CANTO XV – L’amore di Dio

Canto 15 Canto XV L amore di Dio TEMPO Lunedì 28 marzo (o 11 aprile 1300) pomeriggio LUOGO PECCATORI Salita dalla seconda alla terza cornice Iracondi PERSONAGGI Dante Virgilio L angelo della misericordia Sommario « (vv. 1-39) L angelo della misericordia Sono le tre del pomeriggio e i due pellegrini hanno percorso almeno un quarto della cornice, trovandosi ora rivolti verso occidente, con la luce del sole di fronte. Una luce improvvisa, più abbagliante di quella del sole, li abbaglia. A Dante, meravigliato per il fenomeno sconosciuto, Virgilio spiega che essa è luce divina riflessa dall angelo della misericordia e che proseguendo nella salita i suoi sensi saranno sempre più pronti a recepire piacere da tali visioni. L angelo indica l accesso a una scala, meno ripida delle precedenti, che conduce alla terza cornice. All inizio della salita, Dante e Virgilio sentono cantare alle loro spalle Beati misericordes e Godi tu che vinci! (dalle beatitudini del Vangelo di Matteo). « (vv. 40-84) Virgilio scioglie i dubbi i misteri di fede (che Virgilio, allegoria della ragione umana, non può penetrare a fondo). « (vv. 85-145) Visioni di mansuetudine. di Dante Dante desidera impiegare proficuamente il tempo della salita, perciò chiede a Virgilio di chiarire il significato dell affermazione di Guido del Duca relativa al godimento dei beni terreni, godimento che implica l esclusione del compagno ( Purgatorio XIV); il poeta spiega che tanto più tali beni vengono divisi, tanto minore è la parte che tocca a ciascuno, e da ciò nasce l invidia; viceversa, se gli uomini mirassero ai beni celesti, l invidia non avrebbe ragione di essere, perché l ardore divino si moltiplica in ragione di quante più persone lo amano. Dante rimane perplesso, e Virgilio lo invita a rivolgere le sue domande a Beatrice, quando la incontrerà, perché lei (la sapienza divina) saprà spiegare Estasi e risveglio di Dante Giunto sulla terza cornice, Dante viene rapito da tre visioni estatiche: Maria che ritrova il figlioletto Gesù al Tempio, rivolgendogli dolci parole di madre; Pisistrato, signore di Atene, che invece di assecondare l ira della moglie, la quale vorrebbe vedere morto il giovane che ha baciato la figlia sulla pubblica via, la invita al perdono; santo Stefano, che prega per chi lo sta lapidando. Scomparse le visioni, Virgilio esorta Dante a proseguire il cammino aprendo il suo cuore alla mansuetudine di cui ha visto così mirabili esempi. Avvolti dalla luce della sera i due si avviano lungo la cornice, ma un fumo denso e cupo li avvolge, impedendo la vista e avvelenando l aria. 3a Cornice IRACONDI

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato