La Divina Commedia

26 Canto I (vv. 1-12) Lo smarrimento nella selva 1-3 Alla metà del percorso della mia vita (cioè intorno ai 35 anni) mi ritrovai in una foresta oscura (il peccato) perché avevo smarrito la retta strada (il bene). 4-9 Ahimè, quanto è difficile descrivere come era fatta questa selva incolta, intricata e difficile da attraversare; se ci ripenso ritorna in me la paura! tanto orribile che la morte è poco peggiore; ma per parlare anche del bene che io vi ho trovato, racconterò le altre cose che vi ho viste. 10-12 Io non so bene dire come vi sia entrato, tanto ero confuso (pien di sonno) nel momento in cui abbandonai la via giusta. (vv. 13-30) Il colle 13-18 Ma non appena giunsi alla base di un colle, dove terminava la valle in cui era la selva che mi aveva trafitto (compunto) il cuore con la paura, e guardai verso l alto, vidi i suoi pendii già illuminati dal sole (la luce di Dio), che guida ogni uomo per la retta via. 19-21 Allora si calmò un po la paura che mi era restata a lungo nel profondo del cuore quella notte, trascorsa con tanta angoscia (pieta). 22-27 E come il naufrago che con respiro affannato, uscito fuori dal mare sulla riva, si volta a guardare verso l acqua pericolosa, così il mio animo, che ancora fuggiva, si voltò indietro a guardare la selva (lo passo) che non lasciò mai passare vivo alcun uomo. 28-30 Dopo che ebbi riposato un poco il corpo stanco (lasso), ripresi la strada attraverso il pendio deserto, in modo che (salendo) il piede più fermo era sempre quello che restava indietro ( l più basso). (vv. 31-60) Le tre fiere 31-36 Ed ecco, quasi all inizio della salita, una lonza snella e assai veloce, ricoperta di un pelo a macchie; e non si allontanava dal mio sguardo (volto), anzi impediva a tal punto il mio cammino che io mi voltai più volte per tornare indietro. 1. Nel mezzo del cammin di nostra vita: il celeberrimo incipit della Commedia riecheggia un versetto dell Antico Testamento («Dissi: nel mezzo della mia vita andrò alle porte dell Inferno , Isaia 38, 10). Nella Bibbia la durata media della vita era fissata in 70 anni: «gli anni della nostra vita sono settanta (Salmo 89, 10) e tale convinzione era stata ripresa da Dante nel Convivio (IV, 23). 2. selva oscura: l oscurità della selva è simbolo del buio dell anima a causa del peccato. 7. Tant è ... morte: allegoricamente il peccato è preludio della dannazione eterna. 8-12. ma per trattar ... abbandonai: l interpretazione immediata è che il bene sia Virgilio e le altre cose le tre fiere. Allegoricamente significa: il bene è la consapevolezza Nel mezzo del cammin di nostra vita mi ritrovai per una selva oscura 3 che la diritta via era smarrita. Ahi quanto a dir qual era è cosa dura esta selva selvaggia e aspra e forte 6 che nel pensier rinova la paura! Tant è amara che poco è più morte; ma per trattar del ben ch i vi trovai, 9 dirò de l altre cose ch i v ho scorte. Io non so ben ridir com i v intrai, tant era pien di sonno a quel punto 12 che la verace via abbandonai. Ma poi ch i fui al piè d un colle giunto, là dove terminava quella valle 15 che m avea di paura il cor compunto, guardai in alto, e vidi le sue spalle vestite già de raggi del pianeta 18 che mena dritto altrui per ogne calle. Allor fu la paura un poco queta, che nel lago del cor m era durata 21 la notte ch i passai con tanta pieta. E come quei che con lena affannata, uscito fuor del pelago a la riva, 24 si volge a l acqua perigliosa e guata, così l animo mio, ch ancor fuggiva, si volse a retro a rimirar lo passo 27 che non lasciò già mai persona viva. Poi ch èi posato un poco il corpo lasso, ripresi via per la piaggia diserta, 30 sì che l piè fermo sempre era l più basso. Ed ecco, quasi al cominciar de l erta, una lonza leggera e presta molto, 33 che di pel macolato era coverta; e non mi si partia dinanzi al volto, anzi mpediva tanto il mio cammino, 36 ch i fui per ritornar più volte vòlto. dell errore, per il quale si apre la possibilità di ravvedimento grazie al ritrovato uso della ragione. I versi Io non so ben ridir com i v intrai, / tant era pien di sonno a quel punto evidenziano l inconsapevole caduta nel peccato, determinata dall allentata vigilanza della ragione. 13. colle: indica allegoricamente la salvezza, per la quale la strada è difficile e in salita. 14. valle: indica ancora il peccato in cui è facile cadere. 15. compunto: colpito (lat. compungere). 17. pianeta: secondo l astronomia tolemaica, il sole era un pianeta che, come gli altri (Luna, Mercurio, Venere, Marte, Giove, Saturno) ruotava intorno alla Terra. Allegoricamente la luce del sole è la luce della Grazia che illumina il cammino degli uomini, conducendoli verso la salvezza. 22-24. E come quei ... guata: la similitudine evidenzia lo stato d animo di Dante, non ancora convinto di essere scampato al peccato. L italiano pelago viene dal latino pelagus = mare aperto. 29. piaggia: lat. plaga = leggera salita tra un luogo pianeggiante e un ripido pendio. 30. sì che ... basso: l immagine esprime la difficoltà di raggiungere la salvezza. 32. lonza: è la prima delle tre fiere, simbolo del peccato di lussuria ( Parole in chiaro). 36. volte vòlto: l espressione mette in evidenza l incertezza di Dante che cerca di uscire dalla condizione di peccato; ma la sua volontà è frenata dagli istinti delle passioni.

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato