Analisi e interpretazione

430 Canto XVI Analisi e interpretazione Dall iracondia dell Inferno, alla sintonia del Purgatorio Le terzine d esordio (vv. 1-15) rendono quasi palpabile la pena degli iracondi con un atmosfera infernale, popolata da anime di cui non si vede il volto, ma se ne può udire solo la voce: il buio della cornice impedisce la vista, l asprezza del fumo offusca il tatto, l odore acro colpisce l olfatto. Il fumo e il suo aspro avvolgere La costruzione delle terzine è scandita dall enjambement del verso d incipit (privata / d ogne pianeto) e dalla successione incalzante di proposizioni subordinate. L insistita descrizione dello spazio evoca isolamento e assenza di luce razionale (Buio d inferno), perché l ira ottenebra la mente (notte privata d ogni pianeto, nuvol tenebrata, grosso velo / come quel fummo, così aspro pelo, aere amaro e sozzo). Le rime aspre e lo scontro delle consonanti sottolineano le sensazioni di asperità e difficoltà che l ambiente suscita (aspro, scorta, smarrirsi). In particolare il termine sozzo, aspro e dal suono duro per il raddoppiamento della -z, è usato nell Inferno (I, 2; VI, 100; XXVIII, 21), perché adatto alla materia greve e allo stile basso; in questo canto è al v. 13 in rima con cozzo (v. 11) e mozzo (v. 15). L Agnus Dei e il canto corale L atmosfera del Purga- torio si ristabilisce con l Agnus Dei: queste anime in vita discordi e divise dall ira ora, pur se isolate dal fumo avvolgente, cantano in coro e in totale sintonia (pace, misericordia, concordia, vv. 16-21). Verso il quadro politico universale In questo canto centrale nella Cantica (il sedicesimo), e anche nell intero poema (il cinquantesimo dall inizio), ritorna il tema politico affrontato da Dante con Guido del Duca ( Purgatorio XIV), che aveva analizzato i mali e descritto le tristi condizioni della Toscana e della Romagna. Man mano che l orizzonte della riflessione dantesca si allontana dall urgenza autobiografica e dalla centralità di Firenze ( Inferno VI), il tema politico viene affrontato a livello della penisola italiana ( Purgatorio VI), e in questo canto arriva a coinvolgere istituzioni e progetti più vasti. In tale direzione si collocheranno nel Paradiso tutte le considerazioni di taglio politico, a partire dall imperatore Giustiniano che amplierà il discorso sul piano universalistico dell Impero ( Paradiso VI). Il messaggio etico-politico di Marco Lombardo, alter ego di Dante Nello sviluppo narrativo del canto, Marco Lombardo ritrae se stesso in modo estremamente sintetico: nome, origini, valori morali e civili nel senso cavalleresco e raffi- Per approfondire D ante e la decadenza degli uomini nato della «cortesia , amore per quelle virtù che ormai sulla Terra sono state abbandonate. Dante-autore condivide l analisi di quest uomo di corte, che testimonia delle virtù civili e cavalleresche del passato (vv. 46-51), e Dante-personaggio, animato dal desiderio insopprimibile di affrontare la questione e di risolvere i propri dubbi morali (ma io scoppio / dentro ad un dubbio, s io non me ne spiego, vv. 53-54), gli pone una domanda: se nel mondo terreno la corruzione ha preso il posto della cortesia, le cause sono da addebitare agli influssi degli astri e quindi alla volontà di Dio, oppure alla responsabilità degli uomini (vv. 58-63)? Il poeta affida così alle parole di Marco Lombardo (suo alter ego) la concezione etico-politica su cui si fonda il senso della Commedia, e che verte sulla libertà dell uomo, responsabile delle proprie scelte perché dotato di ragione e di libero voler (v. 76). Il mondo delle realtà municipali dominate dalle malvagità (di malizia gravido e coverto, v. 60) assume il suo significato, al di là della contingenza storica, in una dimensione universale che ne illumina le ragioni morali. Il libero arbitrio La tesi di Marco Lombardo è che la responsabilità è tutta umana in quanto l anima razionale ossia intelletto e volontà ha capacità di intendere e di volere, di operare libere scelte distinguendo la via del bene da quella del male, le virtù spirituali dai piaceri immediati, dai beni del mondo, effimeri e menzogneri. Marco Lombardo dimostra che il libero arbitrio esiste in modo rapido ed efficace. Se tutto accadesse «per necessità , ovvero in maniera deterministica, e fosse, quindi, ineluttabile, sarebbe cancellato ogni tipo di libero arbitrio, perché l incidenza delle azioni e delle scelte umane sulla vita sarebbe nulla. Di conseguenza, non sarebbe giusto comminare pene (sia nel mondo terreno che in quello ultraterreno) a chi avesse commesso delle azioni malvagie o assegnare premi a chi avesse ben meritato, quando la responsabilità personale è nulla. Il criterio del merito personale può, infatti, essere applicato solo quando si presuppone una visione antropologica impostata sulla libertà. I quattro fattori che influenzano la natura umana A questo punto Marco Lombardo ben evidenzia i fattori che influenzano la natura umana (vv.73-78): Lo cielo i vostri movimenti inizia: non dico tutti, ma, posto ch i l dica, lume v è dato a bene e a malizia, e libero voler; che, se fatica ne le prime battaglie col ciel dura, poi vince tutto, se ben si notrica. Sono quattro i fattori fondamentali. Il primo è l inclinazione naturale o talento che ci viene assegnato dalla nasci-

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato