La Divina Commedia

126 Canto XI 43-45 ma senza alcun vantaggio (sanza pro), chiunque si priva del vostro mondo, gioca in bisca (biscazza) e dilapida (fonde) il patrimonio, e piange là (nel mondo) dove dovrebbe essere contento. 46-54 Si può fare violenza contro la divinità, negandola nel cuore e bestemmiandola, e disprezzando la natura e la sua bontà; e perciò il girone minore bolla con la sua impronta sia i sodomiti e gli usurai (Soddoma e Caorsa) sia chi, disprezzando Dio con il cuore, bestemmia (favella). La frode, per cui ogni coscienza prova rimorso, l uomo può praticarla contro chi si fida e contro colui che non possiede (non ha nella borsa, non imborsa) fiducia. 55-66 Questo ultimo modo pare che intacchi (incida) solo il vincolo (vinco) d amore naturale; per cui nel secondo cerchio si rinchiude ipocrisia, lusinga, chi esercita le arti magiche (chi affattura), falsità, ladrocinio, e simonia, ruffiani, barattieri e simili lordi peccati. Nell altro modo si dimentica l amore stabilito dalla natura, e anche quello aggiunto, per cui si crea una fiducia speciale (spez al); quindi nel cerchio minore, dove è il punto dell universo su cui poggia (siede) Dite, chiunque tradisca (qualunque trade) è consumato dai tormenti per l eternità . (vv. 67-115) I peccati di incontinenza e usura 67-75 E io: «Maestro, il tuo ragionamento (ragione) procede assai chiaro e assai bene suddivide questo baratro e il popolo che esso racchiude (possiede). Ma dimmi: quelli che stanno nella palude grassa di fango (pingue), nella bufera di vento, battuti dalla pioggia, e che si scontrano insultandosi con parole così aspre, perché non sono puniti nella città rovente, se Dio li ha in ira? e se non li ha, perché sono puniti in tal modo (a tal foggia)? . 76-84 Ed egli a me: «Perché la tua mente devia (delira) tanto dal retto uso che suole avere? oppure dove è volta altrove? Non ti ricordi di quelle parole con le quali l Etica (Nicomachea di Aristotele), che hai fatto tua, tratta a fondo (pertratta) le tre disposizioni dell animo che il cielo condanna: incontinenza, malizia e matta bestialità? e come l incontinenza offenda meno Dio e incontri (accatta) meno biasimo? 85-90 Se tu consideri bene questa opinione (sentenza) e ti ricordi (rechiti a la mente) chi sono quelli che su di fuori sono puniti, capirai bene perché da questi peccatori siano separati, e perché la vendetta divina meno offesa li colpisca (martelli) . 91-96 «O sole che risani ogni intelletto (vista) oscurato, tu mi appaghi tanto quando risolvi i miei dubbi che il dubitare mi è gradito quanto il sapere. Torna ancora un poco indietro , dissi io, «al punto qualunque priva sé del vostro mondo, biscazza e fonde la sua facultade, 45 e piange là dov esser de giocondo. Puossi far forza ne la de tade, col cor negando e bestemmiando quella, 48 e spregiando natura e sua bontade; e però lo minor giron suggella del segno suo e Soddoma e Caorsa 51 e chi, spregiando Dio col cor, favella. La frode, ond ogne cosc enza è morsa, può l omo usare in colui che n lui fida 54 e in quel che fidanza non imborsa. Questo modo di retro par ch incida pur lo vinco d amor che fa natura; 57 onde nel cerchio secondo s annida ipocresia, lusinghe e chi affattura, falsità, ladroneccio e simonia, 60 ruffian, baratti e simile lordura. Per l altro modo quell amor s oblia che fa natura, e quel ch è poi aggiunto, 63 di che la fede spez al si cria; onde nel cerchio minore, ov è l punto de l universo in su che Dite siede, 66 qualunque trade in etterno è consunto . E io: «Maestro, assai chiara procede la tua ragione, e assai ben distingue 69 questo baràtro e l popol ch e possiede. Ma dimmi: quei de la palude pingue, che mena il vento, e che batte la pioggia, 72 e che s incontran con sì aspre lingue, perché non dentro da la città roggia sono ei puniti, se Dio li ha in ira? 75 e se non li ha, perché sono a tal foggia? . Ed elli a me «Perché tanto delira , disse, «lo ngegno tuo da quel che sòle? 78 o ver la mente dove altrove mira? Non ti rimembra di quelle parole con le quai la tua Etica pertratta 81 le tre disposizion che l ciel non vole, incontenenza, malizia e la matta bestialitade? e come incontenenza 84 men Dio offende e men biasimo accatta? Se tu riguardi ben questa sentenza, e rechiti a la mente chi son quelli 87 che sù di fuor sostegnon penitenza, tu vedrai ben perché da questi felli sien dipartiti, e perché men crucciata 90 la divina vendetta li martelli . «O sol che sani ogne vista turbata, tu mi contenti sì quando tu solvi, 93 che, non men che saver, dubbiar m aggrata. Ancora in dietro un poco ti rivolvi ,

La Divina Commedia
La Divina Commedia
Edizione integrale aggiornata al nuovo Esame di Stato