APPROFONDIMENTO – I tre stili della relazione

Il corpo e la mente leggi e rispondi Quali possono essere le cause di reazioni aggressive? Approfondimento Tecniche per controllare l aggressività Un fenomeno da analizzare L aggressività fa parte della natura umana ed è legata all istinto di autoconservazione e sopravvivenza, ma spesso le reazioni sono purtroppo eccessive e si accompagnano a comportamenti che danneggiano, distruggono, umiliano chi li subisce. I bersagli dell aggressività fisica, dell atto vandalico possono essere oggetti, animali, persone; le forme più estreme del comportamento aggressivo sono atti di violenza inaudita, solitamente contro i più deboli. Alcune reazioni aggressive dirette e immediate (manifesta aggressività verbale, aperta aggressività fisica, urla, pianto, rifiuto ecc.) sono facilmente riconoscibili ed evidenti: ci sentiamo aggrediti quando, ad esempio, il compagno ci insulta pesantemente se sbagliamo un azione di gioco, o quando l insegnante ha il tono di voce alterato. Molte caratteristiche reazioni aggressive sono evidentemente di natura difensiva: se sono state accumulate tensione negativa e frustrazione, solitamente la risposta sarà una reazione distruttiva o di allontanamento della persona o dell oggetto che le ha provocate. più difficile riconoscere reazioni nelle quali l aggressività, lungamente repressa a livello inconscio, si scatena molto lentamente in maniera mascherata e larvata con manifestazioni del tutto insospettabili (ridicolizzarsi, rendersi brutti e antipatici a tutti i costi, calo improvviso del rendimento, mutismo ecc.). Quando recepiamo uno stimolo come negativo, possiamo a volte reprimere la reazione aggressiva diretta e immediata, scaricandola in maniera indiretta, attraverso reazioni somatiche di autoaggressività, di autolesionismo (mangiarsi le unghie, tormentarsi violentemente i capelli ecc.). Imparando ad analizzare gli stimoli per noi negativi e a comunicare immediatamente le nostre reazioni, entreremo più facilmente in contatto con gli altri e ne trarrà vantaggio anche la nostra salute fisica e mentale. Se ci rendiamo conto di non riuscire a riconoscere e a contenere da soli la nostra aggressività, possiamo farci aiutare, parlando di noi stessi con chi ci sta intorno, confrontandoci con i coetanei, affidandoci alle strutture scolastiche (ad esempio i centri d ascolto) e sociali (ad esempio consultori e centri di assistenza sociale di quartiere) preposte ad analizzare e risolvere questi problemi. approfondimento I tre stili della relazione Normalmente sono tre gli stili di relazione adottati nella competizione sportiva individuale e di squadra: lo stile attivo (aggressivo, impositivo), cioè la tendenza a imporsi, ad accusare e colpevolizzare gli altri, a lottare per vincere, a non accettare di fare ciò che non si vuole fare, anche a rischio di essere emarginati sentendosi frustrati e abbandonati; lo stile passivo (assorbente, risentito), cioè la tendenza a scusarsi anche più del dovuto pur di essere accettato; a fare ciò che gli altri vogliono, senza esprimere ciò che si prova per evitare conflitti e non essere rifiutato, lasciando che gli altri, a volte, ne approfittino; lo stile collaborativo (assertivo, equilibrato), cioè la tendenza a cercare di ottenere quasi ciò che si vuole in giusto equilibrio tra la propria soddisfazione e quella degli altri, esprimendo onestamente il proprio pensiero e rispettando gli altri. Chi presenta questa tendenza in genere ha fiducia in se stesso e sa gestire con discreto successo sentimenti ed emozioni, dosando le reazioni. 90 Sezione 2 Io e il mio corpo

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Corso di Scienze motorie e sportive