La fatica muscolare

Il muscolo: il motore del movimento Sistemi Il fondista italiano Federico Pellegrino, classe 1990, campione del mondo nella specialità sprint a tecnica libera nel 2017. Il meccanismo aerobico sviluppa grandi quantità di energia e si attiva nel caso di sforzi prolungati della durata superiore a 5 (nuoto, camminata, ballo, ciclismo, corse di mezzofondo, maratona, sci di fondo). Questo sistema dipende dalla quantità di ossigeno disponibile e occorre qualche minuto perché sia realizzabile. La massima potenza sviluppabile attraverso i meccanismi ossidativi dipende dalla quantità di ossigeno disponibile nei muscoli. La massima potenza aerobica (VO2 max) è definita come la massima quantità di energia che si rende disponibile attraverso i meccanismi ossidativi. Quando si esegue un esercizio che esprime la massima tensione possibile con la contrazione (sforzo massimale), man mano che lo sforzo cresce d intensità si verifica anche un incremento del consumo di ossigeno (VO2) che arriva sino a un punto massimo, VO2 max; da questo momento in poi l esercizio può essere continuato solo per poco tempo. Il VO2 max o capacità aerobica varia da soggetto a soggetto ed è condizionato dall età (raggiunge il suo massimo a 20 anni). I fattori da cui dipende il VO2 max sono i seguenti: la predisposizione genetica; il VO2 max può aumentare anche di 20 volte, da 0,25 a 5 litri al minuto per uno sforzo di 2 o 3 ; l allenamento favorisce l assorbimento dell O2 da parte dei muscoli; migliorando la gittata cardiaca arriva più sangue e ossigeno ai muscoli. La fatica muscolare La fatica muscolare è caratterizzata da una diminuzione della capacità del muscolo di contrarsi a seguito di uno sforzo intenso e prolungato. Se la quantità di acido lattico prodotta è elevata, esso si accumula nei muscoli e produce indolenzimento e rigidità; viene poi smaltito durante il recupero. Ogni 15 viene eliminato il 50% di quello presente in circolo e con gli esercizi di allungamento muscolare si favorisce il suo riassorbimento. L acido lattico: può essere eliminato attraverso il sudore e l urina; si può riconvertire in glucosio o glicogeno nel fegato e nel muscolo; può essere usato per i processi ossidativi. La stanchezza delle atlete dopo la conclusione di una gara di mezzofondo. Il tono muscolare Il tono muscolare è lo stato di tensione nel quale si trovano i muscoli. Anche quando si è a riposo, infatti, i muscoli non sono mai in stato di completo rilassamento ma si trovano in condizione di lieve tensione. un fenomeno di natura riflessa dovuto a deboli ma continui impulsi che provengono dal midollo spinale (parte del sistema nervoso centrale situato nella colonna vertebrale). Con il cosiddetto riscaldamento si cerca di aumentare il tono muscolare in modo da preparare i muscoli e tutto l organismo alle successive richieste motorie. Nelle prestazioni di gara o di forte impegno muscolare ed emotivo si avrà un grado piuttosto alto del tono muscolare. Attenzione però: se il tono muscolare è troppo elevato, in una situazione di competizione potrebbe causare perdita di concentrazione e controllo e compromettere quindi l esito della prova. 134 Sezione 3 Il corpo e il movimento

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Corso di Scienze motorie e sportive