La Divina Commedia

322 Canto II 67-69 Le anime, che si accorsero che io ero ancora vivo, perché respiravo, impallidirono per lo stupore. 70-75 E come la gente accorre da un messaggero che porta un ramoscello di ulivo per ascoltare buone notizie e nessuno ha timore di accalcarsi, così tutte quante quelle anime fortunate fissarono il mio volto, quasi dimenticando di andare a purificarsi. (vv. 76-117) L incontro di Dante con Casella 76-78 Io vidi una di loro farsi avanti per abbracciarmi, con tanto affetto che mi spinse a fare la stessa cosa. 79-87 Ahi, ombre incorporee tranne che nell aspetto! Tre volte tesi le mani per abbracciarla e altrettante mi tornarono vuote al petto. Credo che mi dipinsi di stupore, perciò l anima sorrise e si tirò indietro e io, seguendola, mi spinsi avanti. Dolcemente (quella) mi disse di fermarmi; allora riconobbi chi era, e la pregai di fermarsi un po in modo da poterle parlare. 88-90 Mi rispose: «Tanto ti ho amato quando ero vivo, così ti amo ora che ne sono libero (dal corpo), perciò mi fermo; ma tu perché compi questo viaggio? . 91-93 «Casella mio, faccio questo viaggio per poter tornare un altra volta (dopo la morte per conquistarmi la salvezza) qui (nel Purgatorio) dove sono , dissi io, «ma come mai a te è stato sottratto tanto tempo (perché arrivi in Purgatorio con tanto ritardo)? . 94-102 Ed egli mi rispose: «Non mi è stato fatto nessun torto, se colui che accoglie sulla sua navicella quando e chi vuole, più volte mi ha negato questo passaggio; perché la sua volontà si uniforma al giusto volere di Dio: tuttavia da tre mesi egli ha accolto nella sua barca senza opporsi chiunque abbia voluto entrarvi. 67-69. L anime ... smorte: le anime si ren- dono conto che Dante è vivo dal suo respiro e, per la meraviglia, impallidiscono (esse mantengono la fisionomia umana e sbiancano ancora di più rispetto al diafano della loro condizione di ombre). 70-75. E come ... belle: come la gente sulla Terra accorre festosa verso un messaggero di buone notizie (che porta ulivo, simbolo di pace) così le anime destinate alla salvezza (fortunate), si accalcano curiose intorno a Dante e lo guardano fisso negli occhi, che richiamano loro le lusinghe del mondo. Queste anime dell Antipurgatorio non sono ancora del tutto libere dagli affetti e dai sentimenti terreni, tanto che quasi dimenticano le necessità spirituali e il loro più alto pensiero di andare a purificarsi, per essere degne della visione di Dio. 76-78. Io vidi ... somigliante: una delle anime espianti riconosce in Dante un amico nel mondo, si stacca dal gruppo e si precipita verso di lui. Dante, che non ha ancora riconosciuto L anime, che si fuor di me accorte, per lo spirare, ch i era ancor vivo, 69 maravigliando diventaro smorte. E come a messagger che porta ulivo tragge la gente per udir novelle, 72 e di calcar nessun si mostra schivo, così al viso mio s affisar quelle anime fortunate tutte quante, 75 quasi obl ando d ire a farsi belle. Io vidi una di lor trarresi avante per abbracciarmi, con sì grande affetto, 78 che mosse me a fare il simigliante. Ohi ombre vane, fuor che ne l aspetto! tre volte dietro a lei le mani avvinsi, 81 e tante mi tornai con esse al petto. Di maraviglia, credo, mi dipinsi; per che l ombra sorrise e si ritrasse, 84 e io, seguendo lei, oltre mi pinsi. Soavemente disse ch io posasse; allor conobbi chi era, e pregai 87 che, per parlarmi, un poco s arrestasse. Rispuosemi: «Così com io t amai nel mortal corpo, così t amo sciolta: 90 però m arresto; ma tu perché vai? . «Casella mio, per tornar altra volta là dov io son, fo io questo v aggio 93 diss io; «ma a te com è tanta ora tolta? . Ed elli a me: «Nessun m è fatto oltraggio, se quei che leva quando e cui li piace, 96 più volte m ha negato esto passaggio; ché di giusto voler lo suo si face: veramente da tre mesi elli ha tolto 99 chi ha voluto intrar, con tutta pace. nell ombra l amico Casella, reagisce spontaneamente cercando di ricambiare l abbraccio. 79-81. Ohi ombre vane ... petto: le anime dell aldilà, pur mantenendo le sembianze umane, sono ombre immateriali. La situazione richiama quella di Ulisse nell incontro con l ombra della madre Anticlèa nell Odissea di Omero, che ispirò a Virgilio l abbraccio tra Enea e il padre Anchise nei Campi Elisi (Eneide VI, 700-701): Ter conatus ibi collo dare brachia circum, / ter frustra comprensa manus effugit imago («Tre volte tentò di cingergli il collo con le braccia, / tre volte l ombra invano afferrata gli sfuggì di mano ). 82-84. Di maraviglia ... pinsi: Dante si stupisce davanti a un evento che esula dalla sua esperienza sensibile, l anima sorridendo si tira indietro, Dante fa un passo avanti per riavvicinarsi. 85-92. Soavemente disse ... v aggio: la dolcezza della voce svela l identità dell anima: è Casella, un musico e cantore fiorentino, amico di Dante ( Personaggi). Casella è il primo personaggio penitente che Dante incontra nel Purgatorio; con lui il poeta intesse un colloquio cordiale, improntato a sollecitudine, carità e solidarietà; questa modalità si ripete con altre anime purganti; a differenza di quanto avveniva nell Inferno, dove gli incontri potevano dar luogo a scene di violenza e ostilità. In particolare, Dante mette in evidenza la funzione salvifica del proprio viaggio, che gli permetterà di ritornar altra volta in Purgatorio, per completare, dopo la morte, la sua purificazione. Poi si interessa alla sorte dell amico e gli chiede come mai sia giunto solo ora sulla spiaggia del Purgatorio, nonostante sia morto già da diversi mesi. 98-99. veramente ... pace: in conseguenza del Giubileo, il primo della cristianità, indetto da Bonifacio VIII nel 1300, si concedevano delle indulgenze ( Parole in chiaro, p. 20). Secondo san Tommaso le indulgenze erano estensibili anche ai morti.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato