La Divina Commedia

78 ché perder tempo a chi più sa più spiace . Come le pecorelle escon del chiuso a una, a due, a tre, e l altre stanno 81 timidette atterrando l occhio e l muso; e ciò che fa la prima, e l altre fanno, addossandosi a lei, s ella s arresta, 84 semplici e quete, e lo mperché non sanno; sì vid io muovere a venir la testa di quella mandra fortunata allotta, 87 pudica in faccia e ne l andare onesta. Come color dinanzi vider rotta la luce in terra dal mio destro canto, 90 sì che l ombra era da me a la grotta, restaro, e trasser sé in dietro alquanto, e tutti li altri che venieno appresso, 93 non sappiendo l perché, fenno altrettanto. «Sanza vostra domanda io vi confesso che questo è corpo uman che voi vedete; 96 per che l lume del sole in terra è fesso. Non vi maravigliate, ma credete che non sanza virtù che da ciel vegna 99 cerchi di soverchiar questa parete . Così l maestro; e quella gente degna «Tornate , disse, «intrate innanzi dunque , 102 coi dossi de le man faccendo insegna. E un di loro incominciò: «Chiunque tu se , così andando, volgi l viso: 105 pon mente se di là mi vedesti unque . Io mi volsi ver lui e guardail fiso: biondo era e bello e di gentile aspetto, 108 ma l un de cigli un colpo avea diviso. Quand io mi fui umilmente disdetto d averlo visto mai, el disse: «Or vedi ; 111 e mostrommi una piaga a sommo l petto. 79-87. Come le pecorelle ... onesta: la si- militudine tra l atteggiamento delle anime e il gregge di pecorelle mette in risalto la coralità e il sentire concorde del Purgatorio. La pecora rientra nell iconografia cristiana come esempio di mitezza e obbedienza al pastore; umiltà e decoro caratterizzano questi spiriti che in vita furono superbi e violenti tanto da porsi in contrasto con le massime autorità della Chiesa. Il pentimento li ha trasformati in una schiera di anime umili, senza nulla togliere loro dell antica nobiltà. Si anticipano così le caratteristiche del personaggio di Manfredi. 88-93. Come color ... altrettanto: nel canto II le anime si sono accorte con sorpresa che Dante è vivo perché respira e la loro reazione è stata quella di impallidire; qui vedono l ombra proiettata da Dante e allora si fermano, 79-87 Come le pecorelle escono dall ovile a una, a due, a tre per volta e le altre restano ferme, timide, abbassando il muso, e ciò che fa la prima fanno anche le altre, stringendosi a lei quando si ferma, docili e quiete, e non sanno il perché (di quel fermarsi); così io allora vidi muoversi, per avvicinarsi a noi, i primi di quella schiera fortunata, umili nell aspetto e dignitosi nell incedere. 88-93 Appena quelli videro che a terra la luce era interrotta alla mia destra, così che l ombra si proiettava tra me e la parete rocciosa, si fermarono e si tirarono un po indietro, e tutte le altre anime che li seguivano, senza sapere il perché, fecero altrettanto. 94-99 «Senza che voi me lo chiediate, io vi rivelo che questo che vedete è un corpo umano; perciò la luce del sole è interrotta a terra. Non vi meravigliate; ma siate certi che egli non cerca di superare questa parete senza una grazia particolare che provenga dal cielo . 100-102 Così parlò il mio maestro; e quelle anime sante facendo segno col dorso delle mani dissero: «Tornate indietro, e quindi proseguite andando avanti a noi . (vv. 103-145) Il colloquio con Manfredi 103-105 E una di quelle anime cominciò a dire: «Chiunque tu sia, mentre continui a camminare, volgi lo sguardo (verso di me): cerca di ricordare se di là (sulla terra) mi hai mai visto . 106-108 Io mi girai verso di lui e lo guardai fisso: era biondo, bello e di aspetto nobile, ma un colpo di spada gli aveva spaccato uno dei sopraccigli. 109-111 Quando io gli ebbi cortesemente negato di averlo mai visto, egli mi disse: «Guarda qui ; e mi mostrò una ferita nella parte superiore del petto. si addossano alla parete, indietreggiano le prime, seguite dalle altre. L atmosfera resta comunque serena. 93. fenno: forma sincopata di «fecero . 96. fesso: lat. fessus = tagliato, separato, diviso; participio perfetto del verbo «fendere . 97-99. Non vi maravigliate questa parete: Virgilio spiega che il viaggio di Dante è voluto da Dio; alla Grazia divina si aggiungono la volontà e l impegno del discepolo. 100-102. Così l maestro insegna: le anime dopo la spiegazione di Virgilio rispondono in coro e con un gesto collettivo della mano indicano immediatamente loro la direzione da seguire: devono tornare indietro e percorrere la loro stessa strada. Degna è un termine del linguaggio cavalleresco, che indica il possesso di alte qualità; qui allude alla beatitudine. 104. così andando: il cammino verso la salvezza non ammette soste e l anima penitente invita Dante a procedere mentre parla con loro. viso: radice latina visus, sguardo (dal verbo videre). Per traslato indica anche il volto, la faccia. 105. unque: lat. umquam, mai. 107. biondo era e bello e di gentile aspetto: il verso sintetizza la bellezza, la gentilezza e la regalità di Manfredi di Svevia ( Personaggi). Nella descrizione sono stati individuati echi biblici, per esempio la descrizione di Davide, re degli Ebrei (rufus et pulcher adspectu decoraque facie, «biondo e bello d aspetto e dal volto leggiadro , Libro dei Re XVI, 12), o epici come la descrizione di Roland, il paladino di Carlo Magno ucciso dagli Arabi a Roncisvalle (Bels fut e forz e de grant vasselage, «bello e forte e di alta nobiltà , Chanson de Roland). Purgatorio Manfredi di Svevia 333

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato