CANTO XXVII – Guido da Montefeltro

Guido Canto XXVII da Montefeltro Canto 27 TEMPO Sabato 26 marzo (o 9 aprile) 1300, mezzogiorno. LUOGO Ottavo cerchio Ottava bolgia PECCATORI Consiglieri fraudolenti PENA Vagano nella bolgia tenebrosa nascosti da una fiammella lampeggiante, come contrappasso per avere attuato, in vita, i loro inganni in modo nascosto. PERSONAGGI Dante Virgilio Guido da Montefeltro Sommario « (vv. 1-54) L incontro con Guido da Montefeltro Ulisse si allontana senza dire più nulla. Un altra fiamma si avvicina ai due pellegrini emettendo un mugolio indistinto. Quando infine l anima riesce ad articolare parole distinte, domanda a Virgilio notizie della sua patria, la Romagna; egli pensa di trovarsi di fronte due nuovi dannati destinati all ottava bolgia. Allora Dante, esortato da Virgilio, illustra la situazione politica delle città romagnole: Ravenna, Forlì, Rimini, Faenza, Imola e Cesena; per tutte loro i tiranni che le dominano covano guerre, anche se nessuna è ora in atto. Ravenna e Cervia sono sempre dominate dai da Polenta, Forlì dagli Ordelaffi, Rimini è governata dai Malatesta, mentre i Susinara governano Faenza e Imola e a Cesena il potere signorile si camuffa da potere comunale. « (vv. 55-129) La vita di Guido Lo spirito, invitato a svelare la propria identità, comincia a narrare le vicende della sua vita. Guido da Montefeltro, prima uomo d armi, poi, pentito dei peccati commessi, frate francescano. Ma quando era ormai giunto in età avanzata, il papa Bonifacio VIII lo aveva indotto a ricadere nella colpa; infatti gli aveva chiesto consiglio su come abbattere Palestrina, roccaforte della famiglia Colonna alla quale Bonifacio stava muovendo guerra. Il pontefice lo convinse assicurandogli l assoluzione anticipata di tutti i peccati e ottenne il consiglio fraudolento che gli consentì di vincere la sua battaglia. Al momento del trapasso, Francesco d Assisi arrivò per prelevare l anima di Guido, ma un diavolo, maestro di logica, glielo sottrasse, perché non si può assolvere chi non si pente ma non è possibile peccare e pentirsi contemporaneamente. Guido finì quindi davanti a Minosse che lo assegnò all ottava bolgia, tra i consiglieri di frode. « (vv. 130-136) Dante e Virgilio riprendono il cammino La fiamma poi si contorce in preda al dolore e si allontana, mentre i due poeti riprendono l impervio cammino verso il ponte che sovrasta la nona bolgia. GIA: consiglieri fraudolenti 8a BOL

La Divina Commedia
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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato