CANTO XXVI – Guido Guinizzelli

Guido Canto XXVI Guinizzelli TEMPO Martedì 29 marzo (o 12 aprile) 1300. Ore pomeridiane (circa le sedici) LUOGO Settima cornice PECCATORI Lussuriosi PENA Camminano tra le fiamme, come contrappasso per essersi lasciati travolgere, in vita, dalla passione amorosa. Divisi in due schiere lussuriosi contro natura (sodomiti) e lussuriosi secondo natura (eterosessuali) ascoltano esempi di lussuria punita (Sodoma e Gomorra i primi; Pasifae i secondi). Canto 26 PERSONAGGI PERSONAGGI CITATI Virgilio Dante Stazio Guido Guinizzelli Arnaut Daniel Girard de Bornelh, detto il Limosino Guittone d Arezzo Sommario « (vv. 1-51) Le due schiere dei lussuriosi Mentre Dante, Virgilio e Stazio percorrono il margine esterno della cornice, una delle anime che camminano tra le fiamme, stupita dall ombra che Dante proietta, chiede spiegazioni al pellegrino; nel frattempo sopraggiunge, in direzione opposta, una nuova schiera di anime penitenti. Incontrandosi le due schiere si scambiano festosi e casti abbracci, gridando esempi di lussuria punita: la corruzione delle città di Sodoma e Gomorra, distrutte dall ira divina; la turpe passione di Pasifae, regina di Creta, per un toro. Poi si separano nuovamente, gridano esempi di castità e riprendono a cantare l inno al Signore, Summae Deus clement ae. « (vv. 52-132) L incontro con Guido Guinizzelli Dante risponde allo spirito della prima schiera da cui era stato interpellato rivelando la propria condizione di vivente, poi chiede informazioni sulla pena e su chi siano i penitenti di questa cornice. L altro, superato lo stupore di trovarsi dinanzi a una persona viva, spiega la natura dei peccati che le due schiere vanno purificando nelle fiamme: nella prima, di cui egli fa parte, si trovano coloro che hanno ecceduto nei piaceri della carne, pur rimanendo nei limiti della legge di natura; la schiera opposta è quella dei sodomiti, che peccarono contro natura. Lo spirito si palesa poi come Guido Guinizzelli. Dante, non potendo avvicinarsi a lui tra le fiamme, lo guarda a lungo con ammirazione, riconoscendo in lui il maestro del Dolce Stilnovo; poi gli si rivolge con commossa deferenza, affermando l importanza della sua poesia, che durerà quanto la nuova lingua volgare. Guido commosso risponde con umiltà e gli indica davanti a sé lo spirito di Arnaut Daniel, dichiarandolo il miglior poeta in lingua volgare, anche se un giudizio corrente gli antepone un suo conterraneo Girault de Bornelh. Allo stesso modo un tempo si lodava Guittone d Arezzo senza riconoscere la superiorità della poesia stilnovista. « (vv. 133-148) L incontro con Arnaut Daniel Pronunciate queste parole, Guido chiede a Dante di pregare per lui e scompare tra le fiamme purificatrici. Dante si rivolge con deferenza allo spirito indicato da Guido e questi gli risponde in provenzale dicendo di essere proprio Arnaut Daniel, che piangendo e cantando tra i penitenti medita sulla propria follia d amore, gioisce della dolorosa espiazione e spera nella beatitudine del Paradiso. Poi scompare nel fuoco. 7a Cornice LUSSURIOSI

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato