CANTO XXX – Maestro Adamo

Canto 30 Canto TEMPO Sabato 26 marzo (o 9 aprile) 1300, tra le due e le tre pomeridiane. XXX Maestro Adamo LUOGO Ottavo cerchio: decima bolgia. PECCATORI PENA PERSONAGGI PERSONAGGI NOMINATI Falsatori della persona, delle monete, della parola. I falsificatori delle persone ora con la follia idrofoba hanno perso la propria identità; i falsificatori delle monete per la sete dell avere ora giacciono gonfiati dall idropisia e puniti dall arsura; i falsificatori della parola a danno altrui ora sono puniti dal delirio della febbre violenta. Dante - Virgilio, Dante - Capocchio - Griffolino d Arezzo - Gianni Schicchi - Maestro Adamo - Sinone Mirra, Moglie di Putifarre - Narciso Sommario « (vv. 1-45) Gianni Schicchi e Mirra Dante e Virgilio nel canto XXIX hanno incontrato gli alchimisti, cioè i falsatori di metalli, tra i quali Griffolino d Arezzo e Capocchio. Appena costui ha finito di parlare, entrano in scena, sempre nella decima bolgia, le altre tre categorie di peccatori. Tra i falsificatori di persona, due anime pallide e nude corrono rabbiosamente, addentando i dannati come morde il porco quando esce dal recinto. Una di queste due anime raggiunge Capocchio, lo azzanna al collo e lo trascina via. Alla domanda di Dante, Griffolino d Arezzo, tremante di paura, dice che quella è l anima di Gianni Schicchi che si spacciò per Buoso Donati e ne contraffece il testamento per ottenere la più bella mula di Toscana, che era di proprietà di quest ultimo. Gli indica anche l anima antica di Mirra scellerata che si finse un altra donna e commise incesto con il padre. « (vv. 46-90) Maestro Adamo Dante volge poi lo sguardo sui falsificatori di moneta, afflitti dall idropisia che ne deforma i corpi: il ventre è gonfio per l acqua che vi ristagna, il viso è scarno e la bocca è aperta per la tormentosa sete. Uno di questi invita i poeti a provare pietà per la sua misera condizione: è maestro Adamo, che racconta la propria vicenda personale insistendo sull odio nei confronti dei conti Guidi, i quali lo indussero a coniare falsi fiorini d oro nel castello di Romena. Ora sa che l anima di uno di questi (Guido II) è già tra i dannati della bolgia, ma l idropisia lo blocca e non gli permette di andare a cercarla per trarne soddisfazione. « (vv. 91-129) La moglie di Putifarre e Sinone Dante chiede a maestro Adamo chi siano le due anime che vede alla sua destra, visibilmente oppresse da una febbre acuta, tanto che fumano per il sudore. Apprende che l una è la moglie di Putifarre, biblica accusatrice di Giuseppe di aver tentato di farle violenza; l altro bugiardo è Sinone, che convinse i Troiani ad accogliere dentro la città il cavallo di legno ideato da Ulisse. A questo punto Sinone, nel sentirsi additato con disprezzo, assesta un pugno nel ventre a maestro Adamo, che gli risponde con un colpo al viso: i due si scambiano una serie di insulti, rinfacciandosi anche con arguzie le falsità commesse e schernendosi reciprocamente per la pena che li deforma. « (vv. 130-148) Ammonimento di Virgilio a Dante Mentre è intento a seguire incuriosito la rissa, Dante viene aspramente richiamato da Virgilio, che gli rimprovera il suo interesse per un dialogo così triviale; al che Dante si vergogna tanto da non riuscire a trovare le parole adatte per scusarsi. Proprio questo silenzio fa apprezzare a Virgilio il suo pentimento, ma il maestro gli ricorda che è meschino compiacersi di liti così volgari. 10a BOLGIA: falsari

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato