La religione e il sacro

Egli scrive: Come rischio antropologico permanente il finire è il rischio di non poterci essere in nessun mondo culturale possibile, il perdere la possibilità di farsi presente operativamente al mondo, il restringersi, sino all annientarsi, di qualsiasi orizzonte di operabilità mondana, la catastrofe di qualsiasi progettazione comunitaria secondo valori. La cultura umana in generale è l esorcismo solenne contro questo rischio radicale, quale che sia, per così dire, la tecnica esorcistica adottata. E. De Martino, La fine del mondo, Einaudi, Torino 2019, p. 128 religione: complesso più o meno coerente di rappresentazioni e pratiche che esprimono la devozione a una o più divinità, la cui presenza è connessa alle più profonde preoccupazioni di una società (il senso del male, la morte, la felicità ecc.). Il mago e lo stregone sono figure centrali per garantire che il mondo magico sia lo spazio di pensiero e di azione in cui gli esseri umani possano realizzare la loro «volontà di esserci di fronte al rischio di non esserci . L affermazione della presenza era particolarmente viva presso il mondo povero e illetterato del Mezzogiorno italiano, in quelle fasce sociali che il politico e pensatore italiano Antonio Gramsci aveva definito «culture subalterne : nell analisi di De Martino la dimensione magica era caratteristica infatti degli esclusi e dei subalterni, i quali, non avendo preso ancora coscienza della propria identità storica e di classe, ricorrevano al magismo come affermazione della loro presenza nel mondo. 1.4 LA RELIGIONE E IL SACRO | Il concetto di religione | Il concetto di religione ha suscitato ampi dibattiti nelle scienze sociali e in antropologia. Alcuni studiosi hanno sottolineato che l idea di religione come essenza unitaria, a sé stante, a prescindere da una qualche forma culturale storicamente specifica, è insostenibile per tre ragioni: il cristianesimo ha adottato il termine latino religio per definire se stesso, dunque la parola religione senza specificazioni (religione bantu, religione s mi e così via) ha una matrice implicitamente cristiana; IN V ITO A L LA V IS I O NE Gianfranco Mingozzi LA TARANTA 1962 La taranta è il ragno mitico che morde simbolicamente la persona e col suo veleno crea dei turbamenti sia nel fisico sia nell anima. Il tarantismo, ovvero il male del passato che si manifesta dolorosamente nel presente, ebbe origine da riti pagani nel Medioevo a cui poi la Chiesa nel XVIII secolo vi associò l immagine di san Paolo. In questo documentario, pioniere sul tarantismo pugliese e realizzato con la consulenza di De Martino, viene minuziosamente filmato il momento di espiazione del male dei tarantati che viene curato con l intrecciarsi della musica della fisarmonica, del violino e del tamburello a danze e canti. 60 | unità 2 |

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane