La Divina Commedia

cominciò ella, «in questo luogo eletto 78 a l umana natura per suo nido, maravigliando tienvi alcun sospetto; ma luce rende il salmo Delectasti, 81 che puote disnebbiar vostro intelletto. E tu che se dinanzi e mi pregasti, dì s altro vuoli udir; ch i venni presta 84 ad ogne tua question tanto che basti . «L acqua , diss io, «e l suon de la foresta impugnan dentro a me novella fede 87 di cosa ch io udi contraria a questa . Ond ella: «Io dicerò come procede per sua cagion ciò ch ammirar ti face, 90 e purgherò la nebbia che ti fiede. Lo sommo Ben, che solo esso a sé piace, fé l uom buono e a bene, e questo loco 93 diede per arr a lui d etterna pace. Per sua difalta qui dimorò poco; per sua difalta in pianto e in affanno 96 cambiò onesto riso e dolce gioco. Perché l turbar che sotto da sé fanno l essalazion de l acqua e de la terra, 99 che quanto posson dietro al calor vanno, a l uomo non facesse alcuna guerra, questo monte salìo verso l ciel tanto, 102 e libero n è d indi ove si serra. Or perché in circuito tutto quanto l aere si volge con la prima volta, 105 se non li è rotto il cerchio d alcun canto, in questa altezza ch è tutta disciolta ne l aere vivo, tal moto percuote, 108 e fa sonar la selva perch è folta; e la percossa pianta tanto puote, che de la sua virtute l aura impregna, 111 e quella poi, girando, intorno scuote; e l altra terra, secondo ch è degna per sé e per suo ciel, concepe e figlia 114 di diverse virtù diverse legna. da Dio all umanità, ma anche sede del peccato originale; e il canto che lei intona è un salmo di ringraziamento per la bellezza dell opera divina del creato (Delectasti me, Domine, in factura tua, et in operibus manuum tuarum exultabo, «Tu mi hai allietato, o Signore, con le cose che hai creato; io esulterò per le opere create dalle tue mani ). 85-87. L acqua ... questa: Dante aveva appreso dal poeta latino Stazio (Purg. XXI, 43-54) che nel Purgatorio non ci sono perturbazioni atmosferiche e che tutto quanto accade emana direttamente da Dio. Ma ora nel Paradiso Terrestre vede lo scorrere dell acqua di un fiume e lo spirare del vento. dubbio il mio sorriso, in questo posto destinato (da Dio) come sede naturale dell umanità; ma il salmo Delectasti (Mi allietasti) può illuminarvi, in modo da sgombrare la nebbia nella vostra mente. E tu che sei davanti agli altri due (Virgilio e Stazio) e mi hai pregato, dimmi se vuoi sapere altro, perché io sono venuta pronta a rispondere a ogni tua domanda quel tanto che basti . 85-87 Io risposi: «L acqua e lo stormire della foresta contraddicono dentro di me la fede recentemente prestata a una cosa che ho udito (da Stazio) e che contrasta con questo (che vedo qui) . 88-102 Allora lei disse: «Io ti spiegherò qual è la causa di ciò che desta la tua meraviglia e dissiperò la nebbia che colpisce il tuo intelletto. Il sommo bene (Dio), che trova perfetto compiacimento solo in se stesso, creò l uomo buono e disposto al bene, e gli dette questo luogo come pegno della beatitudine celeste. Per sua colpa egli dimorò qui poco tempo; per sua colpa egli ebbe in cambio di questo onesto diletto e di questa dolce gioia, pianto e sofferenza. Affinché non arrecassero all uomo alcun danno le perturbazioni prodotte dai vapori dell acqua e della terra, che tendono a salire il più possibile verso il calore (del sole), questo monte si innalza fino a questa altezza verso il cielo ed è libero (di quelle perturbazioni) a partire dal punto in cui si trova il suo ingresso. 103-114 Ora, poiché tutta l atmosfera ruota circolarmente insieme al Primo Mobile, se la sua rotazione non è interrotta da qualche ostacolo, tale movimento (dell aria) urta contro questa alta cima, che si slancia liberamente nell aria circostante e fa risuonare la selva che è così folta; e le piante, scosse dal vento, hanno tanto potere che impregnano l aria della loro virtù (generativa) e quella, poi, ruotando, la diffonde intorno; così la Terra, abitata dagli uomini, concepisce e produce piante diverse a seconda della sua naturale disposizione e del suo clima. Matelda nei versi successivi (103-108, 121129) gli conferma che questi fenomeni hanno la loro origine in cielo. 90. fiede: lat. fedire = colpire. 93. arr : arra (lat. arrha = pegno, garanzia). 94-96. Per sua ... gioco: l uomo creato da Dio buono e felice, ha conservato tale stato di grazia solo sette giorni per il peccato di ribellione alla legge divina. Il termine difalta deriva dal francese antico défaute = colpa; onesto: dal lat. honestus = decoroso, virtuoso. 97-108. Perché... folta: secondo la scienza medievale le pertubazioni atmosferiche sono generate sulla Terra dall evaporazione delle acque, che tendono a salire verso le zone più fredde dell aria, condensandosi in nuvole e ricadendo sotto forma di pioggia. Il vento, invece, ha origine da movimenti sotterranei. Matelda conferma l assenza di perturbazioni atmosferiche nel Purgatorio e aggiunge che la brezza del vento (diversamente da quella terrestre) nasce dal movimento impresso da Dio al Primo Mobile, che lo trasmette ai cieli sottostanti e all atmosfera terrestre. 109-120. e la percossa ... non si schianta: tutte le piante sono state create da Dio nell Eden. Di lì i loro semi caddero sulla terra nell emisfero opposto a quello dell Eden (altra terra), dando vita alla vegetazione. Purgatorio Matelda 519

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato