La teoria dell’agire comunicativo

livello sonoro basso; quando siamo allegri tendiamo ad alzare il volume della voce, inframezzando la nostra conversazione con delle risate. Insomma, con la nostra voce non esprimiamo solo contenuti linguistici, ma siamo costantemente inclini a modulare le nostre espressioni rispetto al tipo di relazione, di contesto e di stato d animo che accompagna la comunicazione. FORMA VERBALE LA COMUNICAZIONE INTERPERSONALE tramite linguaggio può avvenire in FORMA NON VERBALE ossia tramite a due vie basata su una cooperazione reciproca postura e distanza dall interlocutore movimenti del corpo e mimica facciale tono della voce, ritmo, risate e sbadigli che riguardano che riguardano che riguardano il sistema prossemico il sistema cinesico il sistema vocale 1.5 LA TEORIA DELL AGIRE COMUNICATIVO | Una delle più importanti teorie sociologiche che mettono in relazione società e comunicazione è la teoria dell agire comunicativo, elaborata negli anni Settanta del secolo scorso dal filosofo e sociologo tedesco J rgen Habermas | L AUTORE|. Habermas è stato L AUTORE J RGEN HABERMAS J rgen Habermas (n. 1929) è il più imporWDQWH fiORVRIR WHGHVFR GHOOD VHFRQGD PHW¢ GHO ;; VHFROR QRQFK« VRFLRORJR H LQflXHQWH VWXdioso politico. Egli si forma con gli studiosi della Scuola di Francoforte e diventa allievo dei fondatori della Teoria critica, come Max Horkheimer, Theodor Adorno e Herbert Marcuse. Nel 1954 a Bonn ottiene il dottoUDWR GL ULFHUFD LQ fiORVRfiD FRQ XQD WHVL VX Friedrich Schelling. Successivamente, lavora come assistente di Theodor Adorno all Istituto di ricerca sociale di Francoforte e nel 1964 succede a Max Horkheimer come proIHVVRUH GL fiORVRfiD H VRFLRORJLD 'RSR GLHFL anni, come direttore del Max Planck Institute di Starnberg, torna a Francoforte, dove si ritira nel 1994. Le sue opere più note riguardano il rapporto tra società e comunicazione. Nello studio Storia e critica dell opinione pubblica 310 | unità 4 | (1962) analizza la trasformazione della sfera pubblica dal punto di vista dei mutamenti dello Stato e dei media (come la stampa o la radio), sottolineando come, nelle socieW¢ PRGHUQH LO FRQfiQH WUD VIHUD SXEEOLFD H privata tenda sempre più ad assottigliarsi e l opinione pubblica perda in misura crescente il suo valore democratico a causa dell inflXHQ]D GHL PH]]L GL FRPXQLFD]LRQH ,QYHFH nel complesso lavoro Teoria dell agire comunicativo (1981), pubblicato in due densi volumi, pone le basi teoriche per distinguere la comunicazione come forma di manipolazione dalla comunicazione come strumento per costruire una società più democratica, FDSDFH GL ULVROYHUH L FRQflLWWL H OH GLYHUJHQze. Questo lavoro sulla comunicazione ha LQflXHQ]DWR SURIRQGDPHQWH PROWH GLVFLSOLQH WUD FXL LO GLULWWR OD fiORVRfiD OH VFLHQ]H SROLWLche, oltre naturalmente alla sociologia.

Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Dialoghi nelle Scienze umane - volume 3
Antropologia e Sociologia - Quinto anno del liceo delle Scienze umane