La Divina Commedia

28 Canto I 73-78 Fui poeta e raccontai in poesia (cantai) le imprese di Enea, il pio figlio di Anchise, che venne da Troia in Italia dopo che quella superba città fu incendiata. Ma tu perché ritorni a un luogo così angoscioso? perché non sali sul colle che dà felicità e che è fondamento e causa di ogni beatitudine? . 79-81 «Dunque tu sei quel famoso Virgilio, quella sorgente di poesia che diffondi un così ricco fiume di eloquenza? gli risposi io abbassando la testa in segno di rispetto. 82-87 «O luce e guida per gli altri poeti, possa valermi (per ottenere la tua benevolenza) il lungo studio e il grande amore che mi hanno fatto leggere intensamente le tue opere. Tu sei il mio maestro e il mio modello di poesia, tu sei colui dal quale ho tratto lo stile elevato, che mi ha procurato fama. 88-90 Vedi la bestia per cui io ho indietreggiato; salvami da lei, famoso saggio, perché mi fa tremare (per la paura) le vene e i polsi . 91-99 « necessario (convien) che tu segua un altro percorso rispose Virgilio, dopo avermi visto piangere «se vuoi uscire da questo luogo selvaggio, perché questa bestia (la lupa), a causa della quale tu chiedi aiuto, non lascia passare nessuno per la sua strada, ma lo ostacola al punto da ucciderlo; ha una natura così malvagia e crudele, che non sazia mai il suo desiderio smodato di cibo e, dopo aver mangiato, ha più fame di prima. 100-111 Molti sono gli esseri viventi a cui si unisce (ammoglia) e saranno sempre più fino a che non arriverà un cane da caccia (veltro), che la farà morire con dolore. Questi non sarà avido né di potere né di ricchezza (peltro), ma di sapienza, di amore e virtù e la sua nascita avverrà tra feltro e feltro (tra umili panni? tra Feltre in Veneto e Montefeltro in Romagna?). 74. figliuol d Anchise: Enea ( Personaggi). 75. Il òn combusto: il verso riproduce espressioni dell Eneide di Virgilio; combusto deriva dal latino comburere = bruciare. 79. quel: lat. Vergilius ille = quel famoso Virgilio. 79-0. fonte ... fiume: metafora che indica l eloquenza di Virgilio. 81. vergognosa fronte: china la fronte in segno di reverenziale rispetto. 84. lo tuo volume: le tue opere ( Parole in chiaro). 85. maestro autore: maestro e modello da seguire. ( Parole in chiaro). 87. lo bello stilo: lo stile tragico o sublime era il più elevato. Sulla scia delle poetiche della tradizione classica greca e latina, Dante nel De vulgari eloquentia (L eloquenza in lingua volgare) fa corrispondere lo stile alto Poeta fui, e cantai di quel giusto figliuol d Anchise che venne da Troia, 75 poi che l superbo Il òn fu combusto. Ma tu perché ritorni a tanta noia? perché non sali il dilettoso monte 78 ch è principio e cagion di tutta gioia? . «Or se tu quel Virgilio e quella fonte che spandi di parlar sì largo fiume? , 81 rispuos io lui con vergognosa fronte. «O de li altri poeti onore e lume vagliami l lungo studio e l grande amore 84 che m ha fatto cercar lo tuo volume. Tu se lo mio maestro e l mio autore, tu se solo colui da cu io tolsi 87 lo bello stilo che m ha fatto onore. Vedi la bestia per cu io mi volsi; aiutami da lei, famoso saggio, 90 ch ella mi fa tremar le vene e i polsi . «A te convien tenere altro v aggio , rispuose, poi che lagrimar mi vide, 93 «se vuo campar d esto loco selvaggio; ché questa bestia, per la qual tu gride, non lascia altrui passar per la sua via, 96 ma tanto lo mpedisce che l uccide; e ha natura sì malvagia e ria, che mai non empie la bramosa voglia, 99 e dopo l pasto ha più fame che pria. Molti son li animali a cui s ammoglia, e più saranno ancora, infin che l veltro 102 verrà, che la farà morir con doglia. Questi non ciberà terra né peltro, ma sap enza, amore e virtute, 105 e sua nazion sarà tra feltro e feltro. o «tragico (gravis) a quei testi incentrati su nobili personaggi e con inizio lieto e conclusione luttuosa; lo stile medio «comico (mediocris) a quei testi che trattano di gente comune con inizio tragico e conclusione lieta (nello stile comico rientra anche la Commedia per la varietà stilistica), lo stile basso o «elegiaco (humilis) per personaggi umili e ambienti pastorali. 97. malvagia e ria: la ripetizione espressiva della stessa parola o di un suo sinonimo rappresenta una dittologia sinonimica. 101. veltro: in senso letterale, il veltro è un agile cane da caccia che deve stanare la lupa e farla morire. 102. doglia: dolore. Oggi si usa al plurale nell accezione «avere le doglie del parto . 103. peltro: lega di piombo e stagno. Qui sta per denaro, ricchezze in genere. 104. sap enza, amore e virtute: sono le tre persone della Trinità: Figlio, Spirito Santo, Padre. 105. e sua ... feltro: tre le interpretazioni di questo verso: se si intende il feltro come un panno di bassa qualità, si può pensare alla stoffa delle tonache dei Francescani (il veltro un ecclesiastico dell Ordine francescano?) o a un personaggio umile in contrapposizione alla cupidigia della lupa; se si accetta la lezione con la maiuscola (Feltro e Feltro), se ne può ricavare un indicazione geografica: la zona d origine del veltro si collocherebbe tra Feltre (Veneto) e Montefeltro (Romagna) (Cangrande della Scala?); se si considera che di feltro erano rivestite le urne in cui si deponevano i voti per l elezione dei magistrati o imperatori, si potrebbe pensare a un personaggio elettivo e un eletto, quale l imperatore.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato