La Divina Commedia

242 Canto XXVII 40-42 Ravenna sta come sta da molti anni: l aquila dei da Polenta la domina, così che con le sue ali (vanni) copre anche Cervia. 43-45 La città (di Forlì) che sopportò il lungo assedio (prova) e compì il sanguinoso massacro (mucchio) dei Francesi si ritrova sotto gli artigli verdi del leone (stemma degli Ordelaffi). 46-54 E il mastino vecchio e il giovane dei Verrucchio, che fecero strazio (mal governo) di Montagna, là dove sono soliti adoperare i denti come succhiello (succhio). Le città del Lamone e del Santerno (Faenza e Imola) le governa (conduce) il leone in campo bianco (stemma di Maghinardo Pagani), che cambia partito dall estate all inverno. E quella a cui il Savio bagna i margini (Cesena), così come è situata (siede) tra pianura e montagna, così vive tra tirannia e libertà (stato franco). (vv. 55-129) La vita di Guido 55-57 Ora ti prego di raccontarci chi sei, non essere restio (duro) più di quanto io (altri) sia stato con te, e possa (se) il tuo nome su nel mondo resistere nel tempo (tegna fronte) . 58-66 Dopo che il fuoco ebbe ruggito (rugghiato) un poco a modo suo, la punta aguzza mosse di qua e di là e poi emise cotali parole: «Se io credessi che la mia risposta fosse rivolta a una persona che tornasse nel mondo dei vivi, questa fiamma starebbe (staria) senza più scosse; ma poiché da questo luogo profondo (fondo) nessuno tornò vivo, se odo il vero, ti rispondo senza paura di disonore. 67-72 Fui uomo d armi, e poi francescano (cordigliero), credendo di fare penitenza, così cinto; e certo quanto credevo si sarebbe avverato del tutto se non fosse stato il papa (Bonifacio VIII), che mal gliene incolga!, che mi fece ricadere nei peccati di prima; e voglio che tu ascolti come e perché (quare). 73-75 Finché ebbi la forma d ossa e di carne che mi diede mia madre, le mie azioni non furono di leone, ma di volpe. 76-78 Conobbi tutte le astuzie e le vie nascoste (coperte), ed esercitai la loro arte in modo tale che la fama di ciò giunse fino agli estremi della Terra. 79-84 Quando mi vidi giunto in quella parte della mia vita (etade) in cui ciascuno dovrebbe ammainare le vele e raccogliere le sartie, ciò che prima mi piaceva, allora mi dispiacque (m increbbe), e dopo essermi pentito e confessato mi feci frate (mi rendei); ahi povero infelice! e sarebbe pur servito. 85-93 Il principe dei nuovi Farisei, (papa Bonifacio VIII), conducendo guerra presso il Laterano, e non contro Saraceni o Giudei, poiché ogni suo nemico era cristiano, e nessuno era stato a conquistare Acri né commerciante nella terra del Soldano, non ebbe riguardo verso di sé né per il sommo ministero (di pontefice) né per gli ordini sacerdotali, né verso di me per quel cordone (capestro) che un tempo Ravenna sta come stata è molt anni: l aguglia da Polenta la si cova, 42 sì che Cervia ricuopre co suoi vanni. La terra che fé già la lunga prova e di Franceschi sanguinoso mucchio, 45 sotto le branche verdi si ritrova. E l mastin vecchio e l nuovo da Verrucchio, che fecer di Montagna il mal governo, 48 là dove soglion fan d i denti succhio. Le città di Lamone e di Santerno conduce il l oncel dal nido bianco, 51 che muta parte da la state al verno. E quella cu il Savio bagna il fianco, così com ella sie tra l piano e l monte, 54 tra tirannia si vive e stato franco. Ora chi se , ti priego che ne conte; non esser duro più ch altri sia stato, 57 se l nome tuo nel mondo tegna fronte . Poscia che l foco alquanto ebbe rugghiato al modo suo, l aguta punta mosse 60 di qua, di là, e poi diè cotal fiato: «S i credesse che mia risposta fosse a persona che mai tornasse al mondo, 63 questa fiamma staria sanza più scosse; ma però che già mai di questo fondo non tornò vivo alcun, s i odo il vero, 66 sanza tema d infamia ti rispondo. Io fui uom d arme, e poi fui cordigliero, credendomi, sì cinto, fare ammenda; 69 e certo il creder mio venìa intero, se non fosse il gran prete, a cui mal prenda!, che mi rimise ne le prime colpe; 72 e come e quare, voglio che m intenda. Mentre ch io forma fui d ossa e di polpe che la madre mi diè, l opere mie 75 non furon leonine, ma di volpe. Li accorgimenti e le coperte vie io seppi tutte, e sì menai lor arte, 78 ch al fine de la terra il suono uscie. Quando mi vidi giunto in quella parte di mia etade ove ciascun dovrebbe 81 calar le vele e raccoglier le sarte, ciò che pria mi piac a, allor m increbbe, e pentuto e confesso mi rendei; 84 ahi miser lasso! e giovato sarebbe. Lo principe d i novi Farisei, avendo guerra presso a Laterano, 87 e non con Saracin né con Giudei, ché ciascun suo nimico era cristiano, e nessun era stato a vincer Acri 90 né mercatante in terra di Soldano, né sommo officio né ordini sacri

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato