La Divina Commedia

e dirizza mi a lui sì dimandando: «Che volse dir lo spirto di Romagna, 45 e divieto e consorte menzionando? . Per ch elli a me: «Di sua maggior magagna conosce il danno; e però non s ammiri 48 se ne riprende perché men si piagna. Perché s appuntano i vostri disiri dove per compagnia parte si scema, 51 invidia move il mantaco a sospiri. Ma se l amor de la spera supprema torcesse in suso il disiderio vostro, 54 non vi sarebbe al petto quella tema; ché, per quanti si dice più lì nostro , tanto possiede più di ben ciascuno, 57 e più di caritate arde in quel chiostro . «Io son d esser contento più digiuno , diss io, «che se mi fosse pria taciuto, 60 e più di dubbio ne la mente aduno. Com esser puote ch un ben, distributo in più posseditor, faccia più ricchi 63 di sé che se da pochi è posseduto? . Ed elli a me: «Però che tu rificchi la mente pur a le cose terrene, 66 di vera luce tenebre dispicchi. Quello infinito e ineffabil bene che là sù è, così corre ad amore 69 com a lucido corpo raggio vene. Tanto si dà quanto trova d ardore; sì che, quantunque carità si stende, 72 cresce sovr essa l etterno valore. E quanta gente più là sù s intende, più v è da bene amare, e più vi s ama, 75 e come specchio l uno a l altro rende. E se la mia ragion non ti disfama, vedrai Beatrice, ed ella pienamente 78 ti torrà questa e ciascun altra brama. Procaccia pur che tosto sieno spente, come son già le due, le cinque piaghe, 81 che si richiudon per esser dolente . Com io voleva dicer Tu m appaghe , vidimi giunto in su l altro girone, 84 sì che tacer mi fer le luci vaghe. Ivi mi parve in una vis one estatica di sùbito esser tratto, 87 e vedere in un tempio più persone; e una donna, in su l entrar, con atto dolce di madre dicer: «Figliuol mio, 90 perché hai tu così verso noi fatto? Ecco, dolenti, lo tuo padre e io ti cercavamo . E come qui si tacque, 93 ciò che pareva prima, dispario. e rivolto verso di lui chiesi questo: «Che cosa volle dire lo spirito di Romagna (Guido del Duca Purgatorio XIV) parlando di esclusione (divieto) e di compagni (consorte)? . Per cui egli mi rispose: «Egli conosce il castigo (danno) della sua colpa maggiore; e perciò non c è da stupirsi (non s ammiri) se ci ammonisce, in modo che siano in meno a subire lo stesso tormento (perché men si piagna). L invidia gonfia di sospiri i polmoni (il mantaco) perché i vostri desideri si indirizzano verso quei beni che, se posseduti da più persone (compagnia), la parte di ciascuno diventa più piccola (parte si scema). Ma se l aspirazione al sommo dei cieli (l amor de la spera supprema) rivolgesse verso l alto il vostro desiderio, il cuore non sarebbe toccato da quella paura (quella tema; di veder diminuita la propria parte); perché lassù (lì) quanti più dicono nostro (cioè, quanti più sono a possedere la beatitudine celeste), tanto più bene ciascuno detiene, e tanto più l amore arde in quel sacro luogo (chiostro) . 58-84 «Sono più lontano dall essere appagato , io dissi, «che se prima non avessi fatto la domanda, e ho ancora più dubbi. Come può essere che un bene, diviso tra molti, li renda più ricchi che se fossero pochi a possederlo? . E lui a me: «Tu trai (dispicchi) oscurità (tenebre) dalla luce veritiera (delle mie parole) perché ti ostini a considerare (rificchi la mente) soltanto (pur) le cose terrene. Quel bene infinito e ineffabile che è lassù si rivolge prontamente a chi lo ama (corre ad amore) così come il raggio del sole predilige i corpi che ne riflettono la luce. Tanto più si prodiga (si dà; il soggetto è Dio, bene infinito e ineffabile) quanto amore trova nell anima; così che, quanto si estende la carità di ciascuno, tanto più aumenta in lui l eterno bene. E quanta più gente lassù (nell Empireo) ama (s intende), quanto più bene vi è da amare, e di fatto viene amato, e l uno rende amore all altro, come specchio che riflette la luce, aumentando la quantità d amore. E se il mio ragionamento (la mia ragion) non ti appaga (disfama), vedrai Beatrice, ed ella sazierà completamente questo e qualunque altro tuo desiderio di sapere . Fai in modo (procaccia) soltanto che, come già è avvenuto per le prime due, presto siano cancellate le cinque piaghe, che guariscono (si richiudon) in virtù del pentimento (per esser dolente) . Proprio quando volevo dire: Mi hai soddisfatto , mi accorsi di essere giunto sull altro girone, sicché gli occhi desiderosi (luci vaghe) di conoscere cose nuove mi indussero a tacere (tacer mi fer). (vv. 85-145) Visioni di mansuetudine. Estasi e risveglio di Dante 85-93 Lì mi parve di essere immediatamente rapito in una visione estatica, e di vedere in un tempio molte persone; e una donna, all entrata, dire con atteggiamento dolcemente materno: «Figliolo mio, perché ci hai fatto questo? Ecco, in ansia, tuo padre e io ti cercavamo . E non appena la madre tacque, ciò che prima mi era apparso, scomparve all improvviso. Purgatorio L amore di Dio 419

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato