferno non li accoglie, perché i dannati (che hanno scelto tra bene e male) potrebbero trarre qualche motivo di vanto dalla loro presenza . in quanto ha avuto un origine (nella sua voragine è stato scagliato Lucifero, l angelo ribelle a Dio dopo la creazione), ma dal momento in cui è stato creato durerà per sempre. 9. Lasciate ... voi ch intrate: il castigo dei dannati è eterno perché rimane in essi in eterno la volontà peccaminosa. 18. il ben dell intelletto: Dio è la verità suprema in cui ogni intelletto trova il pieno appagamento. 21. le segrete cose: la realtà infernale, non accessibile ( Parole in chiaro). 25. Diverse: l aggettivo può racchiudere in sé il doppio significato di «differenti , ma anche di «strane , «disumane . 29 aura sanza tempo tinta: ribadisce l aere sanza stelle del v. 23, per sottolineare l atmosfera buia e immobile. 37-39. cattivo coro ... fuoro: nelle Sacre Scritture non c è traccia di questi angeli che al momento della ribellione di Lucifero non scelsero un partito. possibile che l episodio sia entrato a far parte della letteratura e della tradizione popolare da cui Dante spesso attinge. 53 Inferno Caronte

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato