La Divina Commedia

394 Canto XI rispetto al movimento del cielo che ruota più lentamente degli altri (intorno alla Terra). (vv. 109-142) II politico Provenzan Salvani 109-114 Tutta la Toscana risuonò della fama di costui che procede così lentamente davanti a me; ora di lui a mala pena si bisbiglia a Siena, dove egli fu potentissimo quando fu abbattuta la prepotenza dei Fiorentini, che allora furono tanto superbi quanto ora sono corrotti. 115-117 La vostra fama (umana) è come il verde dell erba, che viene e va, e a farla ingiallire è quello stesso (sole) per effetto del quale essa nasce tenera dalla terra . 118-120 Ed io gli risposi: «Le tue parole veritiere mi infondono nel cuore una profonda umiltà e tu riduci in me il gran gonfiore (della superbia), ma chi è quello di cui parlavi poco fa? . 121-126 «Quello è , rispose, «Provenzan Salvani, ed è qui perché ebbe la presunzione di impadronirsi di Siena. Da quando è morto è andato così e così procede, senza riposo; con tale moneta paga il suo debito (alla giustizia di Dio) chi sulla Terra ha osato troppo . 127-132 Ed io: «Come mai a lui è stato concesso di essere già qui, se coloro che aspettano l ultima ora prima di pentirsi devono attendere laggiù (nell Antipurgatorio) e non possono salire qua prima che sia trascorso un tempo equivalente alla durata della loro vita, a meno che non siano aiutati dalle preghiere dei buoni? . 133-138 Rispose: «Quando era al culmine della sua gloria, spontaneamente, messa da parte ogni vergogna, si piantò nel Campo di Siena; e lì per salvare il suo amico dalla prigionia di Carlo (d Angiò), si ridusse a tremare tutto per l umiliazione (di mendicare). Non aggiungerò altro, e so che il mio parlare non ti è chiaro, ma passerà poco tempo che i tuoi concittadini faranno in modo che tu possa interpretarlo. Questa sua azione (di umiltà) gli risparmiò i limiti (dell Antipurgatorio) . tempo impiegato dalla rotazione del cielo delle stelle fisse (calcolato in 360 secoli per compiere un intero giro). 109-114. Colui ... putta: l anima indicata da Oderisi è quella del senese Provenzan Salvani (il nome è citato al v. 121: Personaggi), la cui fama è stata cancellata dal tempo. L incontro con questo ghibellino offre ancora una volta a Dante l occasione per sottolineare il degrado morale e politico di Firenze, dove l avidità di denaro causa la superbia, la sopraffazione, la violenza. 115-117. La vostra ... acerba: la similitudine tratta dalle Sacre Scritture ricorda che la caducità delle cose terrene rientra nell ordine naturale voluto da Dio: come il sole fa spuntare l erba e poi la fa seccare, così il tempo dà la fama e poi la toglie. 124. Ito: participio passato dal lat. ire = andare. 127-132. Se quello spirito largita?: Dante, 108 al cerchio che più tardi in cielo è torto. Colui che del cammin sì poco piglia dinanzi a me, Toscana sonò tutta; 111 e ora a pena in Siena sen pispiglia, ond era sire quando fu distrutta la rabbia fiorentina, che superba 114 fu a quel tempo sì com ora è putta. La vostra nominanza è color d erba, che viene e va, e quei la discolora 117 per cui ella esce de la terra acerba . E io a lui: «Tuo vero dir m incora bona umiltà, e gran tumor m appiani; 120 ma chi è quei di cui tu parlavi ora? . «Quelli è , rispuose, «Provenzan Salvani; ed è qui perché fu presunt oso 123 a recar Siena tutta a le sue mani. Ito è così e va, sanza riposo, poi che morì; cotal moneta rende 126 a sodisfar chi è di là troppo oso . E io: «Se quello spirito ch attende, pria che si penta, l orlo de la vita, 129 qua giù dimora e qua sù non ascende, se buona oraz on lui non aita, prima che passi tempo quanto visse, 132 come fu la venuta lui largita? . «Quando vivea più glor oso , disse, «liberamente nel Campo di Siena, 135 ogne vergogna diposta, s affisse; e lì, per trar l amico suo di pena, ch e sostenea ne la prigion di Carlo, 138 si condusse a tremar per ogne vena. Più non dirò, e scuro so che parlo; ma poco tempo andrà, che tuoi vicini faranno sì che tu potrai chiosarlo. 142 Quest opera li tolse quei confini . stupito, si chiede come mai Provenzano non sia ancora nell Antipurgatorio dove aspetta chi si pente solo in punto di morte; ciò fa supporre che non si sia pentito all estremo della vita (l orlo de la vita, v. 128) e che nessuno lo abbia aiutato con le preghiere (a causa della sua pessima fama). La domanda serve a introdurre l episodio come esempio di umiltà premiata, di chi rinuncia all orgoglio e si umilia per aiutare un amico. Si noti che largita deriva da lat. largiri = elargire, donare, concedere. 133-138. Quando vivea ogne vena: il personaggio di cui sta parlando Oderisi, Provenzan Salvani, era un superbo ghibellino senese che partecipò alla battaglia di Montaperti del 1260, in cui i guelfi fiorentini furono sconfitti. Dante accoglie la leggenda secondo cui, deposta l usuale arroganza, in vesti misere sedette su un banchetto nella piazza del Campo di Siena per raccogliere il denaro necessario a salvare un amico, che era stato fatto prigioniero da Carlo d Angiò nella battaglia di Tagliacozzo (1268). Questo atto di umiliazione pubblica lo salvò dalla dannazione eterna. Si noti che l avverbio liberamente qui indica magnanimità spontanea e si ricollega al concetto medievale di liberalità, generosità d animo. Il Campo di Siena è la piazza antistante il Palazzo Pubblico, dove si corre il famoso Palio. 137. ne la prigion di Carlo: si tratta di Carlo d Angiò ( Personaggi). 141. potrai chiosarlo: potrai capire con chiarezza che cosa significa tremar per ogne vena. La chiosa (lat. glossa = lingua, parola antiquata, straniera) è la spiegazione di una parola o di un passo di significato difficile, aggiunta a un testo da chi legge o commenta ( Inferno XV, Parole in chiaro, p. 158).

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato