3. I beni economici e i servizi: caratteristiche e

economIA 209 3. I beni economici e i servizi: caratteristiche e classificazione 3. I beni economici e i servizi: caratteristiche e classificazione Per soddisfare i suoi bisogni illimitati l uomo ha bisogno di beni e di servizi. I beni sono tutte le cose che possono essere prodotte con l attività umana (per esempio un libro, una bicicletta, un abito) oppure sono già disponibili in natura (come il petrolio, la verdura, la legna). I servizi sono prestazioni professionali svolte da un soggetto a favore di chi ne ha la necessità. Possono essere prestazioni manuali, come quella di un idraulico o di un elettricista che riparano un impianto, oppure intellettuali, come la consulenza di un avvocato, il lavoro di un impiegato e l insegnante. A seconda del soggetto che li eroga, i servizi possono essere pubblici, se forniti ai cittadini dallo Stato, oppure privati, se forniti da un operatore privato. Se trovassimo in natura tutti i beni necessari al soddisfacimento dei nostri bisogni in quantità illimitata non esisterebbe alcun problema economico, ma come sappiamo la situazione è ben diversa. esistono pertanto: 1. beni liberi, di cui tutti usufruiscono in modo gratuito (l aria, l acqua del mare, il sole); 2. beni comuni, risorse condivise da tutti i membri di una collettività ma esauribili o limitate, il cui eccessivo sfruttamento potrebbe comprometterle (per esempio se tutti raccogliessero i fiori di un parco pubblico). A causa dei problemi legati all eccessivo sfruttamento del territorio e dell inquinamento da parte dell uomo, l economia si sta occupando sempre di più di quest ultima tipologia di beni, cercando di coniugare la crescita economica con il rispetto dei beni comuni. Si parla quindi di sviluppo sostenibile per indicare una forma di sviluppo economico compatibile con il benessere dell ambiente e delle generazioni future. FOCUS I bisogni dell uomo sono soddisfatti da beni e da servizi, tra cui l istruzione. Utilità - La tragedia dei beni comuni La tragedia dei beni comuni (in inglese the tragedy of the commons) è una teoria economica che descrive come le persone spesso usano le risorse naturali a proprio vantaggio senza considerare il benessere del gruppo o della società nel suo insieme. Quando un certo numero di individui considera solo il proprio benessere, si hanno conseguenze negative per tutti, dato che le risorse naturali si esauriscono. La teoria fu esposta per la prima volta in un saggio scritto nel 1833 dall economista britannico William Forster Lloyd, che prese a esempio di questo fenomeno gli effetti del pascolo non regolamentato sui terreni comuni (detti commons) in Gran Bretagna e Irlanda. Se i terreni comuni non vengono utilizzati da un numero eccessivo di persone, tutti gli allevatori ne traggono beneficio. Se invece uno o più pastori sfruttano troppo i terreni comuni, si assiste al loro deterioramento, di cui subiscono le conseguenze anche gli altri. Se nell uso del territorio non vengono presi in considerazione e gestiti anche i costi ambientali, dunque, il terreno non sarà in grado di reggere l eccessivo sfruttamento.

Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso
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