La Divina Commedia

292 Canto XXXIV 85-87 Poi uscì fuori da una fenditura nella roccia e mi pose a sedere sull orlo; infine diresse con attenzione il suo passo verso di me. 88-99 Io alzai gli occhi e credetti di vedere Lucifero nella stessa posizione in cui l avevo lasciato e vidi invece che aveva le gambe stese verso l alto; e se io divenni allora confuso, lo immagini la gente ignorante che non conosce qual è quel punto che io avevo oltrepassato. E il maestro disse: «Alzati in piedi: la strada è lunga ed il cammino difficile, e ormai il sole ritorna tra la prima e la terza ora del giorno (tra le sei e le nove antimeridiane). Non era una sala grande di un palazzo là dove noi eravamo, ma una caverna naturale dal suolo disagevole e scarsamente illuminata. (vv. 100-126) L origine cosmologica dell Inferno 100-105 Quando mi fui alzato dissi: «O maestro, prima che io mi distacchi definitivamente dall abisso infernale, parlami un poco per trarmi fuori dal dubbio. Dov è la ghiacciata del Cocìto? e come mai questi (Lucifero) è conficcato così capovolto? E come mai in così poco tempo il sole ha compiuto il suo percorso dalla sera alla mattina? 106-111 E Virgilio a me: «Tu credi ancora di essere di là dal centro della Terra (nell emisfero boreale) dove io mi attaccai ai peli dell orrendo animale che perfora la Terra. Sei stato nell altro emisfero per tutto il tempo della discesa; quando mi sono capovolto, tu hai oltrepassato il punto verso cui gravitano tutti i corpi pesanti della Terra. 85. per lo f ro d un sasso: la spaccatura di una roccia. I due pellegrini sono fuori dall Inferno, non sono più sul ghiaccio del Cocìto, ma su un terreno roccioso. 87. l accorto passo: dopo aver deposto Dante sull orlo pietroso, Virgilio per passare dal vello di Lucifero alla roccia deve essere prudente e per non cadere deve fare un salto calibrato. 88-91. e credetti ... travagliato: Dante si meraviglia perché, nel momento in cui Virgilio si era capovolto (vv. 79-81), ha pensato di essere risalito attraverso l Inferno. Ora si aspetta di vedere Lucifero «come l aveva lasciato cioè in posizione eretta e, invece, lo vede capovolto. 95. la via è lunga: Dante e Virgilio, discesi dalla superficie della Terra al centro, ora devono risalire dal centro alla superficie, quindi dovranno percorrere un cammino lungo e pari a quello che hanno percorso in discesa. 96. e già il sole ... riede: ritornano le notazioni temporali. Dante si è lasciato alle spalle il buio della notte e il buio dell Inferno: è mattino e, alla luce del sole che si alza, si può riprendere il cammino verso la salvezza. A mezza terza: la scansione del tempo era regolata in età medievale dal sorgere e dal tramontare del sole. Il giorno e la notte venivano divisi in dodici ore ciascuna, dalle sei di mattina alle sei di sera. Le dodici ore del giorno e della notte venivano suddivise ulteriormente a gruppi di tre, corrispondenti ai turni di guardia delle sentinelle: la terza è il primo gruppo di ore che va dalle sei Poi uscì fuor per lo f ro d un sasso, e puose me in su l orlo a sedere; 87 appresso porse a me l accorto passo. Io levai li occhi e credetti vedere Lucifero com io l avea lasciato, 90 e vidili le gambe in sù tenere; e s io divenni allora travagliato, la gente grossa il pensi, che non vede 93 qual è quel punto ch io avea passato. «Lèvati sù , disse l maestro, «in piede: la via è lunga e l cammino è malvagio, 96 e già il sole a mezza terza riede . Non era camminata di palagio là v eravam, ma natural burella 99 ch avea mal suolo e di lume disagio. «Prima ch io de l abisso mi divella, maestro mio , diss io quando fui dritto, 102 «a trarmi d erro un poco mi favella: ov è la ghiaccia? e questi com è fitto sì sottosopra? e come, in sì poc ora, 105 da sera a mane ha fatto il sol tragitto? . Ed elli a me: «Tu imagini ancora d esser di là dal centro, ov io mi presi 108 al pel del vermo reo che l mondo f ra. Di là fosti cotanto quant io scesi; quand io mi volsi, tu passasti l punto 111 al qual si traggon d ogne parte i pesi. alle nove: 6/7, 7/8, 8/9; la mezza terza sono, quindi, le sette e mezzo. 98. natural burella: una caverna naturale ( Parole in chiaro). 100. divella: lat. devellere = strappare, sradicare. Esprime tutta la fatica per strapparsi dal peccato. 102. trarmi d erro: trarmi d errore. Erro dal lat. error, dubbio, errore ( Parole in chiaro). 103-105. ov è. .. tragitto?: pensando di essere nell emisfero boreale, Dante-viator considera quanto lo circonda con la mentalità di chi abita nella zona delle terre emerse. Questa serie di domande che egli pone a Virgilio è indizio del turbamento di chi si trova in una situazione nuova rispetto alle consuete esperienze, propria di Dante pellegrino avviato sul cammino del perfezionamento spirituale; nel contempo è un espediente narrativo di Dante-auctor per spiegare al lettore i fenomeni conseguenti il passaggio del centro della Terra. Dante non comprende il cambio dell ora: solo poco tempo prima, quando erano ancora davanti a Lucifero, Virgilio lo aveva invitato ad affrettarsi (la notte risurge, v. 68), quindi era il tramonto; ora ha affermato che il sole a mezza terza riede (v. 96), cioè sono circa le sette e mezzo del mattino. Cosa è successo? I due poeti si trovavano nell emisfero boreale, che è capovolto rispetto a quello australe, perciò quando nel boreale è sera (e lì si trovavano ancora quando erano davanti a Lucifero), in quello australe è mattino. Alle 19,30 di sabato santo 9 aprile si trovavano di là; alle 7,30 del mattino dello stesso giorno si trovano di qua con un arretramento di 12 ore. Il viaggio nell Inferno è durato 24 ore dal tramonto nella selva oscura e ne occorreranno altre 21 per risalire verso la superficie terrestre, dal mattino alla notte successiva, con l arrivo poco prima dell alba del 10 aprile ai piedi del monte del Purgatorio. La spiegazione viene affidata nei versi successivi a Virgilio. 107. di là dal centro: Dante crede di essere ancora nell emisfero superiore, quello boreale, di non aver passato cioè il centro della Terra. 108. vermo che l mondo f ra: verme, creatura immonda, Lucifero. Dante aveva definito già Cerbero come il gran vermo (Inf. VI, 22). Il corpo di Lucifero con la sua caduta ha bucato la Terra formando la voragine dell Inferno e ha trapassato da una parte all altra il centro dell universo. L espressione che l mondo f ra allegoricamente può significare che come un verme corrode dall interno un frutto, così il male corrode dall interno il mondo. 109-111. Di là... i pesi: finché Virgilio è sceso lungo il corpo di Lucifero (fino alle anche), Dante è stato di là dal centro, nell emisfero boreale; quando Virgilio si è capovolto, i due pellegrini hanno passato il centro terrestre, che è il punto della massima gravità, dove cioè sono attratti tutti i corpi pesanti. Questa teoria fisica è quella aristotelica e divulgata dalla

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato