380 EDUCAzIoNE CIvICA Parità di genere Violenza sulle donne: la legge Codice Rosso La violenza contro le donne, che assume la forma di abusi fisici e sessuali, è stata definita dall oNU un flagello mondiale poiché è diffusa in tutti i Paesi del mondo, compresa l Italia. Gli aggressori appartengono a ogni classe sociale e a ogni ceto economico e culturale: sono in genere mariti, fidanzati, compagni di vita, padri o colleghi di lavoro. Purtroppo la violenza contro le donne sta diventando un fenomeno sempre più diffuso che si presenta non solo in forma fisica e psicologica, ma anche come ricatto morale ed economico, e può giungere al femminicidio, l uccisione delle donne. Le donne che subiscono violenza dovrebbero rivolgersi subito ai centri antiviolenza, presenti in molte città, dove vengono offerti a tutte, italiane e straniere, sostegno psicologico e aiuto legale. Il nostro sistema sanitario mette a disposizione una rete di servizi sul territorio, psicologici e medici, come i consultori familiari. Uno dei luoghi in cui è più spesso possibile intercettare le vittime è il pronto soccorso. qui che chi ha subito violenza, a volte inconsapevole della propria condizione, si rivolge per essere curato. Presso alcuni pronto soccorso italiani si sta sperimentando un percorso speciale, contrassegnato da un codice rosa, o uno spazio protetto, detto stanza rosa , per offrire assistenza fisica e psicologica e informazioni legali. Recentemente è stata approvata in Italia la legge n. 69/2019, detta Codice Rosso , che mira a rafforzare la tutela delle donne vittime di violenza domestica. Il testo di legge elenca i principali reati: il revenge porn, il delitto di costrizione o induzione al matrimonio, la violazione dei provvedimenti di allontanamento dalla casa familiare e del divieto di avvicinamento ai luoghi frequentati dalla persona offesa, lo sfregio (lesioni permanenti al viso), i maltrattamenti, gli atti persecutori (lo stalking, per cui sono state inasprite le pene) e la violenza sessuale. Tra i nuovi provvedimenti vi è il divieto di avvicinarsi ai luoghi frequentati dalla vittima, che può essere supportato da mezzi elettronici come il cosiddetto braccialetto elettronico.