La Divina Commedia

388 Canto X Si sarebbe giurato che dicesse: Ave! poiché con lui era raffigurata quella (Maria) che seppe dischiudere la benevolenza divina, come girando la chiave nella serratura; nell atteggiamento in cui era raffigurata aveva impresse le parole Ecce ancilla Dei , esattamente come una figura è impressa dal sigillo di cera. 46-63 «Non fermare l attenzione su un luogo solo , disse il dolce maestro, che mi teneva da quella parte dove gli uomini hanno il cuore (cioè a sinistra). Per cui io mi spostai con lo sguardo, e oltre (di retro) l immagine di Maria, dalla parte dove si trovava colui che mi guidava, vidi un altra scena incisa nella pietra (imposta); allora oltrepassai Virgilio e mi avvicinai, affinché potessi osservarla bene (fosse a li occhi miei disposta). Lì nel marmo era intagliato il carro dell arca santa trainato da buoi, fatto per il quale (da allora) si teme di adempiere un incarico (officio) che non è stato affidato (non commesso. Era visibile (raffigurata nel marmo) una folla; e questa, ripartita in sette schiere, faceva dire a uno (il senso dell udito) No , all altro (il senso della vista) Sì, canta (cioè, l impressione della scena era tale per cui a Dante sembrava che la folla stesse cantando, senza tuttavia udirne il suono). Allo stesso modo la vista e l olfatto entrarono in discordia sul sì e sul no di fronte al fumo degli incensi che era rappresentato nella scena. 64-69 Precedeva l arca santa (benedetto vaso), ballando con la veste rialzata alla cintura (trescando alzato), il re David (l umile salmista), che in quel frangente era più che re (agli occhi di Dio, cui era rivolta la danza di lode e ringraziamento) e meno che re (agli occhi degli uomini, cui sembrava agitato e scomposto come un giullare). Dalla parte opposta (della scena), affacciata alla finestra (vista) di un grande palazzo, Micòl (la moglie di David) guardava stupita (ammirava), come fa una donna sprezzante e corrucciata (dispettosa e trista). 70-96 Io mossi i piedi dal luogo dove mi trovavo per osservare attentamente (avvisar) da vicino un altra scena, che biancheggiava oltre la figura di Micòl. Qui era inciso l episodio glorioso (l alta gloria) del principe romano (Traiano), la cui eccelsa virtù offrì a Gregorio (papa Gregorio Magno) la sua grande vittoria su Dio. Io parlo dell imperatore Traiano; e una vedovella si aggrappava al morso del suo cavallo, raffigurata in atto di versare lacrime e patire dolore. Intorno all imperatore si vedeva una ressa di cavalieri, e le aquile in campo d oro (come apparivano nei vessilli imperiali al tempo di Dante) si muovevano al vento. In mezzo a tutti costoro la misera sembrava dicesse: «Signore, rendimi giustizia per mio figlio che è stato ucciso, e io ne porto lo strazio ; e l imperatore rispondere a lei: «Aspetta finché io torni ; e quella: «Mio signore , come persona oppressa e incalzata dal dolore, «e se non torni? ; e lui: «Colui che prenderà il mio posto ti renderà giustizia ; e lei: «Il bene compiuto da altri di quale vantaggio sarà per te, se avrai trascurato ciò che dovevi fare tu? ; Giurato si saria ch el dicesse Ave! ; perché iv era imaginata quella 42 ch ad aprir l alto amor volse la chiave; e avea in atto impressa esta favella Ecce ancilla De , propriamente 45 come figura in cera si suggella. «Non tener pur ad un loco la mente , disse l dolce maestro, che m avea 48 da quella parte onde l cuore ha la gente. Per ch i mi mossi col viso, e vedea di retro da Maria, da quella costa 51 onde m era colui che mi movea, un altra storia ne la roccia imposta; per ch io varcai Virgilio, e fe mi presso, 54 acciò che fosse a li occhi miei disposta. Era intagliato lì nel marmo stesso lo carro e buoi, traendo l arca santa, 57 per che si teme officio non commesso. Dinanzi parea gente; e tutta quanta, partita in sette cori, a due mie sensi 60 faceva dir l un No , l altro Sì, canta . Similemente al fummo de li ncensi che v era imaginato, li occhi e l naso 63 e al sì e al no discordi fensi. Lì precedeva al benedetto vaso, trescando alzato, l umile salmista, 66 e più e men che re era in quel caso. Di contra, effig ata ad una vista d un gran palazzo, Micòl ammirava 69 sì come donna dispettosa e trista. I mossi i piè del loco dov io stava, per avvisar da presso un altra istoria, 72 che di dietro a Micòl mi biancheggiava. Quiv era stor ata l alta gloria del roman principato, il cui valore 75 mosse Gregorio a la sua gran vittoria; i dico di Traiano imperadore; e una vedovella li era al freno, 78 di lagrime atteggiata e di dolore. Intorno a lui parea calcato e pieno di cavalieri, e l aguglie ne l oro 81 sovr essi in vista al vento si movieno. La miserella intra tutti costoro pareva dir: «Segnor, fammi vendetta 84 di mio figliuol ch è morto, ond io m accoro ; ed elli a lei rispondere: «Or aspetta tanto ch i torni ; e quella: «Segnor mio , 87 come persona in cui dolor s affretta, «se tu non torni? ; ed ei: «Chi fia dov io, la ti farà ; ed ella: «L altrui bene 90 a te che fia, se l tuo metti in oblio? ;

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato