La Divina Commedia

444 Canto XVIII perché, se l amore è sollecitato da oggetti che si trovano all esterno, e se l anima non può comportarsi diversamente da come fa (non va con altro piede) non è responsabilità sua se si muove in modo giusto o sbagliato . E lui a me: «Io posso spiegarti ciò che la ragione umana (la filosofia) consente; per quel che va oltre (da indi in là), confida in Beatrice, perché ciò è argomento di fede. 49-60 Ogni forma sostanziale, che è separata (setta) dalla materia ed è al contempo unita alla stessa, accoglie in sé (ha in sé colletta) una virtù particolare, che non è percepita se non quando agisce, né si manifesta altro che (mai che) per i suoi effetti, come la vita si manifesta nella pianta attraverso le sue fronde verdeggianti. Perciò, l uomo (la filosofia) ignora di dove provengano la conoscenza dei principi primi (de le prime notizie) e l amore per i beni primari (primi appetibili: il bene, il vero, la felicità), che sono innati in voi come la propensione (studio) dell ape a fare il miele; e questa prima disposizione non contiene (non cape) alcun merito di lode o di biasimo. 61-75 Ora, per far sì che a questa tendenza naturale si conformino tutte le altre (ogn altra si raccoglia), in voi è innato il libero arbitrio (virtù che consiglia), che deve custodire l ingresso (tener la soglia; cioè decidere quali desideri possono entrare nell animo e quali no). Questo è il fondamento da cui deriva in voi il motivo di meritare (il premio o il castigo), a seconda di come (il libero arbitrio) accoglie e rifiuta (viglia) gli amori buoni e cattivi. Coloro che usando solo la ragione (gli antichi filosofi) andarono al fondo delle cose, riconobbero questa innata libertà: perciò lasciarono in eredità al mondo la filosofia morale (moralità). Dunque, ammettiamo pure che ogni amore nasca in voi necessariamente, il vostro potere è quello di trattenerlo. Beatrice chiama (intende) libero arbitrio questa nobile virtù, perciò fai in modo di ricordartene, se dovesse parlartene . (vv. 76-105) La pena degli accidiosi 76-81 La luna, che sorta tardi era già levata alta nel cielo, simile a un paiolo ancora incandescente (secchion che tuttor arda) faceva sembrare più rare le stelle; e ripercorreva a ritroso (correa contra) il moto rotatorio del cielo attraversando quella costellazione (quelle strade) che il sole illumina quando il cittadino romano (quel da Roma) lo vede tramontare (il vede quando cade) tra la Sardegna e la Corsica. 82-105 E quell ombra nobile, grazie alla quale Piètole (nome latino di Andes) è famosa più di qualunque altro luogo del mantovano (più che villa mantoana), aveva deposto il peso di cui io l avevo caricato; per cui io, che avevo recepito (ricolta) la spiegazione chiara e semplice delle mie questioni, mi sentivo come chi vaneggia (vana) a causa del sonno. Ma questo torpore venne eliminato all improvviso (subitamente) da gente che arrivando da dietro le nostre spalle era già presso di noi. E come Ismene e Asopo videro in passato, di notte, una folla sfrenata e vorticosa, quando i Tebani invocavano Bacco (di Bacco avesser uopo), quella stessa ché, s amore è di fuori a noi offerto e l anima non va con altro piede, 45 se dritta o torta va, non è suo merto . Ed elli a me: «Quanto ragion qui vede, dir ti poss io; da indi in là t aspetta 48 pur a Beatrice, ch è opra di fede. Ogne forma sustanz al, che setta è da matera ed è con lei unita, 51 specifica vertute ha in sé colletta, la qual sanza operar non è sentita, né si dimostra mai che per effetto, 54 come per verdi fronde in pianta vita. Però, là onde vegna lo ntelletto de le prime notizie, omo non sape, 57 e de primi appetibili l affetto, che sono in voi sì come studio in ape di far lo mele; e questa prima voglia 60 merto di lode o di biasmo non cape. Or perché a questa ogn altra si raccoglia, innata v è la virtù che consiglia, 63 e de l assenso de tener la soglia. Quest è l principio là onde si piglia ragion di meritare in voi, secondo 66 che buoni e rei amori accoglie e viglia. Color che ragionando andaro al fondo, s accorser d esta innata libertate; 69 però moralità lasciaro al mondo. Onde, poniam che di necessitate surga ogne amor che dentro a voi s accende, 72 di ritenerlo è in voi la podestate. La nobile virtù Beatrice intende per lo libero arbitrio, e però guarda 75 che l abbi a mente, s a parlar ten prende . La luna, quasi a mezza notte tarda, facea le stelle a noi parer più rade, 78 fatta com un secchion che tuttor arda; e correa contra l ciel per quelle strade che l sole infiamma allor che quel da Roma 81 tra Sardi e Corsi il vede quando cade. E quell ombra gentil per cui si noma Pietola più che villa mantoana, 84 del mio carcar diposta avea la soma; per ch io, che la ragione aperta e piana sovra le mie quistioni avea ricolta, 87 stava com om che sonnolento vana. Ma questa sonnolenza mi fu tolta subitamente da gente che dopo 90 le nostre spalle a noi era già volta. E quale Ismeno già vide e Asopo lungo di sé di notte furia e calca, 93 pur che i Teban di Bacco avesser uopo,

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato