La Divina Commedia

356 Canto VI 37-38 perché la decisione del giudizio di Dio non viene sminuita se il fuoco della carità in un momento solo salda quel debito che dovrebbero pagare le anime che hanno qui la loro dimora; e là dove io affermai quel concetto, non era possibile riscattare un peccato con la preghiera, perché chi pregava era estraneo alla grazia di Dio. Tuttavia non fermarti davanti a un dubbio così complesso, prima che non ti parli colei che illuminerà alla tua mente la verità. Non so se hai capito; io sto parlando di Beatrice: tu la vedrai lassù, sulla vetta di questo monte, sorridere felice . 49-57 E io: «Signore, andiamo più in fretta perché non sono più stanco come prima, e vedi che ormai il monte proietta ombra . «Noi continueremo ad andare con la luce di questo giorno quanto più potremo ormai, rispose, ma le cose stanno in modo diverso da come supponi (cioè non arriveremo sulla cima del Purgatorio in un solo giorno). Prima che tu arrivi lassù vedrai risorgere il sole che ormai è coperto dalle pendici del monte, in modo tale che tu non fai più ombra . (vv. 58-75) L incontro con Sordello 58-60 [Virgilio dice a Dante:] «Ma guarda là un anima che, seduta tutta sola, guarda verso di noi: quella ci indicherà la via più breve . 61-63 Ci dirigemmo verso di lei: o anima di un Lombardo, come te ne stavi fiera e sdegnosa e dignitosamente lenta nel muovere gli occhi! 64-66 L anima non diceva nulla e ci lasciava camminare, seguendoci soltanto con lo sguardo come un leone quando si riposa. 67-75 Tuttavia Virgilio si avvicinò a lei, pregandola che ci indicasse la via migliore per salire, e quella non rispose alla sua domanda, ma ci chiese da dove venissimo e chi fossimo; e non appena la mia cara guida ebbe cominciato: «Mantova... , l anima, che se ne stava tutta solitaria, si alzò di scatto verso di lui dal luogo in cui prima stava, dicendo: «O Mantovano, io sono Sordello della tua stessa terra! ; e si abbracciarono l un l altro. (vv. 76-126) L apostrofe all Italia 76-78 Ahimè, o Italia divenuta schiava, sede di dolore, nave senza timoniere in mezzo a una grande tempesta, non più signora delle province, ma luogo di corruzione! dalla penitenza o dall attesa nell Antipurgatorio). Circa il passo dell Eneide (scritta tra il 30 e il 19 a.C.) precisa che ai suoi tempi le preghiere dei pagani non erano gradite a Dio. La spiegazione rientra nell anacronistica concezione medievale della storia che leggeva i testi pagani alla luce dei Vangeli (la redenzione del mondo tramite il sacrificio di Cristo non era avvenuta e i pagani non potevano indirizzare le loro preghiere a Dio, in quanto ancora non lo conoscevano). 43-47. Veramente ... in su la vetta: Virgi- ché cima di giudicio non s avvalla perché foco d amor compia in un punto 39 ciò che de sodisfar chi qui s astalla; e là dov io fermai cotesto punto, non s ammendava, per pregar, difetto, 42 perché l priego da Dio era disgiunto. Veramente a così alto sospetto non ti fermar, se quella nol ti dice 45 che lume fia tra l vero e lo ntelletto. Non so se ntendi: io dico di Beatrice; tu la vedrai di sopra, in su la vetta 48 di questo monte, ridere e felice . E io: «Segnore, andiamo a maggior fretta, ché già non m affatico come dianzi, 51 e vedi omai che l poggio l ombra getta . «Noi anderem con questo giorno innanzi , rispuose, «quanto più potremo omai; 54 ma l fatto è d altra forma che non stanzi. Prima che sie là sù, tornar vedrai colui che già si cuopre de la costa, 57 sì che suoi raggi tu romper non fai. Ma vedi là un anima che, posta sola soletta, inverso noi riguarda: 60 quella ne nsegnerà la via più tosta . Venimmo a lei: o anima lombarda, come ti stavi altera e disdegnosa 63 e nel mover delli occhi onesta e tarda! Ella non ci dic a alcuna cosa, ma lasciavane gir, solo sguardando 66 a guisa di leon quando si posa. Pur Virgilio si trasse a lei, pregando che ne mostrasse la miglior salita; 69 e quella non rispuose al suo dimando, ma di nostro paese e de la vita c i nchiese; e l dolce duca incominciava 72 «Mant a... , e l ombra, tutta in sé romita, surse ver lui del loco ove pria stava, dicendo: «O Mantoano, io son Sordello 75 de la tua terra! ; e l un l altro abbracciava. Ahi serva Italia, di dolore ostello, nave sanza nocchiere in gran tempesta, 78 non donna di province, ma bordello! lio, simbolo della umana ragione, rimanda la spiegazione di verità teologiche a Beatrice, che Dante incontrerà nel Paradiso Terrestre, sulla cima del Purgatorio. 48. ridere e felice: la costruzione sintattica che unisce l infinito del verbo e un aggettivo è molto rara ma «il costrutto non comune illumina poeticamente il verso (N. Sapegno). 49-50. E io ... dianzi: il desiderio di vedere Beatrice e il bisogno di conoscere la verità qui si confondono. 51. e vedi ... getta: la montagna proietta la sua ombra, quando il sole, oltrepassato lo zenith, comincia a scendere verso l orizzonte e quindi si nasconde dietro la montagna. Sono le prime ore del pomeriggio. 55-57. Prima che ... fai: prima che Dante giunga al Paradiso Terrestre vedrà più volte sorgere il sole. Sarà il primo pomeriggio del 13 aprile. 76. serva Parole in chiaro 78. donna di province: lat domina provinciarum, «signora delle province , così è definita l Italia nella raccolta di leggi di Giustiniano.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato