La Divina Commedia

tre gentiluomini fiorentini della vecchia generazione che I Dante incontra tra i sodomiti sono esponenti di quella classe aristocratica che ormai a Firenze ha perso la sua posizione preminente, scalzata dal nuovo ceto mercantile che dalla campagna si è inurbato. Come già nel canto di Brunetto Latini( Inferno XV), Dante piange la condizione della sua Firenze, che ha perduto i valori di cortesia ed è preda delle discordie e dei conflitti innescati dalle facili e rapide ricchezze dei borghesi (La gente nuova e i sùbiti guadagni, v. 73). Già era in loco onde s udia l rimbombo de l acqua che cadea ne l altro giro, 3 simile a quel che l arnie fanno rombo, quando tre ombre insieme si partiro, correndo, d una torma che passava 6 sotto la pioggia de l aspro martiro. Venian ver noi, e ciascuna gridava: «Sòstati tu ch a l abito ne sembri 9 essere alcun di nostra terra prava . Ahimè, che piaghe vidi ne lor membri, ricenti e vecchie, da le fiamme incese! 12 Ancor men duol pur ch i me ne rimembri. A le lor grida il mio dottor s attese; volse l viso ver me, e «Or aspetta , 15 disse, «a costor si vuole esser cortese. E se non fosse il foco che saetta la natura del loco, i dicerei 18 che meglio stesse a te che a lor la fretta . Ricominciar, come noi restammo, ei l antico verso; e quando a noi fuor giunti, 21 fenno una rota di sé tutti e trei. Qual sogliono i campion far nudi e unti, avvisando lor presa e lor vantaggio, 24 prima che sien tra lor battuti e punti, così rotando, ciascuno il visaggio drizzava a me, sì che n contraro il collo 27 faceva ai piè contin o v aggio. E «Se miseria d esto loco sollo rende in dispetto noi e nostri prieghi , 30 cominciò l uno, «e l tinto aspetto e brollo, la fama nostra il tuo animo pieghi a dirne chi tu se , che i vivi piedi 33 così sicuro per lo nferno freghi. Questi, l orme di cui pestar mi vedi, tutto che nudo e dipelato vada, 36 fu di grado maggior che tu non credi: nepote fu de la buona Gualdrada; Guido Guerra ebbe nome, e in sua vita 39 fece col senno assai e con la spada. L altro, ch appresso me la rena trita, è Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce 42 nel mondo sù dovria esser gradita. (vv. 1-18) Altri sodomiti 1-6 Ormai ero in un punto dove si udiva il rimbombo dell acqua che cadeva nel girone sottostante, simile al ronzio (rombo) che fanno gli alveari, quando tre anime si distaccarono insieme correndo da una schiera che passava sotto la pioggia del duro tormento. 7-9 Venivano verso di noi, e ciascuna gridava: «Fermati tu che dal vestire sembri essere uno della nostra città malvagia (prava) . 10-12 Ahimè, che piaghe vidi nelle loro membra, recenti e vecchie, lasciate dalle fiamme! Ancora oggi me ne addoloro, solo a ricordarle. 13-18 Alle loro grida, la mia guida si fermò; volse il viso verso di me e disse: «Aspetta, con costoro si deve essere cortesi. E se non fosse per il fuoco che la natura del luogo fa piovere come frecce (saetta), direi che la fretta converrebbe più a te che a loro . (vv. 19-63) I tre nobili fiorentini 19-21 Come ci fermammo, ricominciarono l usato (antico) lamento; e quando arrivarono da noi, tutti e tre si disposero a ruota. 22-27 Come sono soliti fare i lottatori nudi e unti, studiando con gli occhi la presa e il loro vantaggio, prima di percuotersi e ferirsi a vicenda (battuti e punti), così ruotando, ciascuno voltava il viso (visaggio) verso di me, così che il loro collo faceva un movimento sempre contrario a quello dei piedi. 28-33 E uno di loro cominciò: «Se la miseria di questo luogo sabbioso (sollo) e il nostro aspetto annerito e bruciacchiato (brollo) rendono degni di disprezzo noi e le nostre suppliche, la nostra fama spinga il tuo animo a dirci chi sei tu che così sicuro premi i piedi vivi per l Inferno. 34-39 Questi, del quale mi vedi pestare le orme, per quanto cammini tutto nudo e pelato, fu di condizione (grado) più nobile di quanto tu creda: fu nipote della buona Gualdrada; ebbe nome Guido Guerra, e nella sua vita si distinse molto per ingegno e per valore. 40-42 l altro, che dietro di me sbriciola la rena, è Tegghiaio Aldobrandi, la cui voce nel mondo su avrebbe dovuto essere gradita. Inferno La gente nuova e i sùbiti guadagni 163

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Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato