La Divina Commedia

368 Canto VI 30 40 50 domanda o questio. Nell ordine: se la monarchia (o impero) «sia necessaria al buono stato del mondo ; «se il popolo romano abbia rivendicato a sé di diritto l ufficio di Monarca ; «se l autorità del Monarca dipenda da Dio immediatamente oppure da un ministro o vicario di Dio con procedimento rigorosamente sillogistico-deduttivo, partendo cioè da principi astratti e universali di ordine etico, filosofico e teologico, e con il supporto di considerazioni storiche, Dante, premesso che «la pace universale è il più grande dei beni che sono ordinati all umana beatitudine , dimostra: che il governo di uno solo, l imperatore o monarca, è necessario al buon ordine del mondo, perché esso assicura (diversamente da quanto fanno i re, i principi, i regimi oligarchici e quelli elettivi) il più alto grado di giustizia, la massima libertà, la concordia tra le parti e quindi la pace universale (libro I); che il popolo romano non ottenne con la forza e la violenza (come invece fanno i re e i principi) il dominio del mondo, ma che quel privilegio gli fu conferito dalla Provvidenza divina, affinché, sottomettendo tutti i popoli, instaurasse la pace, e che Cristo stesso, avendo scelto di nascere sotto l Impero, ne ha sancito il pieno diritto a governare il genere umano (e pertanto peccano gravemente i cristiani e gli uomini di chiesa che combattono o vilipendono l Impero, benché approvato esplicitamente da Cristo) (libro II). Infine (libro III), in relazione al problema di quale sia il rapporto tra i due grandi «luminari (il Pontefice romano e il Principe romano) che rischiarano e guidano il mondo, dimostra, contro il parere di molti dottori della Chiesa, secondo i quali «come la luna, che è il luminare minore, non ha luce se non perché la riceve dal sole, così neppure il regime temporale ha autorità, se non perché la riceve dal regime spirituale , che l autorità del Principe dipende direttamente da Dio e «non dipende per nulla dalla Chiesa . Ne consegue che i papi «non possono sciogliere o legare i decreti dell Impero, ossia le leggi , e nemmeno possono appellarsi al fatto che Costantino abbia donato alla Chiesa «Roma, sede dell Impero, con molte altre dignità dell Impero , perché «Costantino non poteva alienare la potestà dell Impero né la Chiesa poteva riceverla . Gli ambiti dei due poteri sono nettamente distinti: l uomo persegue «la beatitudine di questa vita e «la beatitudine della vita eterna , e pertanto, affinché egli possa raggiungere questo duplice fine, la Provvidenza gli ha dato due guide, quella «del Sommo Pontefice, che secondo le cose rivelate conducesse il genere umano alla vita eterna, e quella dell Imperatore, che dirigesse il genere umano alla felicità temporale secondo gli insegnamenti filosofici (Testo tratto da Marco Santagata, Dante. Il romanzo della sua vita, Mondadori, Milano 2012) Comprensione e analisi 1 Dove si trova Dante nel 1312? Per quali ragioni? 2 Perché Dante non partecipa all assedio di Firenze con l esercito imperiale? 3 Quali sono i contenuti del trattato De monarchia? 4 Perché l imperatore, secondo Dante, è necessario all ordine del mondo? 5 In che senso imperatore e papa sono due grandi luminari paragonabili a due soli risplendenti di luce propria (si vedano le considerazioni riassuntive dello studioso Santagata sul terzo libro del De monarchia)? Perché gli ambiti dei due poteri (dell imperatore e del papa) sono nettamente distinti tra loro? Interpretazione Nel brano riportato Marco Santagata spiega come Dante sia passato da una posizione favorevole ai guelfi, prima dell esilio, a una filo-imperiale. Partendo da quanto già sai sul coinvolgimento attivo nella politica da parte di Dante, ricostruisci il suo percorso politico e l evoluzione del suo pensiero (nel rapporto con i guelfi bianchi e neri, con i guelfi e i ghibellini, con il papato e l imperatore fino alla formulazione della teoria dei due soli nel De monarchia). Riguarda quanto hai studiato nel canto VI dell Inferno (può essere utile rileggere la scheda sull invettiva a pag 363).

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato