La Divina Commedia

centrale del canto è il lungo discorso di Stazio, per Nucleo bocca del quale Dante-autore affronta un argomento arduo, di enorme importanza dottrinaria e anche poetica, dato che riguarda la stessa struttura della Commedia: si tratta di spiegare perché le anime appaiano con figura visibile e siano dotate delle facoltà sensitive. La risposta al quesito è una teoria della generazione dell uomo che risale ad Aristotele, secondo la quale all interno dell utero il sangue femminile, elemento passivo, si mescola al sangue maschile, elemento Ora era onde l salir non volea storpio; ché l sole av a il cerchio di merigge 3 lasciato al Tauro e la notte a lo Scorpio: per che, come fa l uom che non s affigge ma vassi a la via sua, che che li appaia, 6 se di bisogno stimolo il trafigge, così intrammo noi per la callaia, uno innanzi altro prendendo la scala 9 che per artezza i salitor dispaia. E quale il cicognin che leva l ala per voglia di volare, e non s attenta 12 d abbandonar lo nido, e giù la cala; tal era io con voglia accesa e spenta di dimandar, venendo infino a l atto 15 che fa colui ch a dicer s argomenta. Non lasciò, per l andar che fosse ratto, lo dolce padre mio, ma disse: «Scocca 18 l arco del dir, che nfino al ferro hai tratto . Allor sicuramente apri la bocca e cominciai: «Come si può far magro 21 là dove l uopo di nodrir non tocca? . «Se t ammentassi come Meleagro si consumò al consumar d un stizzo, 24 non fora , disse, «a te questo sì agro; e se pensassi come, al vostro guizzo, guizza dentro a lo specchio vostra image, 27 ciò che par duro ti parrebbe vizzo. Ma perché dentro a tuo voler t adage, ecco qui Stazio; e io lui chiamo e prego 30 che sia or sanator de le tue piage . «Se la veduta etterna li dislego , rispuose Stazio, «là dove tu sie, 33 discolpi me non potert io far nego . Poi cominciò: «Se le parole mie, figlio, la mente tua guarda e riceve, 36 lume ti fiero al come che tu die. Sangue perfetto, che poi non si beve da l assetate vene, e si rimane 39 quasi alimento che di mensa leve, attivo dotato della virtù informativa, capace di dare all embrione anima sensitiva e vegetativa; compiuto il processo di formazione del feto secondo la religione cristiana Dio vi insuffla l anima intellettiva, che raccoglie in sé le altre due. Sembra invece ipotesi tutta dantesca l idea della rigenerazione, dopo la morte, dell ombra corporea dotata di facoltà sensitive: ipotesi dettata da una ragione poetica ma anche dalla convinzione che l uomo abbia sempre in sé, insieme, storia ed eternità. (vv. 1-30) Dubbi di Dante 1-15 Si era fatta l ora in cui la salita non ammette impedimenti (cioè, era molto tardi); perché il sole aveva lasciato il meridiano (il cerchio di merigge) alla costellazione del Toro, e la notte (nell altro emisfero) aveva ceduto il suo allo Scorpione (circa le due del pomeriggio): per cui, come fa l uomo che non si attarda (affigge) ma prosegue per la strada, qualunque cosa (che che) veda, se pungolato dallo stimolo della necessità, così noi entrammo nella strettoia (callaia), cominciando a salire uno davanti all altro per la scala che, a causa della sua angustia (artezza), obbliga chi sale a procedere uno alla volta (i salitor dispaia). E come il cicognino che alza le ali per desiderio di spiccare il volo, ed esita (non s attenta) ad abbandonare il nido, e abbassa le ali; così ero io, con il desiderio di chiedere che si accendeva e spegneva, arrivando infine ad assumere l atteggiamento (l atto) di chi si dispone (s argomenta) a parlare. 16-30 Per quanto il nostro camminare fosse rapido, il mio dolce padre non lasciò (cioè, mi prevenne, facendomi coraggio), ma disse: «Fai scoccare l arco del parlare, che hai teso (tratto) fino a toccarlo con la punta della freccia (ferro) . Rassicurato, allora aprii la bocca e cominciai: «Come può verificarsi la magrezza (far magro) laddove non occorre nutrirsi. «Se ti ricordassi di come Meleagro consumò la sua vita nello stesso tempo in cui si consuma un tizzone, questo (concetto) non ti sarebbe (fora) così difficile da comprendere (sì agro); e se pensassi a come la vostra immagine si muove (guizza) nello specchio, riflettendo ogni minuscolo moto del vostro corpo (guizzo), ciò che ti sembra ostico, difficile, ti sembrerebbe morbido e accessibile (vizzo). Ma affinché tu ti possa acquetare nel tuo desiderio (di sapere), ecco qui Stazio; e io lo chiamo e prego di essere ora il guaritore delle tue ferite (cioè, dei dubbi che lacerano la tua mente) . (vv. 31-108) Spiegazione di Stazio: corpo e anima. L ombra corporea 31-36 «Se in tua presenza (là dove tu sie, rivolto a Virgilio) gli rivelo (li dislego, a Dante) l orizzonte delle verità divine (la veduta etterna) , rispose Stazio, «mi sia di scusa il non poter rifiutare una tua richiesta . Poi cominciò: «Se la tua mente accoglie e assimila (guarda e riceve) le mie parole, figlio, esse chiariranno il dubbio sul quale ti interroghi. 37-60 La parte più perfetta del sangue, che non viene assorbita (non si beve) dalle vene avide (as- Purgatorio Corpo e anima 497

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato