La Divina Commedia

Vedi come l ha dritte verso l cielo, trattando l aere con l etterne penne, 36 che non si mutan come mortal pelo . Poi, come più e più verso noi venne l uccel divino, più chiaro appariva: 39 per che l occhio da presso nol sostenne, ma chinail giuso; e quei sen venne a riva con un vasello snelletto e leggero, 42 tanto che l acqua nulla ne nghiottiva. Da poppa stava il celestial nocchiero, tal che faria beato pur descripto; 45 e più di cento spirti entro sediero. In exitu Isr el de Aegypto cantavan tutti insieme ad una voce 48 con quanto di quel salmo è poscia scripto. Poi fece il segno lor di santa croce; ond ei si gittar tutti in su la piaggia; 51 ed el sen gì, come venne, veloce. La turba che rimase lì, selvaggia parea del loco, rimirando intorno 54 come colui che nove cose assaggia. Da tutte parti saettava il giorno lo sol, ch avea con le saette conte 57 di mezzo l ciel cacciato Capricorno, quando la nova gente alzò la fronte ver noi, dicendo a noi: «Se voi sapete, 60 mostratene la via di gire al monte . E Virgilio rispuose: «Voi credete forse che siamo esperti d esto loco; 63 ma noi siam peregrin come voi siete. Dianzi venimmo, innanzi a voi un poco, per altra via, che fu sì aspra e forte, 66 che lo salire omai ne parrà gioco . 39. per che ... sostenne: le facoltà umane sono inadeguate a percepire il divino. 46. In exitu Isr el de Aegypto : all uscita di Israele dall Egitto. l inizio del Salmo 113, che canta la liberazione degli Ebrei (il popolo di Israele) dalla schiavitù di Egitto, ma letto in chiave anagogica, che cioè rivela nei fatti i segni delle realtà spirituali, sta a significare la liberazione dell animo dalla schiavitù del peccato . 50. si gittar tutti: il verbo esprime l ansia di purificazione delle anime del Purgatorio; tutti esprime quel senso di concordia che le contraddistingue. 52-54. La turba ... assaggia: i versi sottolineano lo stupore e l incertezza delle anime che (rimirando intorno) stentano ad orientarsi in un luogo sconosciuto. lo stesso Guarda come le ha dritte, protese verso il cielo, fendendo l aria con le penne eterne, che non subiscono mai la muta, come quelle degli uccelli, che sono mortali . 37-42 Poi, a mano a mano che avanzava verso di noi, l angelo appariva sempre più luminoso, così che gli occhi non riuscirono a sostenerne la vista da vicino, ma dovetti chinarli verso terra; e quello giunse a riva con una navicella veloce e leggera, tanto che non affondava per niente nell acqua. 43-45 Il divino timoniere stava a poppa, e aveva un aspetto tale che avrebbe reso beati solo a sentirlo descrivere; e dentro la navicella erano seduti più di cento spiriti. 46-51 All uscita di Israele dall Egitto cantavano tutti insieme in coro con quanto segue di quel salmo. Poi (il messaggero) li benedisse con il segno della croce, quindi essi si lanciarono tutti sulla spiaggia; e l angelo se ne andò veloce come era giunto. 52-54 Il gruppo delle anime che rimase era evidentemente inesperto del luogo, perché si guardava intorno come chi fa esperienza di cose nuove. 55-60 Da ogni parte diffondeva la luce del giorno il sole, che con i suoi raggi infallibili aveva cacciato la costellazione del Capricorno dal punto più alto del cielo, quando quei nuovi arrivati alzarono la testa verso di noi, dicendoci: «Se voi la conoscete, indicateci la strada per giungere al monte . 61-66 E Virgilio rispose: «Voi credete forse che noi siamo pratici di questo luogo, ma siamo forestieri come voi. Siamo giunti da poco, un po prima di voi, attraverso un altra strada, che fu così disagevole e faticosa che ormai la salita ci sembrerà un gioco . smarrimento che avvertono Dante e Virgilio (vv. 61-64), il quale non è più la guida sicura come lo era stato nell Inferno, perché i mezzi umani, tra cui la ragione, diventano insufficienti man mano che ci si addentra nel metafisico. Selvaggia: (dalla radice latina silva = bosco, selva) indica chi dalla campagna si reca in città ed è spaesato; parte selvaggia viene definita la famiglia dei Cerchi in Inf. VI, 65, proprio perché provenienti dal contado. 55-57. Da tutte ... Capricorno: la fascia dello Zodiaco è un cerchio di 360° e le dodici costellazioni occupano 30° ciascuna. Quando il sole sorge, il Capricorno è sul meridiano celeste a 90° sull orizzonte; quando questa costellazione oltrepassa lo zenith del meridiano, il sole è sorto da circa mezz ora: sono, perciò, le sei e mezzo del mattino. Dante esprime questi dati astronomici con una raffinata metafora tratta dal linguaggio della caccia (frecce, bersagli): in primavera il sole sorge in Ariete e insegue con le sue infallibili saette di luce il Capricorno, che lo precede, fino a farlo scomparire. 63. peregrin: Dante e Virgilio compiono un viaggio e sono nuovi del luogo come le altre anime; il termine «pellegrino indica colui che compie un pellegrinaggio ed è di passaggio in un luogo: infatti il Purgatorio è luogo di pellegrinaggio per le anime destinate al Paradiso. 65-66. per altra via ... gioco: Dante e Virgilio sono giunti alla spiaggia del Purgatorio per una strada diversa da quella delle anime penitenti; hanno compiuto un viaggio doloroso e difficile nell Inferno, ma ora la strada appare più facile perché la meta della salvezza è sicura. Purgatorio Casella 321

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato