Diritto ed economia. Istruzioni per l’uso

DIRItto 3.2 I diritti del lavoratore 103 Questo articolo riconosce ed elenca i diritti fondamentali e inderogabili di tutti i lavoratori dipendenti: 1. il diritto a una retribuzione adeguata rispetto alla quantità e qualità del lavoro svolto. Il compenso deve essere comunque sufficiente a garantire al lavoratore e alla sua famiglia un esistenza libera dal bisogno economico e un tenore di vita dignitoso; 2. la durata massima della giornata lavorativa fissata dalla legge. In genere la durata è di 8 ore; 3. il diritto al riposo settimanale; 4. il diritto alle ferie annuali retribuite, cui non si può rinunciare. FOCUS - Lavoro subordinato e lavoro autonomo Esistono due tipologie principali di lavoro: subordinato e autonomo. 1. Il lavoratore subordinato (o dipendente) svolge un attività manuale o intellettuale alle dipendenze e sotto la direzione di un datore di lavoro in cambio di un compenso che viene definito salario o stipendio, a seconda della tipologia di lavoro svolto. In genere si definisce salario il compenso di un lavoro prevalentemente manuale (per esempio muratore) e stipendio quello di un attività prevalentemente intellettuale (come l insegnante). 2. Il lavoratore autonomo (lo sono per esempio molti commercialisti, idraulici, medici specialisti) sceglie invece liberamente il tempo, il luogo e le modalità organizzative della propria attività, volta a fornire beni o servizi a clienti (committenti), e si assume i rischi di un eventuale fallimento economico o professionale.

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