La Divina Commedia

E io a lui: «S esser puote, io vorrei che de lo smisurato Br areo 99 esper enza avesser li occhi mei . Ond ei rispuose: «Tu vedrai Anteo presso di qui che parla ed è disciolto, 102 che ne porrà nel fondo d ogne reo. Quel che tu vuo veder, più là è molto ed è legato e fatto come questo, 105 salvo che più feroce par nel volto . Non fu tremoto già tanto rubesto, che scotesse una torre così forte, 108 come F alte a scuotersi fu presto. Allor temett io più che mai la morte, e non v era mestier più che la dotta, 111 s io non avessi viste le ritorte. Noi procedemmo più avante allotta, e venimmo ad Anteo, che ben cinque alle, 114 sanza la testa, uscia fuor de la grotta. «O tu che ne la fortunata valle che fece Scip on di gloria reda, 117 quand Anibàl co suoi diede le spalle, recasti già mille leon per preda, e che, se fossi stato a l alta guerra 120 de tuoi fratelli, ancor par che si creda ch avrebber vinto i figli de la terra: mettine giù, e non ten vegna schifo, 123 dove Cocito la freddura serra. Non ci fare ire a Tizio né a Tifo: questi può dar di quel che qui si brama; 126 però ti china e non torcer lo grifo. Ancor ti può nel mondo render fama, ch el vive, e lunga vita ancor aspetta 129 se nnanzi tempo grazia a sé nol chiama . Così disse l maestro; e quelli in fretta le man distese, e prese l duca mio, 132 ond Ercule sentì già grande stretta. Virgilio, quando prender si sentio, disse a me: «Fatti qua, sì ch io ti prenda ; 135 poi fece sì ch un fascio era elli e io. Qual pare a riguardar la Carisenda sotto l chinato, quando un nuvol vada 138 sovr essa sì, ched ella incontro penda: tal parve Ant o a me che stava a bada di vederlo chinare, e fu tal ora 141 ch i avrei voluto ir per altra strada. Ma lievemente al fondo che divora Lucifero con Giuda, ci sposò; né, sì chinato, lì fece dimora, 145 e come albero in nave si levò. 97-99 E io a lui: «Se è possibile, io vorrei che i miei occhi potessero fare esperienza dello smisurato Briareo . 100-105 Ond egli rispose: «Tu vedrai Anteo qui vicino che parla e non è legato, che ci porterà nel fondo di ogni male (ogne reo). Quello che tu vuoi vedere, è molto più avanti ed è legato e fatto come questo, salvo che appare più feroce nel volto . 106-108 Non ci fu mai terremoto tanto impetuoso (rubesto), che scuotesse una torre così fortemente come Fialte fu pronto a scuotersi. 109-111 Allora io temetti più che mai la morte, e non c era bisogno d altro che la paura (dotta), se non avessi visto le catene (ritorte). (vv. 112-145) Il gigante Anteo 112-114 Noi allora procedemmo più avanti e arrivammo ad Anteo, che usciva fuori dal pozzo (grotta) più di sette metri (cinque alle), senza la testa. 115-123 «O tu che nella fortunata valle, che fece erede (reda) di gloria Scipione, quando Annibale fu messo in fuga (diede le spalle) con i suoi, recasti come preda moltissimi leoni e che, se fossi stato alla grande guerra dei tuoi fratelli, pare che ancora si creda che avrebbero vinto i giganti (i figli de la terra): portaci giù, e non lo disdegnare, dove il gelo (la freddura) fa indurire (serra) il Cocito. 124-126 Non ci far andare (ire) da Tizio o da Tifo: questi (Dante) può dare ciò che qui si brama; perciò chinati e non distogliere il volto (grifo). 127-129 Ancora ti può portare fama nel mondo, poiché egli è vivo e lunga vita ancora lo aspetta, se la Grazia divina non lo chiama a sé anzitempo . 130-135 Così disse il maestro; e quegli in fretta distese le mani, e prese la mia guida, mani di cui già Ercole sentì la potente stretta. Virgilio, quando si sentì afferrare, mi disse: «Avvicinati, in modo che io ti prenda ; poi mi abbracciò in modo che formassimo un solo fascio. 136-141 Come la (torre) Garisenda, quando una nuvola passa sopra di essa, (guardandola) dal lato inclinato pare che essa penda dal lato opposto: tale parve Anteo a me che stavo attento per vederlo chinare, e fu un momento così terribile che avrei voluto andare per un altra strada. 142-145 Ma dolcemente ci posò (sposò) sul fondo che inghiotte Lucifero e Giuda; né rimase così chinato e si alzò come l albero di una nave. Inferno I giganti 267

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato