2.3 I cicli economici

286 ECoNomIA 17. I soggetti economici: lo Stato 2.3 I cicli economici Nel corso della storia l intervento dello Stato in economia è sempre stato oggetto di un vivace e complesso dibattito, poiché il sistema economico è mutevole nel tempo e non sempre è in grado di governarsi da solo. L economia non ha un andamento costante nel tempo, ma è ciclica, cioè alterna fasi di espansione (crescita), durante le quali vi è un aumento di vari fattori economici (come la produzione industriale, l occupazione, i salari, i profitti delle imprese), a fasi di recessione (crisi, disoccupazione o difficoltà economica), durante le quali tutti i fattori economici iniziano a diminuire. Quando la recessione si protrae nel tempo il livello di produttività di un Paese si abbassa molto e la disoccupazione aumenta, molte imprese falliscono, i debitori si trovano nell impossibilità di far fronte ai propri debiti e le banche smettono di erogare prestiti: si raggiunge così il livello più basso possibile per l attività economica. L alternarsi periodico di fasi di espansione economica e di fasi di recessione prende il nome di ciclo economico. I cicli economici Attività economica culmine recessione espansione trend punto minimo tempo 1° ciclo economico A causa di questa ciclicità dell economia, gli interventi dello Stato sono necessari per correggere situazioni problematiche. Lo Stato mette in atto interventi correttivi che siano in grado di riportare in equilibrio il sistema economico, al fine di garantire uno sviluppo equilibrato e un efficiente allocazione delle risorse (politica anticongiunturale). Nella maggior parte dei Paesi del mondo, seppure in misura differente, lo Stato interviene in economia. 2° ciclo economico SAR VERO? Lo Stato non interviene nei momenti di crisi, ma lascia liberi i privati di gestire la situazione di difficoltà.

Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso
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