CANTO XXVIII – I seminatori di discordia

I seminatori Canto XXVIII di discordia TEMPO Sabato 26 marzo (o 9 aprile 1300, verso le 13. LUOGO PECCATORI Ottavo cerchio Nona bolgia Seminatori di discordia PENA Un diavolo armato di spada infligge loro orrende ferite e mutilazioni ogni volta che gli passano davanti percorrendo la bolgia. Poiché in vita agirono per disunire, ora per contrappasso sono smembrati nella propria persona. Canto 28 PERSONAGGI Dante Virgilio Maometto Pier da Medicina Curione Mosca dei Lamberti Bertran de Born Sommario « (vv. 1-21) La nona bolgia La nona bolgia si presenta agli occhi dei due poeti come uno spettacolo orripilante, con i dannati orrendamente mutilati e sanguinanti. Dante afferma l estrema difficoltà di rappresentare con parole umane tale strazio: neppure radunando tutti i feriti e i morti delle guerre che hanno insanguinato l Italia meridionale si riuscirebbe a raggiungere l orrore della bolgia dei seminatori di discordie. « (vv. 22-63) Maometto Un dannato squarciato dal volto all ano, con gli intestini che pendono dal corpo, si presenta come Maometto; indica poi il cugino e genero Alì, ferito dal mento alla fronte. La pena degli scismatici sono la mutilazione e la lacerazione inflitte da un demonio, che si rinnovano ad ogni giro della bolgia, dopo che le ferite si sono rimarginate. Virgilio spiega che Dante è vivo e Maometto gli affida l incarico di informare fra Dolcino (fondatore di una setta, morto nel 1307) che subirà l assedio del vescovo di Novara. « (vv. 64-111) Pier da Medicina, Curione, Mosca de Lamberti Un altro dannato, con il naso mozzato e la gola insanguinata, rivolge la parola a Dante; si tratta di Pier da Medicina, che affida al poeta un messaggio per due nobili di Fano, Guido del Cassero e Agnolello da Carignano, che subiranno il tradimento del tiranno Malatestino da Rimini. Pier mostra poi a Dante il tribuno Curione, cattivo consigliere di Cesare, che ha ora la lingua mozzata. Poi arriva Mosca de Lamberti, con le mani mozzate, fomentatore delle discordie tra guelfi e ghibellini in Toscana, che si lamenta del proprio destino. « (vv. 112-142) Bertran de Born Dante, incredulo, vede avanzare un tronco che regge la propria testa per i capelli come una lanterna. il poeta provenzale Bertran de Born, che istigò la rivolta di Enrico III d Inghilterra contro il proprio padre. Per aver separato persone così unite, la sua testa è separata dal tronco, in una pena esattamente rispondente alla colpa. : seminatori di disco OLGIA rdia B 9 a

La Divina Commedia
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