Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3

SECONDA PROVA SCRITTA TEMA DI SCIENZE UMANE avuto una recente, imponente storia di migrazione, fatta anche di sofferenze, fatiche, umiliazioni, di no sbattuti in faccia. Eppure quella storia sembra dimenticata. Ciò comporta un deficit di cultura e di memoria e, contemporaneamente, ci allontana dalle nostre radici e dalla nostra identità. C è di più. Le migrazioni di ieri, come quelle di oggi, sono state piene di difficoltà e di sofferenze. Anche le nostre. [ ] Questa è la nostra storia e, per mantenere la nostra identità, dobbiamo essere con essa coerenti. Non è infatti solo una storia. anche una cultura. Abbandonandola, dimentichiamo noi stessi, quello che siamo. Luigi Ciotti, Lettera ad un razzista del terzo millennio, Edizioni Gruppo Abele, Torino, 2019, p. 44-49 documento 2 Il vecchio razzismo si basava su differenze biologiche, come il colore della pelle. Il nuovo razzismo si basa su tratti culturali. L essenza non è cambiata, comunque. L inferiorità degli immigrati extracomunitari, per esempio, viene comunque ritenuta una realtà fattuale che deve essere empiricamente testata e dimostrata, al di là di ogni qualificazione che attesti superiorità o inferiorità biologica, dalla loro differenza culturale. Assai convenientemente [ ] è stato pronunciato lo spostamento della questione dell immigrazione al razzismo. Ciò sposta la questione dai problemi specifici di tipo pratico, politico-giuridico, posti dal pieno riconoscimento dei diritti civili degli immigrati come cittadini a tutti gli effetti, verso le speculazioni oziose, pseudo-filosofeggianti, parascientifiche, che hanno spinto il dibattito verso temi che hanno costituito un alibi per i ritardi, l indolenza e le colpe delle politiche del governo centrale e locale sul fenomeno dell immigrazione. Questo razzismo, che è basato su una presunzione di asimmetria culturale, mira ad essere razzismo colto . [ ] Le discriminazioni razziali sono sempre basate su una mentalità razzista che consiste essenzialmente nel postulare non solo l ineguaglianza e la gerarchia tra le razze, ma anche, come un corollario logicamente inevitabile, l ineguaglianza e la gerarchia delle culture. Così, per non riconoscere agli immigrati i diritti di cittadinanza a tutti gli effetti, si preferisce iniziare il dibattito sui salti culturali, comprendendo che da questa posizione è più facile contrabbandare segretamente la superiorità non-dimostrata della cultura nord-americana ed europea occidentale. In questo caso, il senso comune esemplifica tutti gli attuali stereotipi dati per scontati, e diventa un valido alleato del razzismo colto. Franco Ferrarotti, Note preliminari su pregiudizi etnici e stereotipi culturali, in Relazioni etniche, stereotipi e pregiudizi, a cura di Marcella Delle Donne, EdUP, Roma, 1998, p. 143-144 seconda parte Il candidato risponda a due dei seguenti quesiti: 1. Quali tipologie di occupazioni i migranti trovano nei paesi di accoglienza? 2. Illustra il modello di integrazione del melting pot. 3. Quali caratteristiche presentano oggi le migrazioni femminili? 4. Che cos è il multiculturalismo? Durata massima della prova: 6 ore. consentito l uso del vocabolario di italiano. consentito l uso del vocabolario bilingue (italiano-lingua del paese di provenienza) per i candidati di madrelingua non italiana. Non è consentito lasciare l Istituto prima che siano trascorse 3 ore dalla lettura del tema. VERSO L ESAME | Tema di Scienze umane | 405

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
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Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane