Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3

re un apparecchio televisivo, che divenne, dunque, uno dei simboli del raggiunto benessere della società italiana, come la lavatrice o l automobile utilitaria. Nei suoi primi anni di vita la televisione svolse un ruolo molto importante per la società italiana. In primo luogo, negli anni Cinquanta, quando la maggior parte delle persone parlava prevalentemente il dialetto, le prime trasmissioni televisive contribuirono in modo determinante a familiarizzare la popolazione con la lingua italiana, sia nell uso della sintassi sia soprattutto nella La televisione, dai primi quiz a premi del 1955 fino ai reality show dei giorni nostri, pronuncia. Considerato che la maggioranza degli italiaha subito un forte cambiamento, soprattutto ni aveva a mala pena completato la scuola elementare, i per i contenuti proposti al grande pubblico e per il linguaggio adottato. programmi televisivi contribuirono a educare e formare molte persone. Per esempio, la trasmissione Telescuola, iniziata nel 1958, era rivolta ai ragazzi impossibilitati a frequentare la scuola obbligatoria. Inoltre, la televisione contribuì a introdurre nella società italiana forme culturali moderne, profondamente diverse rispetto a quelle del contesto nazionale, spesso provenienti dal mondo statunitense. Nel 1955, per esempio, la Rai introdusse i primi quiz a premi, in cui i concorrenti potevano vincere grandi somme di denaro, un format mutuato direttamente da un programma televisivo statunitense e che in Italia era condotto da un presentatore italo-americano, Mike Bongiorno. Nel 1957 la Rai introdusse anche le prime forme di spot televisivi, attraverso la trasmissione Carosello, costituita da cortometraggi che raccontavano brevi storie in cui compariva un prodotto commerciale reclamizzato. Nel corso dei decenni successivi il ruolo della televisione nella società italiana è profondamente cambiato. All inizio degli anni Ottanta, l apertura del sistema televisivo ai canali commerciali introdusse grandi trasformazioni nei contenuti e nei linguaggi televisivi. Questo nuovo modello televisivo non era più basato su un approccio autorevole e paternalistico, per cui il conduttore rappresentava un autorità morale rivolta principalmente all intero nucleo familiare. Si proponeva, invece, una televisione con il compito di introdurre, nel tradizionale contesto familiare, nuove mode e nuovi linguaggi, spesso influenzati dalla cultura del commercio e della pubblicità. In questo modo si affermavano in Italia due modelli differenti di televisione: da un lato quello della TV pubblica, rappresentata dai canali della Rai, finanziati dallo Stato e ancora in buona parte legati a una concezione di servizio pubblico dei mezzi di comunicazione; e dall altro il modello della TV privata, finanziata attraverso la pubblicità e per questo più incline a proporre trasmissioni di intrattenimento capaci di attirare inserzionisti e telespettatori. 320 | unità 4 |

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane