Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3

Per Lévy-Bruhl, in molte società tradizionali la comunità può sentirsi fortemente legata a una tipologia di pianta o a una specie animale, mediante una serie di rappresentazioni collettive dello stesso genere. Per buona parte del periodo fondativo dell antropologia culturale, tra la seconda metà dell Ottocento e gli anni Trenta del Novecento, la mentalità magico-religiosa è stata dunque considerata come intrinsecamente illusoria rispetto alla convinzione, ispirata dal positivismo, della validità assoluta del pensiero occidentale. I primitivi erano considerati tali perché credevano, ovvero erano inclini ad assumere una modalità di rappresentazione del mondo che li portava a convinzioni essenzialmente false (le credenze), e a produrre un sapere sul mondo sostanzialmente errato; al contrario, i moderni erano tali perché conoscevano: affrancatisi storicamente, nel corso dell evoluzione culturale dell Occidente, dalla magia (e poi anche dalla religione), essi si orientavano secondo una modalità di rappresentazione del mondo che li portava a un sapere completamente vero e definitivo sulla realtà (la scienza). Il concetto di credenza implica sempre un giudizio riguardo alla dubbia verità di ciò che viene affermato ed è considerato opposto al concetto di conoscenza. Se infatti, in un ottica positivista, la conoscenza è l unico e definitivo specchio di una realtà oggettiva a cui il metodo sperimentale ci consente di accedere attraverso i fatti, la diversità dei sistemi di credenze magico-religiose non può che risultare incomprensibile e irrazionale. ESEMPIO: questa distinzione emerge chiaramente di fronte alla domanda: Perché ci è capitata questa disgrazia? . Analizziamo le risposte nel caso, per esempio, di un terremoto: il primitivo è tale perché invoca in modo irrazionale la credenza nel peccato o nell ira di esseri spirituali, come nella mitologia giapponese in cui i terPERCH CI CAPITATA QUESTA DISGRAZIA? remoti sono causati da un enorme pesce gatto chiamato Namazu, che il dio Kashima tenta invano di controllare; ALTRI premoderni NOI moderni - civilizzati primitivi - irrazionali razionali il moderno è tale perché invece risponde utilizzando in modo razionale la scienza si affidano alle ci basiamo sulle e studia i terremoti con la geologia, scoprendone le vere cause materiali. false credenze vere conoscenze Se dunque riteniamo che i principi della scienza siano anche i criteri universali deldella tramite la conoscenza e quindi gli unici veramente razionali, allora noi occidentali conosciamo, magia la scienza mentre gli altri, i nativi di ogni comunità per cui la risposta è nella per cui la risposta è nelle tradizionale, per lo più credono. Questa impostazione si chiama approccio ira degli esseri spirituali vere cause materiali oggettivista allo studio delle credenze. | L esperienza del credere | 53

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane