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Una corretta alimentazione Bastano 20 minuti di attività aerobica, eseguita 3 volte alla settimana, per potenziare l attività cardiocircolatoria e respiratoria e gli enzimi cellulari necessari. tere ore di attività senza che l organismo ne soffra. I grassi sono quindi un ottima fonte di energia, dato che, come abbiamo visto, le riserve di glucosio sono limitate. Gli acidi grassi, già presenti nel torrente circolatorio all inizio dell attività fisica, vengono ben presto utilizzati dai muscoli e, se l attività continua per qualche minuto, viene liberata adrenalina che induce le cellule adipose a idrolizzare i trigliceridi immagazzinati, con la conseguente immissione nel sangue di un ulteriore quantità di molecole di acidi grassi. Dopo circa 20 minuti di attività fisica, il livello ematico degli acidi grassi risulta significativamente più alto rispetto allo stato di riposo. Ma quando l intensità dell attività aumenta, la richiesta totale di grassi diminuisce; infatti la loro demolizione per ottenere energia avviene solo per via aerobica, quindi i grassi non possono più essere usati come fonte energetica se l apporto di ossigeno non è sufficiente: il consumo di ossigeno per l utilizzazione dei grassi è molto maggiore che per i carboidrati. L attività aerobica si basa soprattutto sul rifornimento di energia da parte dei grassi e più ci si allena, maggiori sono le richieste di ossigeno; quindi un numero maggiore di mitocondri (organelli cellulari che provvedono alla respirazione cellulare) deve essere presente nelle cellule; nel contempo cuore e polmoni migliorano la capacità di rifornire ossigeno ai muscoli. La pratica sportiva brucia i grassi depositati Per chi vuole dimagrire praticando sport è utile sapere che un paziente, persistente e consistente allenamento a bassa intensità, come il camminare, è la strada che porta al massimo consumo di grassi e al minimo di carboidrati. In generale, più lunga è la durata della prestazione, maggiore è il contributo dei grassi al fabbisogno energetico. Il metabolismo risulta più alto non solo al termine dell attività fisica, ma anche il giorno seguente. Ci vuole energia, infatti, per riassemblare il glucosio a formare glicogeno e per costruire nuovo tessuto muscolare: tale energia è fornita dai grassi. L attività fisica quindi contribuisce alla liberazione degli acidi grassi a partire dai grassi di deposito, provenienti soprattutto dal tessuto connettivo sottocutaneo e non dal grasso che avvolge i muscoli: la quantità di grasso nelle due braccia di un tennista è la stessa, anche se il volume muscolare è diverso, come risulta misurando la circonferenza del braccio. I protidi nell attività fisica Le proteine assunte con gli alimenti vengono usate come fonti d energia solo in caso di necessità. L organismo utilizza le proteine in modo diverso a seconda che si trovi in stato di riposo o svolga attività fisica. L atleta consuma più proteine di un individuo sedentario, ma la quantità giornaliera raccomandata è sufficiente per il loro rifornimento. Mentre si pratica sport e per qualche ora dopo aver terminato l attività sportiva non si formano nuove proteine per- 274 Sezione 4 Alla ricerca del benessere

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Corso di Scienze motorie e sportive