Verso l’esame di Stato – Allenarsi alla prima prova

Bonagiunta Orbicciani 495 Purgatorio Inferno Verso l esame di Stato Allenarsi alla prima prova Tipologia A Analisi e interpretazione di un testo letterario italiano Preghiera GIORGIO CAPRONI La poesia Preghiera, appartenente alla raccolta Il seme del piacere (1959), viene dedicata da Giorgio Caproni (1912-1990) alla memoria di Anna Picchi (chiamata spesso Annina), la madre morta nel 1950. Tornato dalla natia Livorno con la delusione di chi non ha saputo ritrovarvi il proprio passato, il poeta rivolge alla propria anima «la preghiera di andare in cerca della madre, aggirandosi nelle strade della città alla luce debole di una candela, per poterla ritrovare nella memoria come se fosse ancora «viva tra i vivi (il poeta delinea il ritratto della madre-giovinetta, ricordando le fotografie e i discorsi uditi in casa). Al dolore per la perdita si accompagna il desiderio di creare un legame di continuità che superi i confini del tempo: il significato della preghiera è, dunque, trasgredire le leggi della vita e della morte. La rievocazione della madre è trasmessa in uno stile dolce, e fortemente musicale, arricchito di una fitta trama di assonanze ( leggera e candela , perlustra e scruta , scrivi e Picchi ) e di rime ( scrivi e vivi , nottetempo e tempo , torno e Livorno , netta e camicetta , ecc.). Evidente è il richiamo alla ballata Perch i no spero di tornar giammai del poeta stilnovista Guido Cavalcanti (1260-1300). Anima mia, leggera, va a Livorno, ti prego. E con la tua candela timida1, di nottetempo fa un giro; e, se n hai il tempo, perlustra e scruta, e scrivi se per caso Anna Picchi2 è ancor viva tra i vivi. 1. candela timida: luce fioca. 2. Anna Picchi: la madre del poeta, che era ricamatrice. 3. tu: riferito dal poeta alla propria anima; più netta: più pura. 4. rubino s appannava: la spilla a forma di serpente con il rubino rosso sangue che appuntava sulla camicetta e che si appannava per il calore del petto. Proprio quest oggi torno, deluso, da Livorno. 5 10 Ma tu3, tanto più netta di me, la camicetta ricorderai, e il rubino di sangue, sul serpentino d oro che lei portava sul petto, dove s appannava4. 15 Anima mia, sii brava e va in cerca di lei. Tu sai cosa darei se la incontrassi per strada. Comprensione e analisi 1 Riassumi in poche righe il contenuto dei versi proposti. 2 Rintraccia tutte le espressioni che si riferiscono all anima e al poeta e spiegale. 3 Ricostruisci la figura della madre Anna Picchi così come emerge dai versi di Caproni. 4 Numerose sono le assonanze e le rime che conferiscono musicalità alla poesia. Individuale. 5 La città natia occupa un posto particolare all interno della poesia. Il poeta la descrive in qualche modo? Che senso assume il viaggio di andata e ritorno del poeta da Livorno? Interpretazione Partendo dalla poesia Preghiera proponi una tua riflessione complessiva dei versi. Rintraccia le analogie tra il componimento di Caproni e il Dolce Stilnovo soffermandoti sul contenuto e sullo stile (in particolare la musicalità del testo). Confronta, infine, il componimento dedicato alla madre con quelli che Montale indirizza alla donna amata (si veda la rubrica Altre pagine altri percorsi. La «Beatrice di Montale , pp. 492-493). 19

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato