Altre pagine, altri percorsi – La poetica dell’invettiva.

364 Canto VI Altre pagine altri percorsi La poetica dell invettiva Autori ed esempi del secondo Novecento Variazione violenta e sarcastica dell apostrofe, l invettiva è molto presente negli autori della seconda metà del XX secolo, e «subisce [ ] le più varie metamorfosi, mescolando generi, forme e registri diversissimi tra loro (Carla Chiummo). Due sono le tendenze prevalenti. La prima, incline alla modalità profetica di cui il miglior rappresentante in Italia è stato Pier Paolo Pasolini (1922-1975), si avvale di modelli come quelli della Bibbia, di poeti classici (Orazio, Marziale e Giovenale, per citarne alcuni), di Dante. La seconda, invece, indulge a toni iperbolici, espressionistici e buffoneschi e richiama la tradizione comico-realistica italiana a partire da Cecco Angiolieri (1260 circa-1313) e Rustico Filippi (circa 1230 circa 1300) fino ad arrivare agli slogan giornalistici. Di quest ultima tendenza è probabilmente rappresentante più significativo Edoardo Sanguineti (1930-2010). Pablo Picasso, Il sogno e la menzogna di Franco, acqueforti, 1936-37. Si tratta di un opera accompagnata da un testo poetico che recita una invettiva avente come obiettivo il generale Francisco Franco, colui che scatenò la guerra civile in Spagna. Pier Paolo Pasolini Personalità versatile (romanziere, poeta, giornalista, regista), Pier Paolo Pasolini compose spesso poesie di forte impegno sociale e civile, talvolta scandalose (come l invettiva rivolta a papa Pio XII, pontefice durante la seconda guerra mondiale). Nei suoi componimenti il poeta si avvale spesso di stilemi biblici come quando scrive nel poemetto La religione del mio tempo (1961): [...] Guai a chi1 con gioia vitale vuole servire una legge ch è dolore! Guai a chi con vitale dolore si dona a una causa che nulla vuole. 1. Guai a chi: anafora biblica Altre volte Pasolini si scaglia contro l intera Italia, come nell epigramma Alla mia nazione: [...] Terra di infanti, affamati, corrotti, governanti, impiegati di agrari, prefetti codini2, avvocatucci unti [ ] Sprofonda in questo tuo bel mare3, libera il mondo. 2. Codini: persone reazionarie, retrograde, avverse ad ogni forma di cambiamento. 3. Sprofonda...mare: il poeta sembra qui richiamare i toni dell invettiva dantesca contro Pisa: Ahi Pisa, vituperio de le genti/ [ ]/ muovasi la Capraia e la Gorgona,/e faccian siepe ad Arno in su la foce,/ sì ch elli annieghi in te ogne persona! (Inferno XXXIII, vv. 79-84). Nella raccolta, Le ceneri di Gramsci (1957) Pasolini diviene «scomodo fustigatore dell intellighenzia (gruppo di intellettuali che rappresentano la mente direttiva di un partito, di un movimento ecc.) di ogni estrazione e colore e assuefatta al «voluto tacere, al calcolato// parlare, al denigrare senza/ odio, all esaltare senza amore;/ alla brutalità della prudenza// e all ipocrisia del clamore . Eugenio Montale Nei versi del poeta Eugenio Montale (1896-1981) l invettiva assume toni satirici o parodistici. Ne La primavera hitleriana (appartenente alla raccolta La bufera e altro del 1956) Montale inveisce contro tutti i popoli, colpevoli della carneficina nazista, in quanto l hanno permessa e resa possibile. In Piove (appartenente alla raccolta Satura del 1971) il poeta scrive, invece, un aspra critica nei confronti dell Italia, muovendosi nel solco dell invettiva dantesca, anche se con toni più smorzati. Per Montale sono ben visibili i segni di una crisi generalizzata, non solo sociale ed economica, ma ancor prima culturale. Montale moltiplica la presenza numerica dell espressione «piove parodiando la famosa poesia del vate D Annunzio, La pioggia nel pineto: la pioggia cade sulla tomba dell amata moglie Drusilla Tanzi (morta nel 1963), sulla raccolta del poeta Ossi di seppia (1925), sulla «cartella esattoriale (eccessiva imposizione di tributi), sulla «greppia nazionale (la mangiatoia della politica italiana), sul mondo politico («piove sul Parlamento ), sul diritto («Piove/ sulla Gazzetta ufficiale ), sulla propria esperienza lavorativa («Piove su via Solferino , sede del «Corriere della sera ). La pioggia non redime, nulla cambia, le carte rimangono nella medesima posizione. «L assenza è universale . Montale ironizza, poi, sulle vantate acquisizioni, scoperte e invenzioni scientifiche della propria epoca

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato