L’UNITÀ IN BREVE

L U N I T I N B R EV E 1. CREDERE E CONOSCERE 96 | unità 2 | audio lettura L ES P ER I E N Z A D E L C R E D ER E Le credenze e le pratiche magico-religiose delle popolazioni primitive venivano viste dagli antropologi evoluzionisti come forme di pensiero irrazionale in quanto tentativi inadeguati di spiegare gli eventi e i fenomeni. Secondo Frazer gli errori dei popoli extraeuropei erano dovuti a un immaturità intellettuale; secondo Lévi-Bruhl a una mentalità pre-logica. L ottica positivista di questi antropologi contrapponeva quindi la credenza, tipica dei primitivi, basata sull irrazionalità, alla conoscenza, tipica dei moderni, basata sulla razionalità e sul metodo sperimentale. Contro questo approccio Evans-Pritchard ha inaugurato l approccio interpretativo allo studio delle credenze, dimostrando l esistenza di una doppia teoria della causalità capace di sconfessare la dicotomia razionale/irrazionale. La credenza zande nel mangu infatti non sostituisce la conoscenza dei nessi empirici di causa-effetto tra gli eventi, ma risponde al perché del loro accadere. L esperienza del credere emerge come un modo per dare senso alla vita: credere e conoscere si integrano tra loro come piani differenti di comprensione del mondo. Magia e religione sono state interpretate dagli evoluzionisti come tappe del processo che conduce alla scienza. La magia è stata fin da subito connotata negativamente, considerata dapprima estranea al culto degli dèi dalla cultura grecoromana e poi prodotto dell azione diabolica dal cristianesimo. Può essere distinta in magia bianca, cioè quella che usa le forze sovrannaturali a fin di bene, e magia nera, quella che si rivolge a spiriti maligni per danneggiare qualcuno. Secondo Ernesto De Martino il pensiero magico costituisce un primo tentativo dell uomo di affermare la propria presenza nel mondo, superando l angoscia di perderla. Dal punto di vista antropologico la religione è un complesso di pratiche (riti) e rappresentazioni (credenze), che riguarda le domande più profonde dell esistenza umana. composta dalla dimensione del significato, che attiene ai valori che essa esprime attraverso le verità di fede, e da quella del potere, che rimanda a una figura autorevole in grado di sancire quei valori. Ha una funzione normativa, perché stabilisce un sistema di regole etico-morali, e una integrativa, perché i fedeli si riconoscono reciprocamente come seguaci di quel sistema.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane