CANTO XXI – Stazio

Canto 21 Canto TEMPO Martedì 29 marzo (o 12 aprile) 1300. Mattino XXI Stazio LUOGO Quinta cornice PECCATORI Avari e prodighi PENA Sono distesi a terra bocconi, con le mani e i piedi legati, come contrappasso per l attaccamento alle cose terrene che ebbero in vita e per non aver operato il bene. PERSONAGGI Dante Virgilio Stazio Sommario « (vv. 1-39) Apparizione di Stazio Mentre Dante procede in fretta tra i penitenti della quinta cornice, spinto da quel desiderio di conoscere il motivo del terremoto e del grido corale del Gloria, sopraggiunge alle spalle dei due pellegrini un anima che li saluta cortesemente. Virgilio risponde al saluto accennando malinconicamente alla propria condizione di anima relegata nel Limbo e al viaggio di Dante, cui egli, scelto dalla pietà celeste, sta facendo da guida con il suo insegnamento. Poi, interpretando il desiderio del discepolo, chiede il motivo dei due fenomeni cui essi hanno assistito: il terremoto che ha scosso il sacro monte e l inno Gloria in excelsis Deo gridato dalle anime. allora non ancora convertito, e autore della Tebaide e dell Achilleide, per cui trasse ispirazione dall Eneide di Virgilio, che vorrebbe aver potuto conoscere in vita. « (vv. 40-72) Spiegazione di Stazio: la causa del terremoto Stazio spiega che il Purgatorio non è soggetto alle normali perturbazioni fisiche e che tutto avviene secondo un ordine stabilito da Dio. Il terremoto che hanno avvertito è dovuto a cause soprannaturali, in quanto si verifica ogni volta che un anima, terminato il periodo di espiazione e purificata dal peccato, ha sentito la volontà di salire in Paradiso: per lui quel momento è arrivato proprio ora, dopo cinquecento anni di espiazione nella quinta cornice ha sentito il desiderio di avviarsi al Cielo; le altre anime hanno condiviso la sua gioia lodando il Signore con il canto del Gloria. Poi, su richiesta di Virgilio, egli dice di essere Stazio, il poeta latino celebre a Roma ai tempi di Tito ma « (vv. 73-136) Stazio e Virgilio: il riconoscimento Anche se Virgilio, a queste parole, fa cenno a Dante di tacere, questi non può non lasciarsi sfuggire un sorriso commosso, di cui Stazio gli chiede il motivo. Allora, autorizzato dal maestro, ne rivela l identità e istintivamente Stazio si inchina per abbracciare i piedi di Virgilio in segno di venerazione; ma questi lo prega di desistere da quel gesto, poiché entrambi sono ormai solo ombre. Stazio risponde che l amore che nutre per lui gli ha fatto dimenticare che l abbraccio tra ombre è impossibile. 5a Cornice AVARI E PRODIGHI

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato