La Divina Commedia

448 Canto XIX dire in modo dolce e benevolo, quale non si sente mai in questo mondo terreno (mortal marca). Con le ali aperte, che sembravano di cigno, colui che ci parlò così (sì parlonne) ci indirizzò verso l alto, fra due pareti di roccia. Poi mosse le piume e ci ventilò (con quel fruscio d ala l angelo cancella la quarta P dalla fronte di Dante), Qui lugent (coloro che piangono) saranno beati (è l angelo che intona la beatitudine evangelica) perché avranno le anime capaci (donne) di consolare. (vv. 52-69) Spiegazione del sogno 52-64 «Che cos hai, che guardi verso il basso? , cominciò a dirmi la mia guida, appena fummo un poco più in alto dell angelo. E io: «Mi fa proseguire con tanta incertezza (sospeccion) una recente visione che mi attira a sé tanto che io non riesco a staccarmi dal pensarci (dal pensar partirmi) . «Tu hai visto , disse, «quell antica fattucchiera che è l unica responsabile di quello che si espia sopra di noi (sola sovr a noi omai si piagne); hai visto (anche) come l uomo può liberarsene (l uom da lei si slega). Ciò ti basti, e batti i piedi a terra; volgi gli occhi verso il richiamo delle sfere celesti (rote magne) che Dio (lo rege etterno) fa ruotare . 64-69 Come un falcone, che prima guarda a terra, poi al grido si riscuote e si slancia verso l alto per desiderio del pasto che lo attira, così feci io; e in tale stato d animo (tal) proseguii lungo la roccia, intagliata per rendere possibile il cammino, fino là dove il percorso diventa circolare (cioè fino alla cornice successiva). (vv. 70-145) Avari e prodighi. Adriano V 70-87 Non appena uscii allo scoperto nel quinto girone, vidi lungo il pianoro gente che piangeva sdraiata bocconi a terra. Adhaesit pavimento anima mea (la mia anima è attaccata alla terra) sentivo dire da loro con sospiri così profondi (alti) che le parole si capivano appena. «O eletti di Dio, le cui sofferenze sono rese meno aspre dalla coscienza della giustizia e dalla speranza del perdono, indirizzateci verso il luogo dove si sale . «Se voi siete liberi dalla pena di giacere a terra (del giacer sicuri), e volete trovare la strada prima possibile, procedete mantenendo il precipizio (di fori) sempre sulla destra . Così pregò Virgilio, e così ci venne risposto (da chi stava) un poco più avanti; per cui io dalla provenienza delle parole individuai lo spirito (l altro) nascosto, e rivolsi gli occhi verso il mio signore; cosa per cui egli assentì compiacente lo spirito (l altro) nascosto a ciò che il desiderio manifesto (la vista del disio) chiedeva. 88-117 Dal momento che potevo disporre di me secondo il mio giudizio, mi portai sopra quell anima, che prima le sue parole mi avevano fatto distinguere (tra le altre), dicendo: «Spirito, nel quale il piangere porta a compimento (matura) ciò senza cui non si può tornare a Dio, sospendi un poco per me il tuo impegno principale. Dimmi chi fosti e perché avete i dorsi (i dossi) rivolti verso l alto, parlare in modo soave e benigno, 45 qual non si sente in questa mortal marca. Con l ali aperte, che parean di cigno, volseci in sù colui che sì parlonne 48 tra due pareti del duro macigno. Mosse le penne poi e ventilonne, Qui lugent affermando esser beati, 51 ch avran di consolar l anime donne. «Che hai che pur inver la terra guati? , la guida mia incominciò a dirmi, 54 poco amendue da l angel sormontati. E io: «Con tanta sospeccion fa irmi novella vis on ch a sé mi piega, 57 sì ch io non posso dal pensar partirmi . «Vedesti , disse, «quell antica strega che sola sovr a noi omai si piagne; 60 vedesti come l uom da lei si slega. Bastiti, e batti a terra le calcagne; li occhi rivolgi al logoro che gira 63 lo rege etterno con le rote magne . Quale l falcon, che prima a pié si mira, indi si volge al grido e si protende 66 per lo disio del pasto che là il tira, tal mi fec io; e tal, quanto si fende la roccia per dar via a chi va suso, 69 n andai infin dove l cerchiar si prende. Com io nel quinto giro fui dischiuso, vidi gente per esso che piangea, 72 giacendo a terra tutta volta in giuso. Adhaesit pavimento anima mea sentia dir lor con sì alti sospiri, 75 che la parola a pena s intendea. «O eletti di Dio, li cui soffriri e giustizia e speranza fa men duri, 78 drizzate noi verso li alti saliri . «Se voi venite dal giacer sicuri, e volete trovar la via più tosto, 81 le vostre destre sien sempre di fori . Così pregò l poeta, e sì risposto poco dinanzi a noi ne fu; per ch io 84 nel parlare avvisai l altro nascosto, e volsi li occhi a li occhi al segnor mio: ond elli m assentì con lieto cenno 87 ciò che chiedea la vista del disio. Poi ch io potei di me fare a mio senno, trassimi sovra quella creatura 90 le cui parole pria notar mi fenno, dicendo: «Spirto in cui pianger matura quel sanza l quale a Dio tornar non pòssi, 93 sosta un poco per me tua maggior cura. Chi fosti e perché vòlti avete i dossi

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato